Sindrome adhd

Buongiorno, sono mamma di una bambina di 1 anno particolarmente vivace;
sta ferma con difficoltà, deve avere sempre tra le mani qualcosa anche quando mangia. Da poco ha mosso i primi passi in posizione eretta che mantiene abbastanza abilmente anche se poi preferisce ritornare a muoversi a gattoni per spostarsi con più velocità.
A volte riesce a concentrarsi su piccoli oggetti con i quali riempie e svuota barattoli o guardando qualche librino, ma per la maggior parte del tempo ha bisogno di stimoli continui tattili, uditivi, visivi la cui richiesta si fatica a soddisfare. è insofferente ad ogni forma di costrizione (il solo metterle la giacca per uscire è un'impresa), quando le si cambia il pannolino piange, non si addormenta mai nel suo lettino (il solo stenderla da sveglia la irrita), spesso urla se non la si accondiscende immediatamente in qualche richiesta. Si tranquillizza solo quando mangia divorando praticamente ogni cosa senza gustarla realmente.
La mia domanda è questa: come scoprire se soffre di iperattivismo?
Quando ero in cinta ho fumato qualche sigaretta (non sono una fumatrice accanita, fumo solo nei momenti di maggiore tensione), ma non oltre i limiti consentiti (al massimo 3-4 sigarette a settimana e non negli ultimi mesi) e talvolta mi è capitato di bere qualche sorso di birra o vino in compagnia. Possono tali eventi aver compromesso lo sviluppo cerebrale della mia bambina? Quali soluzioni in proposito?
Ringarziando per l'attenzione, porgo un saluto cortese
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Dr. Manlio Converti Psichiatra, Psicoterapeuta 799 17
A volte sono i genitori a non avere molta pazienza o ad essere troppo ansiosi o ad avere troppe preoccupazioni o troppe attese, altri non hanno tempo, non sempre voglio dire sono i figli ad avere un problema, ma spesso rappresentano un sintomo di una condizione familiare complessa.

Generalmente è solo una normale fase di crescita ed un eccesso di sensi di colpa da parte del genitore.

Online nonostante i dettagli, sinceramente, non possiamo darle alcuna informazione ulteriore e sicuramente non possiamo darle una diagnosi né a lei né a sua figlia.

Un consulto con un neuropsichiatra infantile dal vivo o con uno psicologo della relazione familiare, sempre presso il consultorio, le toglierà ogni dubbio e le fornirà tutti i consigli necessari.

Manlio Converti

Dr. Manlio Converti