Neonato duro d'orecchie muchi
Salve, vorrei richiedere un consulto riguardo a mio nipote, nato il 4 marzo di quest'anno. Ieri nel dimetterlo, il pediatra ha detto a mia sorella che il bambino avrebbe dovuto ripetere lo scrinning(se si dice così)all'orecchio, in quanto secondo lui, essendo nato 20 giorni prima (con cesareo programmato) è possibile che ci siano ancora muchi che rendono il bambino duro d'orecchie. Volevo sapere se è possibile questa eventualità o potrebbe essere qualcosa di più preoccupante. In famiglia nessuno ha problemi d'udito. Sarei grata se qualcuno rispondesse a quasto post in modo da tranquillizzarci tutti. Grazie buona giornata
[#1]
Nessuna paura per il momento signora. Durante la visita pediatrica ci sono delle prove che si fanno anche per vedere come reagisce ai suoni, al battere delle mani, ad un impulso sonoro. In caso di dubbio si ricorre ad esami più approfonditi. Certamente è ancora troppo piccolo per avere delle risposte definitive. Più che il giorno di nascita rispetto al cesareo, bisogna vedere se sia a termine , cioè nato tra la 38° e la 42° settimana. Il problema della maturazione dell'organo dell'udito si pone specialmente per i prematuri.
Certamente i muchi richiedono un pò di giorni per essere eliminati del tutto. Per ora non si allarmi e aspetti che venga ripetuta la visita di controllo tra qualche giorno.
Cordilai saluti
Agnesina Pozzi
Certamente i muchi richiedono un pò di giorni per essere eliminati del tutto. Per ora non si allarmi e aspetti che venga ripetuta la visita di controllo tra qualche giorno.
Cordilai saluti
Agnesina Pozzi
[#2]
Utente
La ringrazio dottoressa, è stata molto gentile, il bambino ha rifatto il test dell'udito, ma sul referto c'è scritto così: orecchio dx refer è contrassegnato con una x, l'orecchio sinistro anche, ma in entrambe le orecchie le onde nn riescono a passare, per cui la casella pass non è contrassegnata da alcuna crocetta. Domani deve ritornare in ospedale per un'indagine di secondo livello. Può illustrarmi meglio la dinamica di questi test?cosa vuol dire che le onde non riescono a passare?
Cordiali saluti e grazie.
Cordiali saluti e grazie.
[#3]
Gentile Signora
in genere come screening neonatale viene attuato (oltre all'audiometria comportamentale, ossia all'osservare direttamente il comportamento del piccolo in contatto con stimoli sonori) quello delle otoemissioni . Le otoemissioni sono dei segnali generati dall'apparato uditivo (cellule cosiddette ciliate) sia spontaneamente che dopo stimolo acustico e vengono registrate attraverso un microfono applicato nel condotto uditivo esterno.
Se le onde non riescono a passare potrebbe trattarsi tanto di un "ingombro" nelle strutture di "amplificazione" che potrebbero appunto avere muchi, infiammazioni ecc, quanto di una diminuzione dell'udito. Essendo un primo test di orientamento, nel caso di dubbio si procede ad esami più specifici per la funzione uditiva (impedenzometria, potenziali evocativi ecc) fino ad arrivare ad una diagnosi certa (qualora presente ipoacusia)
tra ipoacusie trasmissive (che rigardano una semplice diminuizione della percezione-quantitativa dei suoni in arrivo)
ed ipoacusie neurosensoriali (che comportano anche una distorsione-qualitativa).
Affrontate con serenità questi test che vengono fatti per redimere i dubbi. Se però il piccolo è ancora pieno di muchi conviene aspettare; non succede niente di grave se si aspettano le condizioni ottimali per fare li esami necessari.
Mi faccia sapere.
Agnesina Pozzi
in genere come screening neonatale viene attuato (oltre all'audiometria comportamentale, ossia all'osservare direttamente il comportamento del piccolo in contatto con stimoli sonori) quello delle otoemissioni . Le otoemissioni sono dei segnali generati dall'apparato uditivo (cellule cosiddette ciliate) sia spontaneamente che dopo stimolo acustico e vengono registrate attraverso un microfono applicato nel condotto uditivo esterno.
Se le onde non riescono a passare potrebbe trattarsi tanto di un "ingombro" nelle strutture di "amplificazione" che potrebbero appunto avere muchi, infiammazioni ecc, quanto di una diminuzione dell'udito. Essendo un primo test di orientamento, nel caso di dubbio si procede ad esami più specifici per la funzione uditiva (impedenzometria, potenziali evocativi ecc) fino ad arrivare ad una diagnosi certa (qualora presente ipoacusia)
tra ipoacusie trasmissive (che rigardano una semplice diminuizione della percezione-quantitativa dei suoni in arrivo)
ed ipoacusie neurosensoriali (che comportano anche una distorsione-qualitativa).
Affrontate con serenità questi test che vengono fatti per redimere i dubbi. Se però il piccolo è ancora pieno di muchi conviene aspettare; non succede niente di grave se si aspettano le condizioni ottimali per fare li esami necessari.
Mi faccia sapere.
Agnesina Pozzi
[#4]
Utente
La ringrazio dottoressa, è stata molto gentile. Il bambino comunque effettuerà il test più approfondito tra due mesi, in quanto è stato riferito che bisgona aspettare le condizioni ottimali, e che quindi il bambino cresca in questi due mesi. In ogni caso le farò sapere spero con esito favorevole.
Distinti saluti
Distinti saluti
[#5]
Utente
Gentile dottoressa,
le scrivo per comunicarle buone notizie. Due giorni fa ci siamo recati in ospedale per la prima visita neonatologica, e per ricontrollare l'ittero. Il bambino sta benissimo; ma vedendo sul libretto pedriatico l'esito sfavorevole dei test precedenti, la caposala ha deciso di rieffettuare il test onde evitare l'esame più approfondito tra due mesi. Fortunatamente la terza volta l'onda è passata in entrambe le orecchie per cui ci è stato detto che il bambino o si è liberato totalmente dai muchi, o che ha un apparato uditivo molto contorto. L'essenziale è che sia andato tutto bene e che adesso siamo tutti molto più tranquilli.
La ringrazio per la sua gentile collaborazione.
Distinti saluti.
le scrivo per comunicarle buone notizie. Due giorni fa ci siamo recati in ospedale per la prima visita neonatologica, e per ricontrollare l'ittero. Il bambino sta benissimo; ma vedendo sul libretto pedriatico l'esito sfavorevole dei test precedenti, la caposala ha deciso di rieffettuare il test onde evitare l'esame più approfondito tra due mesi. Fortunatamente la terza volta l'onda è passata in entrambe le orecchie per cui ci è stato detto che il bambino o si è liberato totalmente dai muchi, o che ha un apparato uditivo molto contorto. L'essenziale è che sia andato tutto bene e che adesso siamo tutti molto più tranquilli.
La ringrazio per la sua gentile collaborazione.
Distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 17.4k visite dal 09/03/2008.
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