A 10 mesi non gattona e non si alza in piedi

Il mio bimbo di 10 mesi non gattona ne' si appoggia a supporti (letto, divano, tavolino) per alzarsi in piedi. Ha iniziato a stare seduto senza appoggio a 7 mesi (ma solo da un mese posso lasciarlo senza cuscino dietro la schiena senza rischiare che cada all'indietro, cosa che prima faceva quando era stanco). Oltre a stare seduto, rotola molto bene e tenta di sollevare il corpo come per mettersi carponi ma non ci riesce. Ogni tanto prova a passare dalla posizione supina alla posizione seduta ma ci riesce solo se aiutato. Per il resto e' un bambino vispo, ha iniziato a lallare gia' da un paio di mesi abbondanti e manipola molto bene gli oggetti.
E' nato a 41+2 con parto distocico (ventosa) e apgar 5 al primo minuto, 8 al quinto minuto e 9 al decimo minuto. E' sempre stato molto stimolato a giocare a terra, mentre ho accuratamente evitato di metterlo nel girello o di farlo 'camminare' tenendolo sotto le ascelle o per le manine.
Non vorrei sembrare una madre ansiosa, ma mi sembra che rispetto ai suoi coetanei sia indietro dal punto di vista motorio. La pediatra di base non si e' pronunciata, ma all'ultima visita (a 9 mesi e mezzo) ha provato a farlo 'camminare' tenendolo sotto le ascelle, anche se lui e' ben lontano dall'essere in grado di farlo (non riesce neanche a posizionare i piedi correttamente ne' tantomeno a fare 'passetti'), e anche se la dottoressa non mi ha detto nulla non credo che il bimbo abbia superato questa 'prova'.
So che il gattonare non e' una tappa fondamentale ma e' la scarsa 'iniziativa motoria' di mio figlio a preoccuparmi...
Cosa ne pensate? Vi ringrazio molto.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
come ben sa ogni bambino ha i suoi ritmi di sviluppo e la sua storia personale, perciò i confronti tra coetanei lasciano un po' il tempo che trovano.
Se la visita pediatrica l'ha lasciata insoddisfatta e non l'ha aiutata a superare le sue comprensibili preoccupazioni, l'unico consiglio possibile è quello di far visitare il suo "giovanotto" da un neuropsichiatra infantile che, vedendolo di persona e ascoltando le osservazioni che ha ben descritto qui, potrà rispondere ai suoi dubbi e ai suoi quesiti.
In questo modo, se tutto è a posto (come le auguro) non ci penserà più, mentre, nel caso ci sia qualche problema, potrà intervenire tempestivamente senza aver magari perso tempo prezioso.

Se lo desidera, ci potrà aggiornare su come è andata la visita.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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