Esantema e febbre, febbre bottonosa del mediterraneo?
Salve,
vi chiedo consulto per mia figlia: età 9 mesi, peso 9,350 kg, sesso F.
Domenica a pranzo, mentre eravamo nella casa di campagna ha iniziato a piangere e gridare improvvisamente senza possibilità di consolazione, poco dopo ha vomitato la pappa appena assunta (semolino con omogeneizzato di pollo) e ha continuato a piangere e gridare. Preciso che la bimba non è venuta in contatto con animali.
Al pronto soccorso più vicino le rilevano temperatura corporea pari a 37,3° e gola leggermente infiammata, la dimettono con la diagnosi “colica gassosa” e dopo somministrazione di “Lonarid supp. ped.”.
Verso le ore 20.30 la temperatura corporea era salita a circa 39° e, non avendo riscontrato un calo della temperatura in seguito a somministrazione di tachipirina supp. ped. da 125 mg. e, riscontrando uno stato di evidente debolezza fisica della bimba, ci rechiamo in ospedale dove, riscontrando la gola infiammata (rosso peperone) emettono la diagnosi di Rinofaringite Febbrile e prescrivono tachipirina supp. ped. e augumentin.
Durante la notte la bambina continua a lamentarsi e, nonostante la somministrazione di tachipirina, la febbre sale fino a 39,8, verso le ore 4 del mattino insorgono, in tutto il corpo ma con prevalenza nelle cosce, macchie cutanee di colore rosso tipo esantema (sono poche quelle presenti nel busto e in viso).
L’indomani mattina, la visita il nostro pediatra il quale ritiene si possa trattare di puntura di zecca, pertanto le controlliamo la superficie corporea ma non riusciamo ad individuare né la zecca né il cratere (la crosta) che essa dovrebbe lasciare, l’unica cosa che rileviamo noi ma, secondo il pediatra irrilevante, è una macchia rossa con due puntini (piccole crosticine) distanziate l’una dall’altra circa 4 mm. Sembrerebbe una puntura di qualche insetto. La diagnosi del nostro pediatra è di “FEBBRE BOTTONOSA DEL MEDITERRANEO” e ci prescrive un antibiotico a base di claritomicina (Veclam) da prendere 2 volte al giorno (lei però lo vomita), inoltre stiamo somministrando ibuprofene (Antal-febal) per far calare la febbre.
Adesso, martedì, secondo giorno dall’insorgenza dei primi sintomi, le macchie rosse si sono dilatate e la bambina continua ad avere febbre fino a un max di 39,8 che riusciamo a fare calare con ibuprofene.
Altro sintomo che abbiamo riscontrato sono dei tremori tipo scosse che le vengono ogni tanto.
La bimba rifiuta qualunque cibo al di fuori del latte materno e continua a manifestare malessere attraverso pianto e urla.
Vi prego di aiutarmi a capire di cosa si tratta e come potere intervenire efficacemente.
Grazie
vi chiedo consulto per mia figlia: età 9 mesi, peso 9,350 kg, sesso F.
Domenica a pranzo, mentre eravamo nella casa di campagna ha iniziato a piangere e gridare improvvisamente senza possibilità di consolazione, poco dopo ha vomitato la pappa appena assunta (semolino con omogeneizzato di pollo) e ha continuato a piangere e gridare. Preciso che la bimba non è venuta in contatto con animali.
Al pronto soccorso più vicino le rilevano temperatura corporea pari a 37,3° e gola leggermente infiammata, la dimettono con la diagnosi “colica gassosa” e dopo somministrazione di “Lonarid supp. ped.”.
Verso le ore 20.30 la temperatura corporea era salita a circa 39° e, non avendo riscontrato un calo della temperatura in seguito a somministrazione di tachipirina supp. ped. da 125 mg. e, riscontrando uno stato di evidente debolezza fisica della bimba, ci rechiamo in ospedale dove, riscontrando la gola infiammata (rosso peperone) emettono la diagnosi di Rinofaringite Febbrile e prescrivono tachipirina supp. ped. e augumentin.
Durante la notte la bambina continua a lamentarsi e, nonostante la somministrazione di tachipirina, la febbre sale fino a 39,8, verso le ore 4 del mattino insorgono, in tutto il corpo ma con prevalenza nelle cosce, macchie cutanee di colore rosso tipo esantema (sono poche quelle presenti nel busto e in viso).
L’indomani mattina, la visita il nostro pediatra il quale ritiene si possa trattare di puntura di zecca, pertanto le controlliamo la superficie corporea ma non riusciamo ad individuare né la zecca né il cratere (la crosta) che essa dovrebbe lasciare, l’unica cosa che rileviamo noi ma, secondo il pediatra irrilevante, è una macchia rossa con due puntini (piccole crosticine) distanziate l’una dall’altra circa 4 mm. Sembrerebbe una puntura di qualche insetto. La diagnosi del nostro pediatra è di “FEBBRE BOTTONOSA DEL MEDITERRANEO” e ci prescrive un antibiotico a base di claritomicina (Veclam) da prendere 2 volte al giorno (lei però lo vomita), inoltre stiamo somministrando ibuprofene (Antal-febal) per far calare la febbre.
Adesso, martedì, secondo giorno dall’insorgenza dei primi sintomi, le macchie rosse si sono dilatate e la bambina continua ad avere febbre fino a un max di 39,8 che riusciamo a fare calare con ibuprofene.
Altro sintomo che abbiamo riscontrato sono dei tremori tipo scosse che le vengono ogni tanto.
La bimba rifiuta qualunque cibo al di fuori del latte materno e continua a manifestare malessere attraverso pianto e urla.
Vi prego di aiutarmi a capire di cosa si tratta e come potere intervenire efficacemente.
Grazie
[#1]
gentile signore
la febbre bottonosa mediterranea è trasmessa dalla puntura di una zecca del cane.Ci si può infettare non solo toccando un cane affetto ma anche adagiandosi sull'erba .La diagnosi è prevalentemente clinica ,la caratteristica fondamentale è una zona cutanea circolare nera con un alone rosso.Questa sarebbe la zona dove la zecca ha punto ,poi vi è la febbre elevata,congiuntivite, dolori articolari e muscolari.Dopo poco compare il caratteristico esantema con macchie rilevate tipo dei piccoli bottoni(da cui la malattia prende il nome),esantema che persiste per circa 10 giorni.Questa è una malattia che può dare complicanze cardiache,renali, del sistema nervoso ;pertanto è importante fare una diagnosi precisa ed indagare con esami specifici,sopratutto con un test di immunofluorescenza indiretta su siero e immunofluorescenza diretta su campioni da biopsia.Penso che è opportuna anche una consulenza infettivologica ,da fare al più presto.
cordiali saluti
la febbre bottonosa mediterranea è trasmessa dalla puntura di una zecca del cane.Ci si può infettare non solo toccando un cane affetto ma anche adagiandosi sull'erba .La diagnosi è prevalentemente clinica ,la caratteristica fondamentale è una zona cutanea circolare nera con un alone rosso.Questa sarebbe la zona dove la zecca ha punto ,poi vi è la febbre elevata,congiuntivite, dolori articolari e muscolari.Dopo poco compare il caratteristico esantema con macchie rilevate tipo dei piccoli bottoni(da cui la malattia prende il nome),esantema che persiste per circa 10 giorni.Questa è una malattia che può dare complicanze cardiache,renali, del sistema nervoso ;pertanto è importante fare una diagnosi precisa ed indagare con esami specifici,sopratutto con un test di immunofluorescenza indiretta su siero e immunofluorescenza diretta su campioni da biopsia.Penso che è opportuna anche una consulenza infettivologica ,da fare al più presto.
cordiali saluti
Dr. Gaetano Pinto
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 19/06/2012.
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