Enuresi primaria

Mio figlio ha 6 anni e 1/2. Ancora manifesta il problema della pipì a letto, e questo sin da quando è nato, quindi senza interruzioni. A 18 mesi è stato operato per ipospadia, con ricostruzione dell'uretra e conseguenti problematiche annesse (ulteriori interventi a causa di fistole ecc...) Ora sembrerebbe essersi infilato, nel senso che proseguiamo con i costanti controlli ma il flusso sembrerebbe essere corretto. Ad ogni modo in sede di ultimo controllo ho chiesto se per caso questo problema poteva essere legato agli interventi subiti ma mi hanno detto che non vi è nessun legame. In aggiunta mi è stato spiegato che l'enuresi primaria è una problematica che non deve preoccupare in quanto in genere tende a risolversi da sola. Volendo si può aiutare con farmaci dopo una certa età soprattutto se la cosa porta disagi al bambino. Al momento mio figlio non sembra ancora subire la cosa ma volevo sapere quali accortezze posso seguire per aiutarlo. Ad esempio, lui è un po' pigro e di giorno non va spesso in bagno (ci va quando proprio la vescica è piena). Io avevo cominiciato a dirgli di provare ad andarci più spesso per svuotarla, convinta che il problema derivasse dal fatto che durante il giorno non si vuota del tutto. Ma ho letto che forse dovrei invece fare il contrario. già sto attenta a fargliela fare prima di andare a letto e di non farlo bere tanto alla sera. Premetto che i pannolini sono sempre praticamente pieni. Mi è capitato alcune di sere di mettergli io il pannolino perchè magari lui si era addormetato prima di vestirsi e più volte è successo che me la facesse nel mentre proprio in cui lo vestivo: ho dedotto quindi che durante il sonno proprio non è coscente dello stimolo. Avete qualche consiglio da darmi?
Grazie.
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Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
Gentile Signora
per considerare il trattamento del disturbo in genere si aspetta a 7 anni (eventuale terapia frmacologica in casi selezionati) perché tende a risolversi spontaneamente.
Nel frattempo si può optare per una terapia comportamentale che comprenda innanzitutto lo svuotamento corretto e totale della vescica ed anche ricorrere a sistemi di allarme che consistono in apparecchietti a pila con un sensore che invia un allarme alle prime gocce, per dar modo poi al bambino di imparare a decifrare nel sonno l'inizio della minzione per completare poi lo svuotamento nel bagno o in un vasino accanto al letto.
Tenga presente che l'enuresi può accompagnare anche particolari condizioni di stress, quindi non escluderei eventualmente una consulenza psicologica per individuare eventuali situazioni di disagio.

Unica raccomandazione: non colpevolizzarlo e non raccontare di questo suo problem in corso di riunioni di famiglia o amici, per non ridicolizzarlo

Cordialmente
Dott.Agnesina Pozzi

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Considerando che va a scuola quali esercizi potrei fargli fare per insegnargli a svuotare correttamente e totalmente la vescica? Esistono degli accorgimenti che potrebbe mettere in pratica anche da solo?
Onestamente non ho mai pensato a disagi psicologici: noi genitori siamo insieme, siamo sereni e a parte le normali discussioni occasionali (che terminano sempre con un riappacificamento) non vi sono problematiche. Non ha subito traumi o dispiaceri forti e a scuola non sembra affatto manifestare riluzzante ad andarci (la maestra mi ha confermato che è u bimbo sereno). Mi era stato inoltre detto da altri pediatri che solitamente problematiche psicologiche sono da valutarsi nel caso il bambino, dopo aver smesso, riprende improvvisamente ad urinare. Ma nel suo caso non ha mai smesso e non ci sono mai stati periodi di rilevante calo. L'ha sempre fatta e bene o male nelle stesse quantità.

Grazie.
Saluti
[#3]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Ho letto inoltre che potrebbe essere legato anche alla respirazione notturna. Me lo conferma?
A dire il vero lui russa abbastanza per essere un bimbo (l'ho sempre notato ma non ho mai pensato potesse essere un problema) e ogni tanto ha qualche interruzione momentanea del respiro.
La pipì potrebbe essere davvero legata a questo? E' il caso che consulti la mia pediatra per un'eventuale visita dall'otorino?

Grazie
Saluti
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Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
Per caso il piccolo ha una malocclusione dentaria?
Gli studi di Gnatologia Clinica hanno spalancato davvero un universo. Della relazione che lei cita non sono informata.
Mi documenterò. Nel frattempo potrebbe postare il quesito Enuresi-apnee notturne
nella nostra sezione di Gnatologia Clinica.
Sicuramente anche gli esercizi di respirazione o uno sport potrebbero potenziare i muscoli addominali ed anche l'autocontrollo.
Gli chieda, dopo aver urinato, di concentrarsi sul basso ventre, chiudere gli occhi e spingere in quella direzione, come se dovesse urinare ancora.
Se ancora usciranno goccioline di urina vuol dire che ancora non sa svuotarla bene e allora occorre che lei o il papà siano presenti quando urina per alcune volte, fino che si è sicuri che lui abbia imparato la procedura; poi dirgli che, avendo imparato come si fa, dovrà farlo da solo.

Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Signora, il suo quesito si intitola "Enuresi Primaria", ma poi , anche grazie all'intervento della Drssa Pozzi, saltano fuori il russare notturno e gli episodi di Apnea, ottimo motivo che può sostenere l'enuresi. Mi stupisce che si sia fatta dfiagnosi di "enuresi primaria" in queste condizioni: forse i Colleghi non si sono spiegati bene.
E' evidente che la situazione del sonno vada assolutamente considerata, giacché , appunto, l'enuresi potrebbe essere secondaria al sonno disturbato. Cordiali saluti ed auguri.

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Guardi a dire il vero il fatto è che nessuno dei medici interpellati mi ha mai chiesto se aveva difficoltà respiratorie notturne.e io non ho mai pensato di dirglielo perché non ho mai sospettato un collegamento fra le due cose.
A questo punto proverò a sentire la mia pediatra per approfondire la cosa con un otorino.
Vi ringrazio davvero tanto per l'aiuto!!!
Un cordiale saluto