Il bagnetto...proprio no
Salve,mia figlia di 23mesi ultimamente ha il terrore di fare il bagnetto. fino ad 8mesi,nessuna paura,poi gl'è subentrata la paura nel momento del lavaggio dei capelli,che poi gli era passata ma ritornata poco dopo,ma con un pò di musica,ditv o di bambolotto con lei....qualche lamento ma nulla di che....ora invece,come la metto seduta nella vaschetta comincia a calciare ed urlare...e come arrivo ai capelli....non ne parliamo!!!! ho provato a portarla in doccia(purtroppo nn ho la vasca) con me ma niente....spaventatissima....voglio provare nella vasca dei miei genitori ma non so se faccio bene!!! come posso fare x aiutarla a superare questa paura? è una fase che tutti i bimbi passano o devo preoccuparmi?siamo(purtroppo)genitori separati ed ho kiesto al padre se(quando la tiene lui)con sua madre hanno provato a fargli il bagnetto e magari lei s'è spaventata,ma ha detto di no. Spero possiate aiutarmi o almeno tranquillizzarmi! GRAZIE
[#1]
Gentile Signora
nulla di grave stia tranquilla. Ho riscontrato in tanti casi un subentro della paura dell'acqua quando si perde sicurezza, si è un po' depressi e demotivati, si sono avuti traumi emozionali e nel caso della sua piccina il trauma della vostra separazione ha fatto testo...eccome! Inoltre i piccoli sono delle spugne e assorbono anche l'acqua emozionale dei loro genitori. Anche lei signora, con questa separazione forse sta vivendo una certa insicurezza e la piccola la percepisce. l'acqua è il nostro primo elemento vitale, nell'acqua materna siamo cresciuti tutti e un bambino sereno dovrà per forza relazionarsi all'acqua con gioia. Quindi pazienza. No assolutamente alla doccia.
Non la forzi assolutamente. Provi però a casa dei suoi genitori, con tanto di musichetta e paperelle ad immergersi prima lei nella vasca e a giocherellare con l'acqua mostrandosi sicura, serena. Oppure andate alle terme o in piscina insieme ad un corso con altre mamme ed altri bambini.
A Perugia non faticherà a trovare un medico Omeopata che potrà prescrivergli un rimedio per i traumi emozionali. Vedrà che tutto si aggiusterà. Non sia apprensiva né ansiosa. Cerchi quanto prima, magari anche con un supporto psicologico se necessario, di affrontare la nuova condizione di separata in modo da acquistare padronanza di sé, sicurezza, serenità. La piccola reagirà di conseguenza.
Auguri per la nuova vita e cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
nulla di grave stia tranquilla. Ho riscontrato in tanti casi un subentro della paura dell'acqua quando si perde sicurezza, si è un po' depressi e demotivati, si sono avuti traumi emozionali e nel caso della sua piccina il trauma della vostra separazione ha fatto testo...eccome! Inoltre i piccoli sono delle spugne e assorbono anche l'acqua emozionale dei loro genitori. Anche lei signora, con questa separazione forse sta vivendo una certa insicurezza e la piccola la percepisce. l'acqua è il nostro primo elemento vitale, nell'acqua materna siamo cresciuti tutti e un bambino sereno dovrà per forza relazionarsi all'acqua con gioia. Quindi pazienza. No assolutamente alla doccia.
Non la forzi assolutamente. Provi però a casa dei suoi genitori, con tanto di musichetta e paperelle ad immergersi prima lei nella vasca e a giocherellare con l'acqua mostrandosi sicura, serena. Oppure andate alle terme o in piscina insieme ad un corso con altre mamme ed altri bambini.
A Perugia non faticherà a trovare un medico Omeopata che potrà prescrivergli un rimedio per i traumi emozionali. Vedrà che tutto si aggiusterà. Non sia apprensiva né ansiosa. Cerchi quanto prima, magari anche con un supporto psicologico se necessario, di affrontare la nuova condizione di separata in modo da acquistare padronanza di sé, sicurezza, serenità. La piccola reagirà di conseguenza.
Auguri per la nuova vita e cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
[#3]
Utente
Buongiorno Dott.Pozzi,potrei farle un'altra domanda? x quanto riguarda la seperazione....ciò è successo da poco(inizi gennaio),quando mia figlia doveva andare con il padre,all'inizio lui la veniva a prendere e lei andava via più o meno con tranquillità...poi c'è stato uno stop di 2settimane circa causa neve e lui la veniva a trovare da me.Quando poi lui a ricominciato a portarla via...dramma...lei cominciava a piangere ed urlare disperata...con tanto di vomito(ma tutto passava appena partiva con la macchina). x 23 volto l'abbiamo forzata...poi abbiamo deciso di smettere per non provocargli qualche trauma...ora glie la porto su io e poi quando nn mi vede,io "sgattaiolo" via e tutto va tranquillamente.....facciamo bene ad agire così? GRAZIE ANCORA INFINITAMENTE!!!
[#4]
Gentile Signora
spero che insieme al suo ex marito vi rendiate conto della delicatezza della situazione. Fate bene? Non so. Quello che posso suggerirvi è "forzarvi" a stare entrambi insieme a lei anche se per poco tempo. Ma che sia un tempo di qualità, gioco, comunicazione non in relazione a voi due ma a LEI e per lei...che non può subire questi abbandoni madre-padre a turno.
Dovreste cercare di evitare il più possibile questi strappi emozionali non rivendicando ciascuno il suo tempo da solo con la piccola ma, anche per un solo giorno alla settimana e per poche ore, andare insieme a lei a giocare, in piscina, a vedere un film.. a mangiare un gelato, a cenare o pranzare insieme a casa o da qualche parte, con una reale, verace e forte motivazione a darle stabilità emozionale e la vera continuità della relazione a tre, almeno fino a che comincerà ad entrare nel tessuto sociale dell'asilo...
Quando ci sarà il suo ingresso nel sociale, con relazioni autonome avrà inizio il mondo tutto suo da vivere e gestire, ma desso vede solo voi due e per voi due vive e si trova su questa terra e non può scontare la vostra rottura come coppia.
Siete separati come coppia ma purtroppo non potrete né dovrete mai esserlo come genitori...
Spero riusciate e ve lo auguro di cuore
Dott.Agnesina Pozzi
spero che insieme al suo ex marito vi rendiate conto della delicatezza della situazione. Fate bene? Non so. Quello che posso suggerirvi è "forzarvi" a stare entrambi insieme a lei anche se per poco tempo. Ma che sia un tempo di qualità, gioco, comunicazione non in relazione a voi due ma a LEI e per lei...che non può subire questi abbandoni madre-padre a turno.
Dovreste cercare di evitare il più possibile questi strappi emozionali non rivendicando ciascuno il suo tempo da solo con la piccola ma, anche per un solo giorno alla settimana e per poche ore, andare insieme a lei a giocare, in piscina, a vedere un film.. a mangiare un gelato, a cenare o pranzare insieme a casa o da qualche parte, con una reale, verace e forte motivazione a darle stabilità emozionale e la vera continuità della relazione a tre, almeno fino a che comincerà ad entrare nel tessuto sociale dell'asilo...
Quando ci sarà il suo ingresso nel sociale, con relazioni autonome avrà inizio il mondo tutto suo da vivere e gestire, ma desso vede solo voi due e per voi due vive e si trova su questa terra e non può scontare la vostra rottura come coppia.
Siete separati come coppia ma purtroppo non potrete né dovrete mai esserlo come genitori...
Spero riusciate e ve lo auguro di cuore
Dott.Agnesina Pozzi
[#5]
Utente
Salve Dott...quando lui viene a prenderla o quando io la porto da lui,cmq passiamo insieme del tempo che può essere 30min o 1h 30min in cui noi giochiamo insieme. La ringrazio xkè mi ha fatto capire chiaramente che SONO STATA EGOISTA fin'ora...pensavo di fare la cosa giusta x lei ed invece....non è così. Ammetto che non sarà un piacere passare del tempo con lui,ma SAPERE CHE DEVO FARLO PER IL BENE DI MIA FIGLIA....M'IMPEGNERò A FONDO XKè QUELLO CHE NN VOGLIO è CREARE DANNI ALLA PICCOLA!!! GRAZIE INFINITAMENTE X LA SUA GENTILEZZA E X LA SUA DOLCEZZA!!! GRAZIE......DI CUORE!!!!
[#6]
Cara Signora
non si colpevolizzi perché diciamo i comportamenti in caso di separazione sono così al 99% dato che sono biologici. Si tratta cioè di ristabilire i territori fisici, riappropriarsi di cose in comune o di ciò che è nel diritto, come uno spazio-tana, gli oggetti, e tutto ciò che prima si condivideva. I figli nella maggior parte dei casi, così come animali e piante esotiche... vengono considerati impropriamente alla stregua di una "proprietà" che si deve accaparrare o rivendicare come propria.
Diciamo che a livello strettamente biologico ciò è normale. Ma l'essere umano deve superare la biologia e capire che i figli, come gli animali e le piante esotiche preziose appartengono ad un territorio neutro che deve restale tale e continuare ad essere uno spazio di comunicazione amorevole nonostante le reciproche "stronzaggini" da far pagare all'uno o all'altro. Appartengono alla vita ed esclusivamente a quella.
Rivendicarne il possesso esclusivo o limitare da un lato o l'altro la relazione d'amore che li ha creati, voluti e cresciuti significa farli ammalare o ucciderli. Emotivamente o per davvero.
Le sono vicina. Forza e coraggio..la vita continua e possibilmente nel modo più sereno, nella pienezza individuale dei propri doveri verso la stessa, oltre che dei propri diritti.
Cordialmente
Dott.Agnesina Pozzi
non si colpevolizzi perché diciamo i comportamenti in caso di separazione sono così al 99% dato che sono biologici. Si tratta cioè di ristabilire i territori fisici, riappropriarsi di cose in comune o di ciò che è nel diritto, come uno spazio-tana, gli oggetti, e tutto ciò che prima si condivideva. I figli nella maggior parte dei casi, così come animali e piante esotiche... vengono considerati impropriamente alla stregua di una "proprietà" che si deve accaparrare o rivendicare come propria.
Diciamo che a livello strettamente biologico ciò è normale. Ma l'essere umano deve superare la biologia e capire che i figli, come gli animali e le piante esotiche preziose appartengono ad un territorio neutro che deve restale tale e continuare ad essere uno spazio di comunicazione amorevole nonostante le reciproche "stronzaggini" da far pagare all'uno o all'altro. Appartengono alla vita ed esclusivamente a quella.
Rivendicarne il possesso esclusivo o limitare da un lato o l'altro la relazione d'amore che li ha creati, voluti e cresciuti significa farli ammalare o ucciderli. Emotivamente o per davvero.
Le sono vicina. Forza e coraggio..la vita continua e possibilmente nel modo più sereno, nella pienezza individuale dei propri doveri verso la stessa, oltre che dei propri diritti.
Cordialmente
Dott.Agnesina Pozzi
[#9]
Utente
Salve Dottoressa scusi se la disturbo ancora...volevo sapere una cosa...ma quando "devo" passare del tempo con lui e la piccolina,dobbiamo essere io lui e la piccola solamente,oppure va bene anche se siamo tra amici? scusi ma stare con lui con altra gante mi viene più facile,ma se nn va bene,naturalmente....forza e coraggio e lo farò x la mia principessa.Buona Domenica!!!
[#10]
.....
che risposta pensa che io possa darle?
E' quella!...
(sorriso)
Forza e coraggio che alla fine questo passo per lei doloroso, sarà solo lo sperimentarsi per una bella camminata a testa alta!
Buona domenica anche a lei.
Dott.Agnesina Pozzi
che risposta pensa che io possa darle?
E' quella!...
(sorriso)
Forza e coraggio che alla fine questo passo per lei doloroso, sarà solo lo sperimentarsi per una bella camminata a testa alta!
Buona domenica anche a lei.
Dott.Agnesina Pozzi
[#15]
Utente
Salve dottoressa....sono tornata...scusi tanto ma ho un'altra domanda riguardo a "com'è meglio agire" x la piccola. Dunque...quando porto mia figlia dal padre,naturalmente leinn vuole che io me ne vada...quindi noi cosa facciamo? cerchiamo di trovare un qualcosa che attiri la sua attenzione e che la distragga...e quando è distratta io me ne vado....quando la piccola si accorge,fa un piccolo lamentio ma poi tutto passa ed è tranquilla. sarebbe meglio che lei mi vedesse andare via oppure l'andare via quando lei è distratta va bene cmq visto che poi lei nn si dispera?DI NUOVO INFINITAMENTE GRAZIE!!!
[#16]
Non bisogna ingannarla...a due anni è abbastanza in grado di capire e quindi dirle tranquillamente: "adesso mamma va via che h da fare e tu resti un po' con tuo papà. Ci vediamo più tardi. Non c'è motivo di piangere perché non resti sola, sei con il TUO papà!"
Naturalmente quando deve portarla dal papà la prepari:" adesso andiamo dal TUO papà, così starai un po' anche con lui".
Purtroppo la cosa migliore sarebbe non dividersela come un pacchetto qui e lì ma passare come le dicevo anche meno tempo ma insieme; un tempo di qualità....
Purtroppo il mio pensiero, anzi...questa condizione di Eden riservato solo a vostra figlia e spazio sacro condiviso...anche se breve, resta ed è utopistico...
Dott.Agnesina Pozzi
Naturalmente quando deve portarla dal papà la prepari:" adesso andiamo dal TUO papà, così starai un po' anche con lui".
Purtroppo la cosa migliore sarebbe non dividersela come un pacchetto qui e lì ma passare come le dicevo anche meno tempo ma insieme; un tempo di qualità....
Purtroppo il mio pensiero, anzi...questa condizione di Eden riservato solo a vostra figlia e spazio sacro condiviso...anche se breve, resta ed è utopistico...
Dott.Agnesina Pozzi
[#17]
Utente
questo succede il sabato e la domenica quando lui la tiene tutto il giorno xkè sono gli unici giorni che nn lavora e per far passare alla piccola un pò di tempo con i nonni paterni....mentre gli altri giorni quando lui la porta a cena io nn ci sono xkè lavoro....ma da quello che ho capito....in ogni caso e per qualsiasi motivo o causa,il "dividersela" NON VA CMQ BENE GIUSTO????? il problema è farlo capire al padre...mann credo sia tanto stupida!!! probabilmente penserà che nn sono un'ottima mamma.....ma spesso succede che pensi di fare la cosa giusta o la meno dannosa........e sapere che invece è la cosa + SBAGLIATA.....CI SI SENTE UN Pò "sbagliati"!!!! cmq ancora grazie per la sua chiarezza e gentilezza!!!!
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 2.2k visite dal 04/03/2012.
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