Disturbi digestivi bimbo 8 mesi
Gentili dottori, scrivo per conto di una mia amica. Ha un bimbo di 8 mesi nato alla 38° settimana di gravidanza che alla nascita pesava kg 3,970, lu 52 cm. Fino a 5 mesi il bimbo è stato allattato al seno conservando una crescita fissata al 97° percentile. Da sempre il bimbo avverte un disturbo che si presenta quotidianamente al pomeriggio alle ore 15,20 - 15,40 - 15,50 per poi peggiorare alle 16,30 con pianti inconsolabili, disturbandonel sonno e minando la sua tranquillità. I sintomi sono peggiorati in seguito all'aggiunta al latte materno, aggiunta di latte Plasmon primi giorni sostituito sotto consiglio della pediatra con Lenilac 1 sostituito nuovamente con Aptamil pepti sostituito nuovamente con latte di riso sostituito ancora con latte di capra. La situazione è peggiorata tantissimo, tanto che il bambino piangeva notte e giorno. Disperati i genitori si sono rivolti ad un altro pediatra il quale ha riscontrato una colite allergica e ha consigliato Zaditen sciroppo 2 volte al giorno x un mese e di usare latte d'asina o latte Nutramigen lgg continuando lo svezzamento con l'inserimento di sola crema di riso e acqua calda e frutta (mela e banana). La situazione non è affatto migliorata. Tornati alla pediatra di base questa ha consigliato una dieta "leggera" con solo crema di riso, acqua calda, vasetto di carne e olio crudo (a pranzo e cena) con laggiunta di latte Nutramigen. Inoltre ha fatto eseguire l'esame feci e urine + ecografia addome risultate tutte nella norma. Oggi la situazione è notevolmente migliorata in quanto il bimbo non piange più in maniera disperata ma continua ad avere gli stessi disturbi negli stessi orari e una volta che inizia ad accusare quei fastidi (2 ore circa dopo il pasto) è preso come da ansia e difficoltà a digerire e una volta preso in braccio, riesce a fare dei ruttini e poco dopo si calma. Nonostante tutto, il bimbo ha avuto una crescita buona e non ha mai avuto difficoltà ad evacuare e la cacca si presenta di colore giallo ocra. Le domande sono:
- perché il bimbo soffre di quei disturbi sempre agli stessi orari e questo sia prima che dopo lo svezzamento?
- potrebbe avere difficoltà digestiva?
- potrebbe essere intollerante o allergico a qualche alimento?
- potrebbe essere un problema di reflusso?
- può l'amido di mais dare questo tipo di disturbi? (dato che è un alimento presente in quasi tutti i latti provati e nei vasetti omogeneizzati).
Uno specialista ha parlato di alcuni enzimi che entrano in funzione nel primo pomeriggio:
- può esserci correlazione con i disturbi del bimbo?
- ci sono analisi o esami diagnostici che eventualmente potrebbero far fare al bimbo?
Grazie infinite per la disponibilità.
- perché il bimbo soffre di quei disturbi sempre agli stessi orari e questo sia prima che dopo lo svezzamento?
- potrebbe avere difficoltà digestiva?
- potrebbe essere intollerante o allergico a qualche alimento?
- potrebbe essere un problema di reflusso?
- può l'amido di mais dare questo tipo di disturbi? (dato che è un alimento presente in quasi tutti i latti provati e nei vasetti omogeneizzati).
Uno specialista ha parlato di alcuni enzimi che entrano in funzione nel primo pomeriggio:
- può esserci correlazione con i disturbi del bimbo?
- ci sono analisi o esami diagnostici che eventualmente potrebbero far fare al bimbo?
Grazie infinite per la disponibilità.
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Non capisco come sia stata posta diagnosi di colite allergica...se non accompagnata da alterazioni dell'alvo.
Piuttosto potrebbe essere proprio il latte a dargli fastidio per un carenza di lattasi che è un enzima che serve appunto dividere la molecola di latte per renderlo assimilabile.
I disturbi sono dose-dipendenti, ossia diminuiscono con il diminuire della quota di latte e siccome lo svezzamento abbassa la quota di latte che si assume può darsi che sia migliorato solo per questo.
Il criterio è in genere ex adjuvantibus, potendo aggiungere la lattasi (che è una semplice polverina) secondo le dosi indicate al latte che prende. Se i disturbi passano vuol dire che la causa è questa. In caso contrario si possono fare indagini di laboratorio ma sono stressanti per il piccolo e costose. La lattasi è un enzima semplice e innocuo che fa parte del nostro corredo enzimatico ma può essere carente.
Come ultima spiaggia c'è l'accertamento di un riflusso che certo non va trattato con antistaminici ma con antiacidi.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
Piuttosto potrebbe essere proprio il latte a dargli fastidio per un carenza di lattasi che è un enzima che serve appunto dividere la molecola di latte per renderlo assimilabile.
I disturbi sono dose-dipendenti, ossia diminuiscono con il diminuire della quota di latte e siccome lo svezzamento abbassa la quota di latte che si assume può darsi che sia migliorato solo per questo.
Il criterio è in genere ex adjuvantibus, potendo aggiungere la lattasi (che è una semplice polverina) secondo le dosi indicate al latte che prende. Se i disturbi passano vuol dire che la causa è questa. In caso contrario si possono fare indagini di laboratorio ma sono stressanti per il piccolo e costose. La lattasi è un enzima semplice e innocuo che fa parte del nostro corredo enzimatico ma può essere carente.
Come ultima spiaggia c'è l'accertamento di un riflusso che certo non va trattato con antistaminici ma con antiacidi.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.4k visite dal 12/02/2012.
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