Reazione violenta
Buongiorno,
Vi scrivo perchè avrei bisogno di un Vostro consiglio su come affrontare un problema che si presenta da un pò con mio figlio di 22 mesi.
ogni qualvota non l'assecondo in qualche suo capriccio o quando è un pò più stanco reagisce inizia ad agitardi (come è normale che sia) e per prima cosa cerco sempre di distrarlo e di portare la sua attenzione su altro con leggerezza ed un sorriso (questo mia ha aiutata a fargli perdere l'abitudine di buttarsi per terra) ma se non ci riesco lui continua dando schiaffetti a me o a mio marito.
premesso che sto cercando di educarlo senza usare questo tipo di punizione non capisco proprio da chi prenda l'esempio!
quando accade ciò mi ritraggo , assumo un'espressione seria e gli dico che sono arrabbiata e che non deve ripetere il gesto, ma lui persiste!
altre volte faccio finta di piangere...
credo che non si possa insegnare ad un bambino a non usare la violenza "utilizzandola" per cui invito anche mio marito a non punirlo in questo modo! ma non vedendo i risultati sperati mio marito inizia a pensare che la mia "teoria" sia errata! quale dev'essere la giusta reazione? cerco sempre di mantenere la calma ma vi assicuro che non è sempre facilissimo! e certe volte può accadere che alzi la voce.. ma ogni tanto e non in maniera esagerata!
non vorrei sbagliare e quindi vi chiedo quale dovrebbe essere la giusta reazione.
vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione
Vi scrivo perchè avrei bisogno di un Vostro consiglio su come affrontare un problema che si presenta da un pò con mio figlio di 22 mesi.
ogni qualvota non l'assecondo in qualche suo capriccio o quando è un pò più stanco reagisce inizia ad agitardi (come è normale che sia) e per prima cosa cerco sempre di distrarlo e di portare la sua attenzione su altro con leggerezza ed un sorriso (questo mia ha aiutata a fargli perdere l'abitudine di buttarsi per terra) ma se non ci riesco lui continua dando schiaffetti a me o a mio marito.
premesso che sto cercando di educarlo senza usare questo tipo di punizione non capisco proprio da chi prenda l'esempio!
quando accade ciò mi ritraggo , assumo un'espressione seria e gli dico che sono arrabbiata e che non deve ripetere il gesto, ma lui persiste!
altre volte faccio finta di piangere...
credo che non si possa insegnare ad un bambino a non usare la violenza "utilizzandola" per cui invito anche mio marito a non punirlo in questo modo! ma non vedendo i risultati sperati mio marito inizia a pensare che la mia "teoria" sia errata! quale dev'essere la giusta reazione? cerco sempre di mantenere la calma ma vi assicuro che non è sempre facilissimo! e certe volte può accadere che alzi la voce.. ma ogni tanto e non in maniera esagerata!
non vorrei sbagliare e quindi vi chiedo quale dovrebbe essere la giusta reazione.
vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione
[#1]
Gentile signora,
perchè pensa che suo figlio si comporti così prendendo esempio da qualcuno?
E' normale che i bambini attraversino fasi in cui sono più capricciosi, per vari motivi, e che esprimano fisicamente il proprio disappunto, soprattutto ad un'età in cui non sono ancora capaci di esprimere pienamente a parole le loro emozioni.
Quando sono così piccoli questo comportamento capriccioso può servire per "prendere le misure" alle reazioni dei genitori e sperimentare sul campo che cosa permettono di fare e cosa no, al di là di quello che dicono.
I figli si accorgono molto in fretta che quello che la mamma afferma a parole a volte non corrisponde a come agisce, e per questo hanno la necessità di verificare fino a dove è possibile spingersi con le richieste, i capricci e la pretesa di eccezioni alle regole.
Di conseguenza è importante prima di tutto che il suo comportamento sia coerente sia ogni volta che il bambino fa i capricci, sia con il comportamento di suo marito: sarebbe molto dannoso per il piccolo verificare che mamma è papà non sono d'accordo fra di loro su cosa sia giusto e cosa sbagliato, perciò evitate assolutamente di essere incoerenti l'uno rispetto all'altro nell'educarlo.
Immagino che il bambino sia il suo primo figlio e che quindi non possa basarsi su precedenti esperienze per decidere come comportarsi: è così?
E' molto importante che non reagisca alzando le mani sul bambino nemmeno quando perde la calma, perchè in questo modo gli insegnerebbe che è così che ci si comporta quando si bisticcia e che le parole non hanno molto valore, mentre il suo obiettivo come madre dev'essere quello di crescerlo rendendolo capace di sostenere ed effrontare una situazione di conflitto senza utilizzare la violenza.
In questo senso quando il bambino vi dà degli schiaffetti è importante dirgli con fermezza che non si fa così, perchè con gli schiaffetti fa male alle persone che colpisce (insegnargli a riflettere sul dolore che può infliggere ad altri è molto importante perchè non è automatico comprenderlo e da piccoli è necessario imparare a mettersi nei panni degli altri per arrivare ad evitare di far loro del male).
La reazione migliore è la calma unita alla fermezza: se il piccolo capirà che non ottiene nulla comportandosi in un certo modo smetterà di farlo.
Questo non avverrà in maniera rapida e automatica e potrebbe occorrere anche molta pazienza da parte vostra proprio perchè vostro figlio farà in modo di assicurarsi che la regola è che se fa i capricci non arriva a nulla.
Per questo sono importanti sia la coerenza sia la costanza e il pieno accordo fra voi genitori.
Visto che ha scritto che suo figlio reagisce così da poco tempo vorrei chiederle se riesce a ricordare quando ha iniziato e se è successo qualcosa in quel periodo: è avvenuto qualche cambiamento o fatto specifico che può averlo turbato?
perchè pensa che suo figlio si comporti così prendendo esempio da qualcuno?
E' normale che i bambini attraversino fasi in cui sono più capricciosi, per vari motivi, e che esprimano fisicamente il proprio disappunto, soprattutto ad un'età in cui non sono ancora capaci di esprimere pienamente a parole le loro emozioni.
Quando sono così piccoli questo comportamento capriccioso può servire per "prendere le misure" alle reazioni dei genitori e sperimentare sul campo che cosa permettono di fare e cosa no, al di là di quello che dicono.
I figli si accorgono molto in fretta che quello che la mamma afferma a parole a volte non corrisponde a come agisce, e per questo hanno la necessità di verificare fino a dove è possibile spingersi con le richieste, i capricci e la pretesa di eccezioni alle regole.
Di conseguenza è importante prima di tutto che il suo comportamento sia coerente sia ogni volta che il bambino fa i capricci, sia con il comportamento di suo marito: sarebbe molto dannoso per il piccolo verificare che mamma è papà non sono d'accordo fra di loro su cosa sia giusto e cosa sbagliato, perciò evitate assolutamente di essere incoerenti l'uno rispetto all'altro nell'educarlo.
Immagino che il bambino sia il suo primo figlio e che quindi non possa basarsi su precedenti esperienze per decidere come comportarsi: è così?
E' molto importante che non reagisca alzando le mani sul bambino nemmeno quando perde la calma, perchè in questo modo gli insegnerebbe che è così che ci si comporta quando si bisticcia e che le parole non hanno molto valore, mentre il suo obiettivo come madre dev'essere quello di crescerlo rendendolo capace di sostenere ed effrontare una situazione di conflitto senza utilizzare la violenza.
In questo senso quando il bambino vi dà degli schiaffetti è importante dirgli con fermezza che non si fa così, perchè con gli schiaffetti fa male alle persone che colpisce (insegnargli a riflettere sul dolore che può infliggere ad altri è molto importante perchè non è automatico comprenderlo e da piccoli è necessario imparare a mettersi nei panni degli altri per arrivare ad evitare di far loro del male).
La reazione migliore è la calma unita alla fermezza: se il piccolo capirà che non ottiene nulla comportandosi in un certo modo smetterà di farlo.
Questo non avverrà in maniera rapida e automatica e potrebbe occorrere anche molta pazienza da parte vostra proprio perchè vostro figlio farà in modo di assicurarsi che la regola è che se fa i capricci non arriva a nulla.
Per questo sono importanti sia la coerenza sia la costanza e il pieno accordo fra voi genitori.
Visto che ha scritto che suo figlio reagisce così da poco tempo vorrei chiederle se riesce a ricordare quando ha iniziato e se è successo qualcosa in quel periodo: è avvenuto qualche cambiamento o fatto specifico che può averlo turbato?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Gent.ma Dott.ssa Massaro,
la ringrazio per la risposta.
non sbagliava: è il mio primo figlio! sia io che mio marito impariamo qualcosa di nuovo ogni giorno, cresciamo (come genitori) insieme a nostro figlio!
per rispondere alla sua domanda sinceramente non mi sembra di ricordare alcun evento in particolare che possa aver turbato mio figlio. credo sia dovuto alla sua crescita : ora capisce ed intaragisce di più e mi accorgo che, quando assume questo atteggiamento, sembra proprio volerci sfidare!
devo dirle, con un pò di soddisfazione, che in questi giorni, prima del suo riscontro, ho iniziato a reagire dicendo a mio figlio che mi aveva fatto male e che doveva chiedermi scusa e darmi una carezza o, come diciamo noi "farmi cara cara" ed ora, dopo solo 2-3 giorni che gli ripeto (ripetiamo) questo dopo aver dato lo schiaffetto a mio marito (che l'aveva richiamato perchè stava versando acqua per terra) e dopo che lui gli ha detto di essersi arrabbiato, mio figlio l'ha abbracciato accarezzato e baciato! sembrerebbe quasi stia iniziando a capire! ora tutto sta a vedere se ha semplicemente capito che dopo lo schiaffetto deve anche dare la carezza o che non deve più dare lo schiaffetto! :) però questo piccolo segnalo ha dato a mio marito il segnale che forse la mia "teoria" di non reagire con rabbia e di non ricambiare la punizione, non sia poi così errata! e quindi proveremo ad insistere su questa strada
Certo è difficile trovare l'accordo su tutto ciò che riguarda la sua educazione, ancor di più se si viene da due differenti esperienze di vita! sperò, però, si possa sempre riuscire a trovare un punto d'incontro.. per il bene del nostro bambino!
la ringrazio per la risposta.
non sbagliava: è il mio primo figlio! sia io che mio marito impariamo qualcosa di nuovo ogni giorno, cresciamo (come genitori) insieme a nostro figlio!
per rispondere alla sua domanda sinceramente non mi sembra di ricordare alcun evento in particolare che possa aver turbato mio figlio. credo sia dovuto alla sua crescita : ora capisce ed intaragisce di più e mi accorgo che, quando assume questo atteggiamento, sembra proprio volerci sfidare!
devo dirle, con un pò di soddisfazione, che in questi giorni, prima del suo riscontro, ho iniziato a reagire dicendo a mio figlio che mi aveva fatto male e che doveva chiedermi scusa e darmi una carezza o, come diciamo noi "farmi cara cara" ed ora, dopo solo 2-3 giorni che gli ripeto (ripetiamo) questo dopo aver dato lo schiaffetto a mio marito (che l'aveva richiamato perchè stava versando acqua per terra) e dopo che lui gli ha detto di essersi arrabbiato, mio figlio l'ha abbracciato accarezzato e baciato! sembrerebbe quasi stia iniziando a capire! ora tutto sta a vedere se ha semplicemente capito che dopo lo schiaffetto deve anche dare la carezza o che non deve più dare lo schiaffetto! :) però questo piccolo segnalo ha dato a mio marito il segnale che forse la mia "teoria" di non reagire con rabbia e di non ricambiare la punizione, non sia poi così errata! e quindi proveremo ad insistere su questa strada
Certo è difficile trovare l'accordo su tutto ciò che riguarda la sua educazione, ancor di più se si viene da due differenti esperienze di vita! sperò, però, si possa sempre riuscire a trovare un punto d'incontro.. per il bene del nostro bambino!
[#3]
Avete gestito molto bene il problema, e non dovete stupirvi del fatto che al piccolo occorra un po' di tempo per capire quello che gli state insegnando: proprio perchè è solo un bimbo gli è necessario apprendere con i suoi tempi (che non mi paiono poi lunghi, visto quello che lei ha riferito).
Non è mai semplice confrontare due esperienze personali per decidere cosa sia meglio fare con i propri figli, anche perchè c'è sempre il rischio di faticare a "rinnegare" quello che i propri genitori hanno fatto molti anni prima prendendo le distanze dal loro stile educativo.
Per questo è importante che vi confrontiate ogni volta che siete di fronte ad una situazione nuova, cosicchè il bambino vi senta uniti.
Come le dicevo, va assolutamente evitato l'utilizzo di metodi fisici di punizione anche perchè essendo un maschio è già più naturalmente portato ad agire piuttosto che a parlare, e quindi se gli insegnerete a ragionare e a risolvere con le parole da grande ve ne sarà sicuramente molto grato perchè questa sarà un'abilità che conserverà che gli servirà per tutta la vita.
Eventualmente potete consultare dei testi di Psicologia dello Sviluppo per approfondire i temi che possono mettervi in difficoltà, ma quello che conta prima di tutto è che comunichiate sempre fra di voi e che siate uniti.
Non è mai semplice confrontare due esperienze personali per decidere cosa sia meglio fare con i propri figli, anche perchè c'è sempre il rischio di faticare a "rinnegare" quello che i propri genitori hanno fatto molti anni prima prendendo le distanze dal loro stile educativo.
Per questo è importante che vi confrontiate ogni volta che siete di fronte ad una situazione nuova, cosicchè il bambino vi senta uniti.
Come le dicevo, va assolutamente evitato l'utilizzo di metodi fisici di punizione anche perchè essendo un maschio è già più naturalmente portato ad agire piuttosto che a parlare, e quindi se gli insegnerete a ragionare e a risolvere con le parole da grande ve ne sarà sicuramente molto grato perchè questa sarà un'abilità che conserverà che gli servirà per tutta la vita.
Eventualmente potete consultare dei testi di Psicologia dello Sviluppo per approfondire i temi che possono mettervi in difficoltà, ma quello che conta prima di tutto è che comunichiate sempre fra di voi e che siate uniti.
[#4]
Utente
La ringrazio Dott.ssa,
il nostro compito è aiutare nostro figlio a crescere nel migliore dei modi! e per questo è essenziale la collaborazione e la condivisione dei metodi educativi !
spero che si riesca ad essere sempre in sintonia! è sicuramente difficile, soprattutto con i ritmi di oggi che ti riportano a casa carico di tensione! sarà un lavoro giorno dopo giorno... speriamo di riuscire a costruire bene! purtroppo lo vedremo solo con il tempo!
per quel che riguarda il suo suggerimento su i testi da consultare... lo faccio.. lo farò.. il problema è che dovremmo farlo in 2 :) temo il momento in cui non si possa essere concordi su un tipo di atteggiamento da adottare! spero che il fine e l'interesse comune non ci porti mai a questo!
di nuovo grazie a Lei e a tutti i suoi colleghi che con questo servizio ci aiutate ogni giorno!!
il nostro compito è aiutare nostro figlio a crescere nel migliore dei modi! e per questo è essenziale la collaborazione e la condivisione dei metodi educativi !
spero che si riesca ad essere sempre in sintonia! è sicuramente difficile, soprattutto con i ritmi di oggi che ti riportano a casa carico di tensione! sarà un lavoro giorno dopo giorno... speriamo di riuscire a costruire bene! purtroppo lo vedremo solo con il tempo!
per quel che riguarda il suo suggerimento su i testi da consultare... lo faccio.. lo farò.. il problema è che dovremmo farlo in 2 :) temo il momento in cui non si possa essere concordi su un tipo di atteggiamento da adottare! spero che il fine e l'interesse comune non ci porti mai a questo!
di nuovo grazie a Lei e a tutti i suoi colleghi che con questo servizio ci aiutate ogni giorno!!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.3k visite dal 24/01/2012.
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