Comportamenti di una bimba di 2 anni e mezzo

Buongiorno! sona mamma di una bimba di 2 anni e mezzo e sto avendo parecchia difficolta' a gestirla! fa di tutto per essere al centro dell'attenzione (e la mia attenzione e' solo x lei)! ancora non parla, ma si fa capire. vuole sempre stare in braccio, a casa non gioca da sola 5 minuti,anche solo x vedere un cartone animato, mi vuole li con lei! da circa un mese si sta rovinando le manine xche' si tira sempre le pellicine intorno alle unghie, fino a farsi uscire sangue!I rimproveri e le punizioni non bastano, lei si nasconde e si "pasticcia";e' l'unico momento in cui sta "tranquilla" da sola! quando riesco a non farglielo fare, si mette le dita in bocca e ricomincia un altro vizio. Tra le punizioni: la faccio dormire da sola (senza aspettare vicino al lettino che si addormenti) oppure niente gelato (che a lei piace molto). A volte non so davvero come comportarmi e vorrei parlare con qualcuno che aiuti me a comportarmi in un certo modo per raggiungere piu' risultati con la piccola. Altre cose: non riesco a farla mangiare correttamente, seduta a tavola con noi e quello che mangiamo noi, lei si impunta e va dritta al frigo x il gelato! la lascio piangere, poi si calma, ma ricomincia! all'asilo non fa cosi'! e' brava e le maestre sono contente dei progressi che ha fatto! la notte non si copre ed e' sempre raffreddata. non riesco a farla bere e a farle fare la pipi quando so che ne ha bisogno, prima della nanna, quando si sveglia,prima di uscire...a volte butta violentemente a terra dei giochi, soprattutto una bambola a cui e' piuttosto affezionata e si inventa le cose, del tipo che la stessa l'ha fatta arrabbiare, opp. dice che si e' lavata i denti ma non e' vero, che ha fatto pipi', ma non e' vero... Non sono preoccupata xche' non credo che la bimba abbia qualcosa che non va,pero' vorrei affrontare nel modo migliore il suo disagio, senza dire sempre "NO" e farla sempre piangere! la mia pediatra minimizza un po' e sto cercando di non coinvolgerla troppo, ma sono sicura che qualcuno mi puo' aiutare. Non so se posso rivolgermi ad un consultorio anche per queste cose, se c'e' uno psicologo infantile che mi traduca i comportamenti della bambina.Li so che ' gratutito, ed al momento e' importante xche' sono senza lavoro da maggio! ma se c'e' qualcuno dove posso andare con la mutua, ben venga comunque! grazie. D.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2011
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissima,

Anzitutto una bambina di due anni e mezzo non andrebbe mai punita: sarebbe molto meglio cercare di premiare i suoi comportamenti positivi, piuttosto che punire quelli negativi, in modo da farle comprendere meglio cosa ci si aspetta da lei. Per "premi" non intendo certamente dei doni, delle cose materiali (anche se possono essere presi anche questi in considerazione), ma soprattutto parlo di manifestazioni di affetto, di vicinanza, di considerazione, di interesse.

Inoltre, è del tutto normale che una bambina così piccola voglia stare vicina alla mamma, sentirsi da lei rassicurata, sentire il suo calore, il suo odore ed il suo abbraccio protettivo. Oggi si pretende che i figli siano subito autonomi, crescano in fretta... Invece, occorre capire che ci vuole tempo per crescere.

Ad esempio, i bambini a due anni e mezzo non hanno ancora sviluppato il pensiero astratto e capiscono solo quello che vedono: se la mamma non è nella stanza, potrebbero pensare che sia sparita, che non si voglia più occupare di loro. Il desiderio di avere la mamma sempre vicina a sé risponde dunque al bisogno di sua figlia di sentirsi rassicurata.

La maggiore paura dei bambini è infatti quella di essere abbandonati: se i genitori non si mostrano sufficientemente disponibili a rassicuranti su questo punto, i bambini hanno difficoltà a conquistare l'autonomia tanto desiderata dai loro genitori. Paradossalmente dunque, più si è precoci nel pretendere comportamenti autonomi nei bambini, meno se ne ottengono.

E' inoltre difficile pensare che una bambina così piccola possa avere dei "vizi": eventualmente avrà degli atteggiamenti, delle reazioni apprese. Ad esempio, mangiarsi le pellicine delle unghie potrebbe essere un segnale di ansia, non è certamente un vizio.

A due anni e mezzo inoltre, non tutti i bambini sono pronti per regolare da soli i bisogni corporali e dunque ci vuole pazienza perché anche questo possa accadere, intorno ai tre anni.

Penso che lei stia applicando on la sua bambina il modello educativo che probabilmente ha ricevuto lei stessa: non è detto che i propri genitori siano sempre il migliore esempio da seguire nell'educazione dei figli, anche perché i tempi cambiano e le situazioni sociali e familiari si evolvono rapidamente.

Perché non prova a leggersi un bel libro, che la possa aiutare nel difficile compito di essere genitore? Le suggerisco un titolo rassicurante: Giovanni Bollea, le madri non sbagliano mai ;-)

Stia bene.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Ho l'impressione anch'io che qualcosa non funzioni bene nel rapporto fra mamma e figlia: spero non si offenda della mia impressione, nessuno è perfetto, meglio accorgersi degli 'errori' che perseverare...
Anche il ritardo del linguaggio potrebbe far parte del quadro.
Sembra si sia instaurato una specie di scontro, un braccio di ferro, fra mamma e figlia, su chi ha ragione e chi vince. Direi che sarebbe meglio evitare un tale scontro: non nel senso di 'darla vinta' alla bambina, ma forse di cambiare metodo. E' evidente che la regola fondamentale, l'unica decisiva, è che 'comandano i grandi'. ma c'è modo e modo per farla imparare.
Non abbia paura di dire dei NO, però alle cose che contano, ovviamente, cercando di limitare le regole a quelle fondamentali. Ma non 'punisca' la bambina per le sue reazioni o bizze, si limiti a sopportarle senza farsi impressionare e senza arrabbiarsi troppo.
Il padre che dice?
Di solito in tutto questo c'entra anche l'organizzazione di vita familiare, che a volte non è proprio 'a misura di bambino. Se ci descrive un po' come siete organizzati, tempi, modalità, ecc, e anche l'evoluzione della bambina, come sono andate le cose nel primo anno, quando è andata al nido, ecc, forse possiamo dare qualche parere più utile.
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

[#3]
Utente
Utente
grazie per le risposte!
in effetti sembra sempre uno scontro tra la bimba e noi genitori, soprattutto con me che sono la mamma!
In breve la nostra vita in questi anni:
la bambina e' nata a termine ed e' sempre stata bene quando era piccola.
per scelta non l'ho allattata al seno (x mia ipersensibilita'), ma ha sempre mangiato tranquillamente fino ai primi tempi dello svezzamento.
ha sempre dormito poco, circa mezz'ora tra una poppata e l'altra ed era subito agitata quando si svegliava. Piangeva spesso.
per addormentarsi "voleva" stare in braccio e "camminare" velocemente, altrimenti strillava come se fosse sotto tortura, gradualmente ha poi perso quest'abitudine.
e' stata con me quasi sempre x tutto il primo anno, anche se capitava che la lasciassi ai nonni con cui comunque sta volentieri.
ma devo dire che il tempo che passavamo assieme non era sempre rilassante, in casa era noiosa e la pediatra mi consigliava di tenerla fuori il piu possibile.
poco prima di tornare al lavoro ho scoperto i "centri gioco" e le biblioteche, che meraviglia!!! peccato averle scopete cosi' tardi! ormai la bimba camminava, ma a casa era tutto un "attenzione qui" e "attenzione li"... In quei posti invece mi rilassavo anch'io e lei si divertiva. A casa pero' era sempre tutto difficile, voleva stare in braccio e piangeva piangeva piangeva. quando potevo, ed ancora oggi quando posso la prendo, ma ci sono cose che devo fare senza avere lei in braccio! se devo mettere su anche un solo pentolino d'acqua x farle la pappa....TRAGEDIA. Con mio marito e' sempre stata bene! forse perche' quando arrivava era tutto per lei! e in effetti e' molto gelosa di suo padre, non vuole che mi abbracci o che mi baci. Ma questo e' tipico di molte bambine. Del resto pero' con lui non vuole fare nulla ultimamente: non vuole lavare i denti, vestirsi, mangiare, addormentarsi, fare pipi... Comunque lo cerca sempre. Quando era piu' piccola e capitava che lui andasse via 2 giorni per lavoro, la bimba era molto nervosa. Oggi va molto meglio.
A un anno e mezzo (ottobre 2010)e' andata al nido: tempo breve, cosi' potevano tenerla anche un po' i nonni al pomeriggio. Gia' da agosto avevo difficolta' a farla mangiare, non voleva piu' le sue pappine ma non voleva assaggiare nulla di nuovo.
L'inserimento al nido e' stato lungo e un po' difficile, ma comunque nella norma! dopo i primi mesi ha iniziato anche a mangiare con loro, non teneva il ciuccio e partecipava alle attivita' ma non giocava con altri bimbi. Questa condizione e' andata avanti tutto l'anno. quando il tempo era bello li portavano in giardino dopo pranzo in attesa dei genitori, e lei era sempre sola da qualche parte che aspettava me o i nonni! a maggio sono rimasta a casa da lavoro xche la ditta ha chiuso e cosi ho approfittato x toglierle il pannolino. Il personale del nido e i nonni ci hanno assecondati e dopo un inizio disastroso di pochi giorni e' andata bene! anche se non parlava si faceva capire. La mattina i pannolino era asciutto e dopo la prima cistite (a luglio 2011) abbiamo deciso di toglierlo anche la notte, xche' ormai ci chiamava x andare al bagno. l'ospedale ci ha imposto di farla bere molto, ma lei non ne voleva sapere! cosi' sono iniziati i "ricatti"! vuoi giocare a correre, devi bere, ecc... e cosi' sul cibo, visto che non mangia verdura ma e' golosissima, se vuole il gelato deve mangiare la verdura! (questa cosa va avanti dall'estate, la sua stitichezza mi obbliga a far cosi!).
la notte? non ha quasi mai dormito tranquilla tutta la notte. Da quando era piccola le raccontiamo le storie prima della nanna, lei dopo un po' si addormentava, a volte mio marito si addormentava prima di lei, ma era tranquilla xche' lui era li! la notte spesso si svegiava piangendo, non l'abbiamo mai presa in braccio, ma piuttosto cercavamo di rassicurarla che non era sola e dopo un po' riprendeva il sonno. Quando una notte non ce la facevo piu' di fare su e giu' dalla sua stanza, avevamo deciso di prenderla nel lettone, ma lei non voleva venire! voleva stare nel suo lettino, nella sua cameretta, ma voleva uno di noi vicino a lei! Ma piu' e' diventata grande piu' e' difficile:soprattutto dopo l'ultima estate in puglia dove e' stata sempre con noi, ha dormito nella stanza con noi e i suoi orari sono cambiati. (durante le vacanze le abbiamo tolto il ciuccio xche' col fatto che lo teneva solo x la nanna, voleva andare sempre a dormire). Quando siampo tornati, poco dopo e' tornata al nido, e dopo una settimana io ho trovato un altro lavoro che mi impegnava tutto il giorno (ora sono di nuovo a casa)! e da li sono iniziati nuovi probremi: e' molto piu' attaccata a me xo' mi sfida continuamente, non vuole piu' stare al suo posto a tavola, ma vuol stare in braccio anche x mangiare, la sera e la notte se si svegli vuole me e non suo papa', venerdi scorso per la prima volta ha fatto una scenata all'asilo quando ha visto i nonni e non me (io le dico sempre chi va a prenderla e con chi stara' il pomeriggio); e comunque piange per niente: se non la predo subito in braccio, se mi siedo su una sedia che lei ha deciso che non devo usare, se prendiamo la macchina di mio marito xche' lei vuole la mia (solo xche' e' BLU); se le provo un paio di scarpe o un indumento che a lei non piace (l'ultima volta che abbiamo comprato le scarpine la commessa era sconvolta!). Insomma, in questo quadretto, dove non mi sembra che ci siamo elementi di disturbo particolari, io non riesco a fare a meno di pensare che i suoi non sono capricci! sara' anche piccola, ma sa bene che se non mi vede nella stanza sono in casa, e poi quando cucino sono li, mi vede, invece NO! lei vuol stare in braccio!! col tempo tante abitudini gliele ho tolte: prima quando andavamo all'asilo voleva stare in braccio x tutto il tragitto, oggi cammina senza piangere; negli ultimi giorni si sta addormentando da sola, con la scusa che se mi fa arrabbiare dorme da sola, alla fine l'ha presa bene, non piange piu' anche se mi chiama x la pipi' pure se non e' vero, pero' poi si addormenta. l'unico vincolo e' non coprirla e lasciare la luce accesa.
Siamo stati in montagna lo scorso week end, e siccome la n otte era fredda volevamo tenerla in mezzo a noi nel lettone! ma non voleva saperne di coprirsi! cosi' le ho detto: "se vuoi stare qui ti copri, se no vai nel lettino"! cosa ha tatto secondo voi? E' andata nel lettino!!! non si e' coperta tutta la notte! anzi, quando si e' addormentata io l'ho coperta, ma quando se n'e' accorta si e' messa a strillarenel cuore della notte! cosi' poi l'ho lasciata stare!
In questo mese si sta lsciando andare a dire diverse parole, x lo piu' ripete, sta anche giocando un po' con i bimbi all'asilo e sono contenta.
Non so che fare x farle perdere l'abitudine di pacioccarsi le pellicine ma sono aperta ad ogni suggerimento.
Grazie per l'attenzione.
D.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Sembra una convivenza difficile.
Lei descrive una bimba molto esigente fin dall'inizio.
Non prenda male le mie parole, ma ho l'impressione di una bimba che cerca di impossessarsi di una mamma che si sottrae. Più la bimba cerca di imporsi, più la mamma si sottrae e viceversa. Si rischia il circolo vizioso. Per lei la bimba chiede troppo, per la bimba la mamma dà troppo poco...
Non so se anche per l'allattamento al seno è stato così. Lei scrive: "per scelta non l'ho allattata al seno (x mia ipersensibilita')...".
Sono parole che turbano un po'....
Mi domando se è quasi l'insegna del vostro rapporto. C'è qualcosa che forse la bimba sente irraggiungibile, un 'divieto d'accesso' con il cartello 'ipersensibilità', che esclude una parte della mamma, ma, come per magia negativa, la bimba vuole dalla mamma solo quello che non può avere. Triste storia.
Che fare? Forse bisognerebbe uscire dal circolo vizioso e cercare di capirsi un po' di più, prima che le cose si complichino.
Cordialmente
[#5]
Utente
Utente
E' vero! e' un circolo vizioso! ma come posso uscirne? dovrei darle sempre tutte le attenzioni che chiede? quindi tenerla sempre in braccio (che e' anche impossibile perche' al momento per esempio di andare in bagno sarebbe un disastro se la lascio un attimo), dovrei darle da mangiare solo i dolci (perche' con tutto il resto e' una lotta), dovrei eseguire a bacchetta gli ordini della bambina (sedermi li e non qui, continuare a passeggiare per strada perche' lei non vuole mai rientrare in casa, prendere una macchina piuttosto che un'altra...), dovrei sempre dormire vicino a lei...
E' vero, non e' una convivenza facile! ma ho sempre cercato di proposito di non dargliele tutte vinte per evitare di viziarla. A quanto pare non e' servito a nulla!
A chi posso rivolgermi per farci aiutare? un neuro-psicologo?
Grazie per l'attenzione.

Buona giornata.

D.
[#6]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Gentile signora, è probabile che non siano i dolci ( e i balocchi e i profumi, mi verrebbe da dire, con una vecchia canzone), che contano. C'è qualcosa che non si comunica facilmente, forse, fra lei e la bimba. E non è la questione di dargliele vinte, di lasciarla comandare lei fino a farla diventare una piccola tiranna insopportabile.
Non credo che c'entri il neuro-psicologo, ( forse intendeva neuropsichiatra infantile, o psicologo dell'infanzia?) il problema comunque non è della bimba, probabilmente, ma del rapporto fra voi due ( e con il papà che non si capisce bene che posto abbia, forse).
Vorrei farle una domanda, tornando indietro: perchè non l'ha allattata, cosa intendeva nel primo post per 'ipersensibilità'?
Cordialmente
[#7]
Utente
Utente
si, cerco qualcuno che possa aiutare me! magari cambiando qualche mio comportamento nei confronti della bambina.

mio marito lavora tutto il giorno, come facevo anch'io fino a poco tempo fa. una famiglia normale, insomma! ci sono passati tutti e molti anche con piu' di un figlio.

non l'ho allattata xche' non sopporto nessun contatto col seno! non riesco a toccarmi nemmeno io! e' un problema che ho avuto da sempre, da quando a iniziato a crescermi il seno! ho avuto la fortuna di avere dei partner che mi hanno capita ed anche mio marito non me l' ha mai fatto pesare!
chiaramente ho avuto tutti contro quando e' nata la bimba, xo' i veri scontri li ho avuti con mia madre, che me lo rinfaccia ancora adesso! e' vero: ho un rapporto difficile col mio corpo e la gravidanza non eì stato il periodo piu' bello della mia vita, ma la bimba e' sempre stata bene e tutt'ora e' in buona salute.
devo pensare al presente.

grazie mille

D.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
anche in virtù di queste sue ultime considerazioni, condivido la sua idea di rivolgersi ad un professionista che l'aiuti da vicino a riflettere sul percorso fatto fino ad ora accanto alla sua bambina e a comprendere quali possano essere gli "aggiustamenti" indispensabili per migliorarlo.
Potrebbe sicuramente rivolgersi ad un consultorio, oppure cogliere l'opportunità della presenza nella sua zona di un'ottima struttura che si occupa anche di tali problematiche:

http://www.oirmsantanna.piemonte.it/site/index.php?option=com_content&view=article&id=500&Itemid=281

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Non per metterle altri sensi di colpa oltre a quelli che si è sentita forse buttare addosso, e che magari lei stessa sente, ma è possibile che questa sua idiosicrasia e rapporto difficile con il suo corpo rischi di essere percepito dalla bimba non come una difficoltà della mamma, che come tutte le persone non è perfetta e fa quel che può, pur volendo sinceramente bene alla sua bimba, ma appunto rischia di venir avvertito dalla bimba come un 'rifiuto', che può complicare ulteriormente il vostro rapporto, come sembra.
Sono quindi d'accordo con l'indicazione che ha dato la drssa Scalco, di rivolgervi a qualcuno che possa aiutare sia il rapporto madre/figlia, che forse la mamma stessa a liberarsi un po' da qualcosa che la blocca e a lasciarsi andare un po' di più. Non solo per gli altri, ma anche per sè stessa direi.
Con i migliori auguri.

[#10]
Utente
Utente
grazie grazie!
seguiro' il consiglio, anche' perche' la stuazione peggiora velocemente!
Non so ancora bene come funziona qusto sito, ma se avro' modo vi aggiornero' sulla situazione.

buona serata
d.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Sì, ci aggiorni.
Cordialmente