Masturbazione pre-pubertà
Buongiorno dottore, le scrivo in merito a un dubbio che ho su mio figlio che ha compiuto 11 anni un mese fa. Casualmente (da suo cugino più grande) ho scoperto che dall'inizio dell'anno ha iniziato a masturbarsi anche se sporadicamente e che sente gia questo desiderio. Ho avuto da subito il dubbio che fosse troppo presto per iniziare a fare queste cose anche se al giorno d'oggi ci sono molti più stimoli e i tempi sono cambiati. Ne ho parlato con il suo pediatra che non ha dato peso alla cosa e per lui è tutto nella media per la sua età ma rimango del parere che forse sia troppo precoce tutto questo. Fisicamente è alto 1 metro e 53 ed è cambiato anche d'aspetto oltre che di carattere e negli ultimi sei mesi ha fatto un discreto cambiamento ma sull'aspeto della masturbazione ho dei dubbi che sia normale. Secondo il vostro parere è normale già a 11 anni masturbarsi? E' frequente vedere casi del genere? Vi ringrazio in anticipo e Vi auguro buon lavoro
[#1]
Gentile Signore
i maschietti cominciano a manipolarsi i genitali abbastanza precocemente, anche perché anatomicamente sono maggiormente "incuriositi" dall'evidenza di "qualcosa" che reagisce fuori dalla volontà. Capiscono anche abbastanza presto che questa manipolazione produce piacere e tendono a ripeterla, o meglio a riprodurre piacere volontariamente. Poi con l'andare avanti della maturazione sessuale, cominciano le prime polluzioni notturne e nell'adolescenza la masturbazione intenzionale.
Il tutto rientra nella "normalità" entro certi limiti, ossia quando non è attività compulsiva, espressione di profondo disagio o causata da attività sessuali di soggetti più grandi o, peggio, da adulti.
Quindi è bene non allarmarsi ma è anche bene non sottovalutare il fenomeno, anche se è vero come dice lei che i ragazzi/ragazze oggi sono molto più precoci per i troppi stimoli che hanno e anticipano le loro esperienze, forse bruciando quelle che a noi della generazione precedente sembrano delle "tappe" fisiologiche determinate.
Dunque ciò che mi sento di consigliarle, ma raccomandandole estrema serenità, non focalizzazione sul problema o colpevolizzazioni, è sottoporre suo figlio al parere di un esperto, ad esempio un neuropsichiatra infantile (passerò il consulto al nostro specialista Dr. Gianmaria Benedetti) o ad una consulenza psicologica, non tanto perché il comportamento potrebbe essere patologico, ma solo ed esclusivamente per capire se dietro questo si nasconda un disagio di qualche tipo.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
i maschietti cominciano a manipolarsi i genitali abbastanza precocemente, anche perché anatomicamente sono maggiormente "incuriositi" dall'evidenza di "qualcosa" che reagisce fuori dalla volontà. Capiscono anche abbastanza presto che questa manipolazione produce piacere e tendono a ripeterla, o meglio a riprodurre piacere volontariamente. Poi con l'andare avanti della maturazione sessuale, cominciano le prime polluzioni notturne e nell'adolescenza la masturbazione intenzionale.
Il tutto rientra nella "normalità" entro certi limiti, ossia quando non è attività compulsiva, espressione di profondo disagio o causata da attività sessuali di soggetti più grandi o, peggio, da adulti.
Quindi è bene non allarmarsi ma è anche bene non sottovalutare il fenomeno, anche se è vero come dice lei che i ragazzi/ragazze oggi sono molto più precoci per i troppi stimoli che hanno e anticipano le loro esperienze, forse bruciando quelle che a noi della generazione precedente sembrano delle "tappe" fisiologiche determinate.
Dunque ciò che mi sento di consigliarle, ma raccomandandole estrema serenità, non focalizzazione sul problema o colpevolizzazioni, è sottoporre suo figlio al parere di un esperto, ad esempio un neuropsichiatra infantile (passerò il consulto al nostro specialista Dr. Gianmaria Benedetti) o ad una consulenza psicologica, non tanto perché il comportamento potrebbe essere patologico, ma solo ed esclusivamente per capire se dietro questo si nasconda un disagio di qualche tipo.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
[#2]
Credo che ci sia poco da aggiungere a quello che ha scritto la drssa Pozzi. Consiglierei anch'io di fare sopprattutto attenzione all'ambiente in cui è suo figlio e alle esperienze e persone che frequenta o ha modo di incontrare.
Forse, più che coinvolgere direttamente il ragazzo, per ora, mi sembra da controllare che non frequenti 'cattive compagnie' specialmente di ragazzi o persone più grandi dove possa rischiare di essere coinvolto in cose più grandi di lui o comunque negative.
Solitamente una eccessiva o troppo precoce sessualità è indice di possibili esperienze negative, se non di veri e propri abusi. E' anche da vedere che non abbia atteggiamenti da bullo, ecc, a scuola o con gli amici, specie con bimbi più piccoli o deboli, perchè spesso è indice di aver subito angherie simili.
Dev'essere ovviamente un' attenzione sensibile e delicata, evitando un interrogatorio del ragazzo, che potrebbe essere traumatico. In caso di dubbi o sospetti consiglierei di parlarne con qualche esperto dell'età evolutiva 'fidato': nel senso che se ne parla con assistenti sociali o psicologi asl questi anche troppo spesso corrono subito a denunciare il sospetto abuso al Tribunale dei Minorenni, facendo a volte più danni di quelli già esistenti.
Cordialmente
Forse, più che coinvolgere direttamente il ragazzo, per ora, mi sembra da controllare che non frequenti 'cattive compagnie' specialmente di ragazzi o persone più grandi dove possa rischiare di essere coinvolto in cose più grandi di lui o comunque negative.
Solitamente una eccessiva o troppo precoce sessualità è indice di possibili esperienze negative, se non di veri e propri abusi. E' anche da vedere che non abbia atteggiamenti da bullo, ecc, a scuola o con gli amici, specie con bimbi più piccoli o deboli, perchè spesso è indice di aver subito angherie simili.
Dev'essere ovviamente un' attenzione sensibile e delicata, evitando un interrogatorio del ragazzo, che potrebbe essere traumatico. In caso di dubbi o sospetti consiglierei di parlarne con qualche esperto dell'età evolutiva 'fidato': nel senso che se ne parla con assistenti sociali o psicologi asl questi anche troppo spesso corrono subito a denunciare il sospetto abuso al Tribunale dei Minorenni, facendo a volte più danni di quelli già esistenti.
Cordialmente
Dr. Gianmaria Benedetti
http://neuropsic.altervista.org/drupal/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 27.1k visite dal 13/09/2011.
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