Sonno disturbato e somministrazione di nopron

Sono la mamma di un bimbo di due anni e mezzo, disperata perchè da quando è nato non sappiamo più cosa vuol dire dormir tutta la notte e vorrei trovare una soluzione, non so più che pesci pigliare, ma partiamo dall'inizio...
D. è nato con una malformazione cranica, una forma di craniostenosi chiamata trignonocefalia, all'età di 4 mesi è stato sottoposto a due interventi di ricostruzione della fronte e delle orbite, con ottimo esito ed ora si presenta come un bambino sano, sveglio, vivace ed anche bello! I primi due mesi di vita dal punto di vista sonno sono stati un pò difficoltosi ma prima dell'intervento è arrivato a dormire 3, anche 4 ore tra una poppata e l'altra, direi quindi una situazione normale. Dopo un mese di ospedalizzazione, tornati a casa le cose hanno iniziato a precipitare. Fino a 10 risvegli a notte con sonno agitato e disturbato, pianti e urla e respiro affannato anche durante il sonno. Dopo aver provato ogni tipo di rimedio naturale consigliati da pediatra omeopata, naturopata ecc...abbiamo incominciato come genitori un percorso da un neuropsichiatra infantile ed a sommistrare da 0,5 ml aumentando gradualmente fino a 1.5 ml di nopron nel tempo compreso tra gli 11 e i 20 mesi. Abbiamo fatto grossi passi avanti con l'addormentamento, infatti ha imparato ad addormentarsi da solo nel lettino nel giro di 10 minuti e col nopron i risvegli sono diminuiti fino a 2-3 per notte. Quando poi abbiamo deciso di togliere il nopron ha ricominciato ad avere il sonno agitato ed a svegliarsi parecchie volte ma col tempo piano piano ha fatto qualche miglioramento fino all'età di 26 periodo in cui ho riniziato a lavorare. Premetto che a 19 mesi ha iniziato l'inserimento al nido per 2 ore al giorno ed a 26 mesi è passato ad una permanenza di 5 o 8 ore a seconda dei miei turni. Da questo momento in poi è tornato a svegliarsi in continuazione. La cosa che mi preoccupa di più è che è evidente che lui ha sonno e vuole dormire, ma non riesce a calmarsi. Dopo 1 o 2 ore di sonno inizia ad agitarsi, a tirare calci a lettino, a sbattere da una sponda all'altra, ad avere un respiro affannato e bisogna intervenire con carillon parole dolci, autocontrollo,e quando dopo magari 10 minuti riesci a calmarsi, fa 5 minuti di sonno e riparte come prima, sia che stia nel lettino, sia che venga nel lettone e questo fino alle 5,6 del mattino, momento in cui poi sfinito riesce a dormire due ore. presi dalla disperazione a 29 mesi siamo tornati a somministrargli 2,5 di nopron diminuendo a 1.5 dopo 3 settimane. Ora sono 4 giorni che ho provato a sospendere il nopron e siamo tornati alla situazione dei 26 mesi. Non so più cosa fare, anche perchè sto subendo un terrorismo psicologico in merito al nopron da parte di conoscenti e notizie che trovo in rete e non voglio più darglielo.
Inoltre penso che il problema vada risolto alla base e non serve contenere solamente i sintomi. Ma è possibile che mio figlio a 30 mesi soffra di ansia e agitazione notturna?da chi lo devo portare?
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
"Quando poi abbiamo deciso di togliere il nopron ha ricominciato ad avere il sonno agitato ed a svegliarsi parecchie volte ma col tempo piano piano ha fatto qualche miglioramento fino all'età di 26 periodo in cui ho riniziato a lavorare. Premetto che a 19 mesi ha iniziato l'inserimento al nido per 2 ore al giorno ed a 26 mesi è passato ad una permanenza di 5 o 8 ore a seconda dei miei turni. Da questo momento in poi è tornato a svegliarsi in continuazione."

Sembrerebbe quindi che il bambino si era liberato della dipendenza dal noopron, ma poi in coincidenza con l'inserimento lungo al nido e quindi con la separazione dalle persone e dall'ambiente familiare ha reagito con l'inquietudine notturna ( e non so se con altri sintomi diurni).
Le difficoltà notturne erano iniziate dopo l'ospedalizzazione di un mese per l'intervento per la craniostenosi: "ma prima dell'intervento è arrivato a dormire 3, anche 4 ore tra una poppata e l'altra, direi quindi una situazione normale. Dopo un mese di ospedalizzazione, tornati a casa le cose hanno iniziato a precipitare. Fino a 10 risvegli a notte con sonno agitato e disturbato, pianti e urla e respiro affannato anche durante il sonno".
E' pensabile che il ricovero (ovviamente necessario) abbia avuto un effetto traumatico e che l'andata al nido abbia un po' lo stesso significato di cambiamento 'traumatico', anche questo necessario e da 'assorbire' e 'digerire', magari aiutando il bambino diminuendo lo stress cui è esposto.
Potrebbe essere utile vedere l'organizzazione della vita diurna, magari ci sono aspetti non ottimali che possono essere modificati per diminuire lo stress cui il bambino è esposto, oltre che informarsi bene della situazione al nido.
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

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Innanzitutto grazie per la disponibilità. Volevo chiarire alcuni aspetti che non ho spiegato precedentemente: Il bambino di giorno è tranquilo se pur molto vivace e stando a quanto ci dice la maestra di riferimento all'asilo si diverte ed è sereno ed a noi sembra che ci vada volentieri. Da questo mese ha iniziato ad andare all'asilo 8 ore al giorno e non saprei come modificare aspetti della vita diurna dato che lo vediamo poco. Sicuramente per lui è uno stress stare così tanto fuori da casa e lontano dai genitori, ma purtroppo ora non abbiamo alternative. Non so da che parte muovermi.........
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 928 16
Può darsi che se ripensate alla vostra situazione e organizzazione e la descrivete un po' qui si possano vedere dei punti un po' critici e delle possibili alternative. Non esistono soluzioni miracolose, ma spesso, se ci si fa un po' di attenzione, si trovano vie d'uscita.
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