La madre ha anche lei dei problemi di balbuzie e teme sia ereditario

Buongiorno.
Il figlio di una amica, di 2 anni e mezzo, da qualche settimana ha iniziato ad incespicare pesantemente mentre parla.
Ha sempre balbettato un po', più che altro per la fretta di dire le cose, invece ora si blocca mentre trascina vocali o consonanti per dire una parola.
La madre ha anche lei dei problemi di balbuzie e teme sia ereditario, per questo dice di non rimarcare al bambino questo problema e di far finta di niente.
Passerà da solo? Io temo di no.
In più a settembre comincerà l'asilo e potrebbe avere dei problemi con bambini magari più grandi che potrebbero prenderlo in giro.
E' forse il caso di portarlo da un logopedista?
Chiedo un consiglio.
Grazie.
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Dr. Francesco Niglio Chirurgo d'urgenza 52 1
forse è ancora molto piccolo e sarebbe opportuno valutare il problema nel tempo ,problematica che se dovesse presentare un possibile incremento allora va valutata la possibilità in prima istanza non di un logopedista ma di un neuropsichiatra infantile.

Dr Francesco Niglio

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Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Grazie della rapida risposta e buon lavoro.
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Dr. Pasquale De Negri Anestesista 10
Le consiglio di rivolgersi con fiducia ad un centro specializzato per il trattamento della balbuzie come ad es. Villa Benia - Rapallo (GE). L'ho provato sulla mia pelle.

Dr Pasquale De Negri, Fellow of Interventional Pain Practice (US)- Direttore Dipartimento Chirurgia Oncologica e Medicina del Dolore IRCCS CROB

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Dr.ssa Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 74
Concordo con il Dr.Niglio,
intanto è bene procurare qualche strumento/giocattolo "a fiato" per il piccolino che, giocando e soffiando aria nello strumento (che sia un fischietto, un flautino, un'armonica, una trombetta e sempre sotto la sorveglianza, è logico, di un adulto), eserciterà i suoi muscoli diaframmatici, aumenterà la sua capacità respiratoria; ma, cosa molto più importante, a poco a poco acquisirà armonia nel RITMO del respiro ed imparerà a gestirlo a ritmo di musica, cercando di seguire alcune sequenze di toni su una canzoncina che a lui piace.
La balbuzie, quando non dipendente da patologia organica,quando non condizionata da "esempi socio-famigliari", è una perdita del ritmo e della sincronicità con l'ambiente circostante. Ciò può avvenire anche per uno spavento, una sgridata, una scoperta improvvisa sorprendente o panica, oppure per l'andare in crisi del piccolo sulle sue sicurezze ontologiche (ad esempio un cambio di casa, di ritmi biologici, della bambinaia; oppure un viaggio, uno spostamento repentino e inatteso del corpo ecc ecc ecc e il discorso richiederebbe più di un libro.
Intanto le indicazioni che lei dà, Signora, dovrebbero essere maggiormante dettagliate, e sarebbe meglio che le fornissero direttamente i genitori;

..ma si cono consultati col loro medico di famiglia o pediatra? Già una semplice visita (prima a domicilio del bambino per vederlo nel suo "habitat" naturale, e poi a studio, per capire come il piccolo si comporta in ambienti e situazioni differenti) potranno aggiungere notizie.
Se il piccolo va al nido, viene lasciato in custodia a parenti o bambinaie ecc, bisognerà indagare anche quelle situazioni.
Non dimentichiamo che, purtroppo, una balbuzie potrebbe essere un indicatore di molestie, angherie, punizioni corporali.
Per i bambini più grandicelli: si possono leggere favole ad alta voce (prima insieme al bambino; e piano piano, metterlo in condizione di esprimere liberamente le proprie sensazioni (che siano abbracci, pugni, urla, canti o disegni), ecc, ecc, ecc.


Certà è una cosa: relazionarsi alla balbuzie sapendo che, con le premesse di cui sopra, è espressione di un profondo disagio di sincronizzazione con proprio mondo relazionale; sapendo anche che, se si trascura, può cronicizzarsi e residuare nell'età scolare e poi adulta con dolorosi effetti sulla psicosocialità dell'individuo.

Vede, le faccio un esempio, nel capoverso precedente (ultimo periodo) ho volutamente omesso di mettere le virgole e altri segni di interpunzione; sarebbe faticoso se il testo si volesse leggere ad alta voce. La forma corretta sarebbe: "...; può cronicizzarsi, residuare nell'età scolare e poi adulta; con dolorosi effetti sulla psico-socialità dell'individuo".

Immaginate poi di essere balbuzienti, o fare un discorso e voler scrivere una lettera ad una persona cara, per capire meglio le difficoltà di un bambino/a o adolescente-adulto...

L'adulto può apprendere la sincronizzazione, del respiro, attraverso/con/dalla scrittura;
capire che quando si scrive, contemporaneamente si legge e qualcun'altro (oltre a chi scrive) leggerà.

Per tutti, bambini e adulti, prima si prende sul serio e meglio è.
Siate delicati e sensibili; mai, dico mai, ridicolizzare e mai spazientirsi. Per il bambino e l'adulto la ridicolizzazione assume, a volte, toni drammatici; alcuni possono viver la cosa tanto male da far loro desiderare il suicidio.

Che nessuno sia, per ciò, preso in giro o sgridato o sbeffeggiato, neppure con intento "giocoso";
Per inciso, non credo ci sia puro intento giocoso in chi prende in giro qualcun'altro, cerchiamo di dirlo finalmente. Non mi piace chi si prende la briga di prendere in giro qualcun'altro. Prendere in giro chi balbetta è poco "sincrono", è "dissonante", tanto quando la balbuzie stessa. C'è chi balbetta fuori e chi balbetta dentro..

Insomma,c'è un ritmo nel modo dell'esprimersi che,per un qualche motivo, si è solo inceppato..

L'adulto è più complessamente in grado di capire, quando scrive, che deve dar modo
anche a chi legge...di respirare;


deve dar modo


specialmente a sé stesso




di respirare...


..e respirate! Ho finito.


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Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Gentilissima dottoressa Pozzi,
innanzitutto la ringrazio per la lunga e particolareggiata risposta.
So che il bambino sarà portato dal pediatra dopo le ferie (anche perchè l'aggravarsi della balbuzie l'ha avuta al mare).
So anche che il bambino, quando non ci sono i genitori (che lavorano entrambi con orario elastico) vengono affidati a una nonna, che tra l'altro conosco molto bene e posso assicurare che è una nonna dolcissima. Così come il bambino che ha un carattere molto dolce e tranquillo. Posso quindi assicurare che il bambino non viene maltrattato o sgridato per la balbuzie.
Eravamo insieme io e la nonna l'altro giorno, quando il bambino ha incespicato nel dire una parola. L'unica cosa che abbiamo detto al bambino è di parlare piano, con calma (senza toni accusatori o violenti). Siamo state riprese dalla mamma che ci ha detto di non far caso e di non puntualizzare col bambino questo disagio.
Comunque, a fine agosto dovrebbe tornare il pediatra e vedremo cosa le dirà.
Grazie ancora a tutti voi per le valide risposte e vi auguro un buon lavoro / buone ferie.