Febbre e spasmi nel sonno
Buongiorno,
mio figlio ha 16 mesi e pesa 12,3 Kg. Da due giorni presenta sintomi già capitati in passato e trattati con antipiretici, antinfiammatori e antibiotici. Febbre alta oltre i 39, catarro, placche sulle tonsille.
I sintomi sono iniziati sabato, trattati con paracetamolo (Tachipirina gocce 3 x Kg ogni 4 ore). Domenica il bambino aveva le placche e si toccava un orecchio: attendendo di vedere il pediatra lunedì ho scelto di applicare la stessa terapia che mi diede il pediatra in un caso analogo mesi fa: sostituire il paracetamolo con l'ibuprofene (Nureflex) e iniziare con Amoxicillina + Acido Clavulanico (Augmentin).
Alle 22:30 ho sommministrato la seconda dose di Nureflex e ho chiamato la guardia medica per un consulto: questa mi ha detto che il Nureflex non è consigliabile per la febbre alta (essendo più antinfiammatorio antidolorifico che antipiretico) e di somministrare a distanza di un'ora la Tachipirina se la febbre fosse stata ancora alta.
Alle 24:00 la febbre era intorno ai 39 e ho somministrato al bambino una supposta da 125mg di Tachipirina,
All'una il bambino era fresco ma era in uno stato di dormiveglia: si svegliava e si riaddormentava di continuo. Appena addormentato ho notato degli spasmi, come degli scatti improvvisi simili a quelli del neonato. Gli scatti si sono susseguiti molte volte a distanza di pochi minuti per poi smettere durante il sonno profondo e riprendere dopo un risveglio. Così ogni ora, ora e mezza circa, per tutta la notte.
Oggi, lunedì, il bambino ha ancora 39 di febbre al risveglio e sembra però piuttosto arzillo e lucido.
In serata lo vedrà il pediatra.
Vorrei avere un parere in merito agli spasmi per capire se possano essere un segno neurologico dovuto a un'interazione pericolosa dei farmaci o al crollo della febbre, poi risalita verso mattina, o se invece possono essere legati a un disturbo del sonno dovuto al decorso della malattia.
Grazie.
mio figlio ha 16 mesi e pesa 12,3 Kg. Da due giorni presenta sintomi già capitati in passato e trattati con antipiretici, antinfiammatori e antibiotici. Febbre alta oltre i 39, catarro, placche sulle tonsille.
I sintomi sono iniziati sabato, trattati con paracetamolo (Tachipirina gocce 3 x Kg ogni 4 ore). Domenica il bambino aveva le placche e si toccava un orecchio: attendendo di vedere il pediatra lunedì ho scelto di applicare la stessa terapia che mi diede il pediatra in un caso analogo mesi fa: sostituire il paracetamolo con l'ibuprofene (Nureflex) e iniziare con Amoxicillina + Acido Clavulanico (Augmentin).
Alle 22:30 ho sommministrato la seconda dose di Nureflex e ho chiamato la guardia medica per un consulto: questa mi ha detto che il Nureflex non è consigliabile per la febbre alta (essendo più antinfiammatorio antidolorifico che antipiretico) e di somministrare a distanza di un'ora la Tachipirina se la febbre fosse stata ancora alta.
Alle 24:00 la febbre era intorno ai 39 e ho somministrato al bambino una supposta da 125mg di Tachipirina,
All'una il bambino era fresco ma era in uno stato di dormiveglia: si svegliava e si riaddormentava di continuo. Appena addormentato ho notato degli spasmi, come degli scatti improvvisi simili a quelli del neonato. Gli scatti si sono susseguiti molte volte a distanza di pochi minuti per poi smettere durante il sonno profondo e riprendere dopo un risveglio. Così ogni ora, ora e mezza circa, per tutta la notte.
Oggi, lunedì, il bambino ha ancora 39 di febbre al risveglio e sembra però piuttosto arzillo e lucido.
In serata lo vedrà il pediatra.
Vorrei avere un parere in merito agli spasmi per capire se possano essere un segno neurologico dovuto a un'interazione pericolosa dei farmaci o al crollo della febbre, poi risalita verso mattina, o se invece possono essere legati a un disturbo del sonno dovuto al decorso della malattia.
Grazie.
[#1]
Gentile Signora
non è affatto infrequente che i piccoli, in corso di febbri abbiano il comportamento che lei riferisce. La visita medica serve proprio a discernere le semplici reazioni al decorso febbrile da condizioni che richiedono articolare attenzione o diagnosi perchè foriere di complicanze. nel suo caso essendo il bambino "arzillo e lucido" non c'è di che preoccuparsi. Piuttosto, dato che lei narra di "ricorrenze" di placche e febbre, sarebbe opportuno, prima di somministrare qualunque antibiotico, fargli eseguire un tampone faringeo con coltura ed antibiogramma anche per essere sicuri nella scelta dell'antibiotico giusto.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
non è affatto infrequente che i piccoli, in corso di febbri abbiano il comportamento che lei riferisce. La visita medica serve proprio a discernere le semplici reazioni al decorso febbrile da condizioni che richiedono articolare attenzione o diagnosi perchè foriere di complicanze. nel suo caso essendo il bambino "arzillo e lucido" non c'è di che preoccuparsi. Piuttosto, dato che lei narra di "ricorrenze" di placche e febbre, sarebbe opportuno, prima di somministrare qualunque antibiotico, fargli eseguire un tampone faringeo con coltura ed antibiogramma anche per essere sicuri nella scelta dell'antibiotico giusto.
Cordiali saluti
Dott.Agnesina Pozzi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 47.2k visite dal 26/10/2009.
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