Otomicosi e perforazione timpanica

Da oltre un mese combatto con continui problemi all'orecchio sinistro.


Tutto è iniziato con una visita dal medico di base perchè lamentavo un dolore crescente all'orecchio sinistro.

Dalla visita si evidenzia la presenza di un tappo di cerume procede al lavaggio del condotto auricolare.

Riscontrando una sottostante infiammazione, mi prescrive Amoxicillina 1gr due volte al dì per 6 giorni e 4 gocce di Cilodex mattina e sera per altrettanti giorni.


Passati i 6 giorni di cura, non riscontro alcun miglioramento e, ricontattato il mio medico, vengo inviato per un consulto ospedaliero dall'otorino.


L'otorino riscontra nuovamente la presenza di residui di cerume che vengono rimossi con un nuovo lavaggio e vengo dimesso con diagnosi di MT e CUE iperemici e restante obiettività ORL nella norma.

Mi conferma la terapia con Cilodex 2 gocce al dì per 8 gg e altra tornata di Augmentin per 6 giorni.


Passati alcuni giorni continuo a lamentare sensazione di ovattamento persistente e dolore continuo.
Nuovo controllo ospedaliero, rimozione di detriti dal CUE e diagnosi di CUE iperemico e MT retratta.
Mi viene cambiata la terapia con Ciprofloxacina 500 1 cp al giorno ogni 12 ore e Cilodex.


A distanza di una settimana circa da questo ultimo controllo, stanco di non vedere miglioramenti, decido di indirizzarmi verso una visita specialistica privata.

Nuova rimozione di materiale dal CUE e per la prima volta sento parlare di OTOMICOSI con l'aggravante di una perforazione di circa un 1 mm, localizzata in zona POSTEROSUPERIORE.
Terapia a base di Cilodex e MicOFF.

Vista la perforazione, l'otorino suggerisce caldamente di prendere contatto con l'ospedale civile di Pordenone, il cui reparto ORL è specializzato in chirurgia dell'orecchio.


Vengo infine visto nei giorni scorsi dal chirurgo che conferma la MICOSI e propone di intervenire con applicazione di patch al timpano una volta guarito l'orecchio Attualmente sto effettuando terapia locale con Pevisone 4 gocce al giorno per due volte al dì e lavaggi auricolari con acido borico.
Permane IPOACUSIA sensazione di ovattamento e otorrea notturna A giorni nuovo controllo per verificare l'esito della cura.


È abbastanza frustrante non vedere la fine di sta cosa: - (
[#1]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, Quando una patologia come la sua otite si presente cronica e ribelle alle terapie, è probabile che ci sia qualcosa nel terreno, cioè nel distretto anatomico in cui la patologia si è cronicamente insediata e attira l’agente eziologico, che invece è innocuo per gli altri componenti della famiglia e addirittura spesso anche per l’altro l’orecchio dello stesso paziente.
A mio parere l'approccio tradizionale insiste unicamente o con una preponderanza quasi assoluta sulle armi che conosce (farmaci e vaccini, chirurgia), ma trascura quasi del tutto altre componenti potenzialmente valide, come l'approccio strutturale. Nel caso dell'Otite Ricorrente o Cronica, é spesso in gioco una disfunzione tubarica. E' però di solito assai scarso l'impegno che i Curanti profondono su questo fronte, e anche la ricerca è disposta, non senza una spinta commerciale, a costose ricerche su farmaci e vaccini, ma non su questi campi, che hanno il grosso difetto di non prevedere sbocchi commerciali. La tuba passa a pochi millimetri dall'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha la bocca messa male (epidemiologia della malocclusione: circa 80%) può (sottolineo PUO') a volte creare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba, con, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso), all’otite che stenta a guarire o che ricorre spesso, fino a quadri più gravi , come la perforazione del timpano, il colesteatoma e l'otomastoidite .
Il continuo stimolo meccanico operato dal condilo mandibolare può irritare il Condotto Uditivo Esterno (CUE), rendendolo recettivo a fenomeni infiammatori, infettivi, micotici: si tratta , ad esempio , della tipica otite esterna da piscina , che impedisce a molti pazienti di nuotare senza timori. Può inoltre stimolare la secrezione delle ghiandole ceruminose e causare le orecchie sempre sporche . Infatti, anche la secrezione di cerume e' fisiologicamente stimolata dal massaggio che, durante i movimenti masticatori, il condilo mandibolare opera sul Condotto Uditivo Esterno: va da se' che, se questo massaggio e' eccessivo, anche la stimolazione può essere eccessiva, fino a facilitare la frequente formazione di tappi di cerume, o comunque una sgradevole ipersecrezione , e l'impianto di batteri e funghi.
Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto , che dà quasi sempre un risultato solo momentaneo (e prima di quello chirurgico), nei casi di Otite ricorrente o cronica sarebbe il caso di spendere altrettanto impegno nel trattamento delle problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di visitare il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate-Patologie dell’Orecchio .
Le suggerirei anche di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/Otorinolaringoiatria/961/Otite-che-non-guarisce-colpa-dei-denti
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-tappo-cerume.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno dottore, grazie per la celere risposta.

Ieri ho effettuato l'ennesimo controllo ORL presso lo specialista che mi ha attualmente in cura. La perforazione si è rimarginata - finalmente una piccola buona notizia - ma permane la micosi, per cui si è proceduto alla rimozione mediante aspirazione dei residui presenti nel CUE.
Le indicazioni terapeutiche suggeritemi prevedono di proseguire con la terapia già in essere a base di lavaggi con Acido Borico al 3% e instillazione di Pevisone 2 volte al dì per un'altra settimana e nuovo controllo.

L'approccio che lei suggerisce è sicuramente degno di nota ma, non avendo alcuna familiarità con affezioni del tratto respiratorio - rarissimi fino ad ora raffreddori, influenze e compagnia cantante - e benchè meno con patologie croniche a carico dell'orecchio, voglio pensare che l'otite che mi ha colpito sia stata solo uno spiacevole inconveniente che mi auguro di lasciarmi presto alle spalle.