Turbinoplastica
Gentilissimi dottori, soffro dalla nascita di eczema atopico costituzionale, evoluto in dermatite atopica e poi in allergie specifiche che ho combattuto ed in parte curato con successo.
Il mio problema è una persistente ostruzione nasale che mi crea difficoltà respiratorie durante buona parte dell'anno, aggravata dalla sintomatologia allergica.
Ho effettuato un esame TC dei seni paranasali da cui è risultato: “Formazioni sinusali paranasali regolari per morfologia e struttura. Piccola cisti mucosa a livello del pavimento del seno mascellare sinistro. Normopneumatizzate le restanti formazioni sinusali paranasali. Setto nasale in asse, con fossa nasali regolari. Non formazioni espansive a livello del rinofaringe.”
Ho chiesto un consulto e visita personale al Prof. Piero Nicolai, Professore Ordinario di Otorinolaringoiatria all'Università degli Studi di Brescia e la sua diagnosi è stata, se ho ben compreso la grafia non proprio chiarissima: “Esiti di setto… (non ho capito il seguito, ma comunuque era un intervento per deviazione del setto nasale, ovvero la cartilagine centrale era convessa e non dritta) eseguita all’età di 14 anni. Persiste ostruzione nasale più accentuata a sinistra. Referto TC di piccola cisti mucosa del seno mascellare sinistro per la quale non vi sono indicazioni chirurgiche. Deviazione settale residua sinistroconvessa con sinechia setto-turbinale sinistra. Ipetrofia del turbinato inferiore destro. Consiglio intervento di settoplastica di revisione, lisi della sinechia e turbinoplastica.”.
Poichè all'Ospedale di Brescia i tempi di attesa sono di circa due anni, chiedevo cortesemente:
1. si possono usare con uguale successo tecniche alternative all'intervento tradizionale (ultrasuoni, laser, radiofrequenze)? e quale è la migliore?;
2. la necessità di settoplastica per la mia convessione consiglia anche un intervento di turbinoplastica convenzionale, ovvero chirurgica?;
3. esistono centri specializzati nel sud italia, essendo io di Salerno, di pari eccellenza di quello di Brescia?.
Ringrazio con infinita gratitudine per il servizio che offrite disinteressatamente per noi bisognosi malati.
Antonio Russillo.
Il mio problema è una persistente ostruzione nasale che mi crea difficoltà respiratorie durante buona parte dell'anno, aggravata dalla sintomatologia allergica.
Ho effettuato un esame TC dei seni paranasali da cui è risultato: “Formazioni sinusali paranasali regolari per morfologia e struttura. Piccola cisti mucosa a livello del pavimento del seno mascellare sinistro. Normopneumatizzate le restanti formazioni sinusali paranasali. Setto nasale in asse, con fossa nasali regolari. Non formazioni espansive a livello del rinofaringe.”
Ho chiesto un consulto e visita personale al Prof. Piero Nicolai, Professore Ordinario di Otorinolaringoiatria all'Università degli Studi di Brescia e la sua diagnosi è stata, se ho ben compreso la grafia non proprio chiarissima: “Esiti di setto… (non ho capito il seguito, ma comunuque era un intervento per deviazione del setto nasale, ovvero la cartilagine centrale era convessa e non dritta) eseguita all’età di 14 anni. Persiste ostruzione nasale più accentuata a sinistra. Referto TC di piccola cisti mucosa del seno mascellare sinistro per la quale non vi sono indicazioni chirurgiche. Deviazione settale residua sinistroconvessa con sinechia setto-turbinale sinistra. Ipetrofia del turbinato inferiore destro. Consiglio intervento di settoplastica di revisione, lisi della sinechia e turbinoplastica.”.
Poichè all'Ospedale di Brescia i tempi di attesa sono di circa due anni, chiedevo cortesemente:
1. si possono usare con uguale successo tecniche alternative all'intervento tradizionale (ultrasuoni, laser, radiofrequenze)? e quale è la migliore?;
2. la necessità di settoplastica per la mia convessione consiglia anche un intervento di turbinoplastica convenzionale, ovvero chirurgica?;
3. esistono centri specializzati nel sud italia, essendo io di Salerno, di pari eccellenza di quello di Brescia?.
Ringrazio con infinita gratitudine per il servizio che offrite disinteressatamente per noi bisognosi malati.
Antonio Russillo.
[#1]
dall'obbiettivita descritta dal prof concordo piebamente con la sua indicazione, ritengo che l'intervento tradizionale possa essere il migliore, non conocsco centri nella sua zona, ma si affidi ad un qualsiasi ospedale, non è un intervento complesso,cordiali saluti
Gianluca Capra
[#2]
Gentile signore,
mi sembra di cogliere una discordanza fra referto TC e sintomatologia lamentata. Premesso che la cisti sinusale non ha nessuna importanza così come la sinechia che, per non essere evidenziata alla TC, evidentemente è di piccole dimensioni, ritengo che la difficoltà respiratoria sia imputabile più ad un'ipertrofia dei turbinati che ad una significativa deviazione residua del setto.Dunque le domando: prima di sottoporsi al reintervento (che peraltro può eseguire serenamente presso l'Osp. di Salerno o, se preferisce a Napoli)ha praticato cicli di terapia decongestionante nasale per periodi di tempo adeguati?
mi sembra di cogliere una discordanza fra referto TC e sintomatologia lamentata. Premesso che la cisti sinusale non ha nessuna importanza così come la sinechia che, per non essere evidenziata alla TC, evidentemente è di piccole dimensioni, ritengo che la difficoltà respiratoria sia imputabile più ad un'ipertrofia dei turbinati che ad una significativa deviazione residua del setto.Dunque le domando: prima di sottoporsi al reintervento (che peraltro può eseguire serenamente presso l'Osp. di Salerno o, se preferisce a Napoli)ha praticato cicli di terapia decongestionante nasale per periodi di tempo adeguati?
dott. M. Morandi
[#4]
Utente
Ringrazio di cuore e sentitamente il dott. Capra ed il dott. Valieri per le cordiali risposte.
Gent.mo dott. Morandi, ho effettuato un ciclo di terapia sia con il lomudal spray, che con il fluororinil spray associato al clarityn compresse, che con il syntaris spray associato ad aerius compresse, che con il nasonex spray, ma gli effetti sono sempre e solo stati transitori, riportandomi ai fastidi iniziali, ovvero scarsa inspirazione ed ostruzione nasale temporanea e transitoria in alcuni periodi e circostanze circoscritti. E' in virtù del non voler essere "schiavo" a vita dei farmaci che ho preso in seria considerazione l'intervento ai turbinati, qual'ora risolutivo. Mi e Le domando: nel caso in cui la deviazione del setto sia minima e non significativa, una terapia non convenzionale con nuove metodiche può raggiungere il successo terapeutico di una classica turbinoplastica come indicata dal prof. Nicolai? La ringrazio di cuore.
Gent.mo dott. Morandi, ho effettuato un ciclo di terapia sia con il lomudal spray, che con il fluororinil spray associato al clarityn compresse, che con il syntaris spray associato ad aerius compresse, che con il nasonex spray, ma gli effetti sono sempre e solo stati transitori, riportandomi ai fastidi iniziali, ovvero scarsa inspirazione ed ostruzione nasale temporanea e transitoria in alcuni periodi e circostanze circoscritti. E' in virtù del non voler essere "schiavo" a vita dei farmaci che ho preso in seria considerazione l'intervento ai turbinati, qual'ora risolutivo. Mi e Le domando: nel caso in cui la deviazione del setto sia minima e non significativa, una terapia non convenzionale con nuove metodiche può raggiungere il successo terapeutico di una classica turbinoplastica come indicata dal prof. Nicolai? La ringrazio di cuore.
[#6]
Utente
Gent.mo dott. Morandi, La ringrazio per l'attenzione e tempestività delle sue risposte.
Le porgo però un quesito a cui Lei, esperto professionista, saprà sicuramente dare risposta.
A parte la considerazione che il primo intervento, prestato in età puberale, l'ho effettuato all'Ospedale S. Leonardo di Salerno, con esiti che ancora oggi mi porto dietro, perchè mi viene proposta sempre una TURBINOTOMIA invece che una TURBINOPLASTICA, come raccomandatomi dal prof. Nicolai?
Esiste un Ospedale, Cardarelli dove Lei presta servizio o altri in Campania, che possano assicurarmi un intervento efficacemente risolutivo di TURBINOPLASTICA?
La ringrazio sentitamente per la sua meritoria opera.
Le porgo però un quesito a cui Lei, esperto professionista, saprà sicuramente dare risposta.
A parte la considerazione che il primo intervento, prestato in età puberale, l'ho effettuato all'Ospedale S. Leonardo di Salerno, con esiti che ancora oggi mi porto dietro, perchè mi viene proposta sempre una TURBINOTOMIA invece che una TURBINOPLASTICA, come raccomandatomi dal prof. Nicolai?
Esiste un Ospedale, Cardarelli dove Lei presta servizio o altri in Campania, che possano assicurarmi un intervento efficacemente risolutivo di TURBINOPLASTICA?
La ringrazio sentitamente per la sua meritoria opera.
[#7]
Gentile paziente,
la TURBINOTOMIA (asportazione di parte del turbinato) è un intervento desueto che, pur senza arrecare i danni tipici della TURBINECTOMIA (asportazione totale del turbinato), può dar luogo a fastidiose complicanze quali la formazione di croste e persistenza della difficoltà respiratoria. La TURBINOPLASTICA (svuotamento del turbinato nel rispetto della sua funzione)eseguibile con varie metodiche rappresenta dunque l'intervento di elezione.Probabilmente,nel suo caso, si è continuato a parlare di turbinotomia stante la necessità di sacrificare una minima quota di mucosa del turbinato sn. per asportare la sinechia. In tal caso sarebbe solo un dettaglio di terminologia perchè l'asportazione della sinechia non dovrebbe pregiudicare l'esecuzione della turbinoplastica.
Per quanto riguarda la seconda domanda: al Cardarelli come d'altronde (spero) in tutti gli ospedali italiani si eseguono solo turbinoplastiche.Circa l'efficacia risolutiva penso che nessun chirurgo possa garantire un risultato definitivo anche se questa è l'evenienza più probabile.
Cordiali saluti.
la TURBINOTOMIA (asportazione di parte del turbinato) è un intervento desueto che, pur senza arrecare i danni tipici della TURBINECTOMIA (asportazione totale del turbinato), può dar luogo a fastidiose complicanze quali la formazione di croste e persistenza della difficoltà respiratoria. La TURBINOPLASTICA (svuotamento del turbinato nel rispetto della sua funzione)eseguibile con varie metodiche rappresenta dunque l'intervento di elezione.Probabilmente,nel suo caso, si è continuato a parlare di turbinotomia stante la necessità di sacrificare una minima quota di mucosa del turbinato sn. per asportare la sinechia. In tal caso sarebbe solo un dettaglio di terminologia perchè l'asportazione della sinechia non dovrebbe pregiudicare l'esecuzione della turbinoplastica.
Per quanto riguarda la seconda domanda: al Cardarelli come d'altronde (spero) in tutti gli ospedali italiani si eseguono solo turbinoplastiche.Circa l'efficacia risolutiva penso che nessun chirurgo possa garantire un risultato definitivo anche se questa è l'evenienza più probabile.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 15.4k visite dal 04/01/2007.
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