Disfunzione tubarica

Salve,

Nel 2019 ho ricevuto una diagnosi di disfunzione tubarica all'orecchio destro confermata tramite:
- visita otorinolaringoiatrica con fibrolaringoscopia
- esame impedenzometrico

Inizio a soffrire di questo disturbo subito dopo l'atterraggio di un volo aereo (marzo 2019).

Avverto immediatamente un forte dolore all'orecchio destro, quasi insopportabile, con una conseguente sensazione di orecchio chiuso.

Il dolore scompare in breve ma l'orecchio non si è mai più stappato, nemmeno temporaneamente per pochi minuti.


I sintomi che riporto sono:
- senso di ovattamento costante all'orecchio dx (sensazione di orecchio chiuso)
- calo dell'udito all'orecchio dx

- Referti di due visite ORL:
AGO/19 Stenosi tubarica dx.
All'E.O. si evidenzia persistenza di tessuto adenoideo (tra II e III grado).
Si consiglia argento proteinato,
FEB/23 Pz. già visitato nel 2019 per stenosi tubarica dx che persiste tutt'ora.
EO ORL otoscopia nella norma, naso OK, rinofaringe = residui adenoidei minori rispetto al 2019, laringe normale.
Weber a DX.


Ultimo esame impedenzometrico:
MAR/23 Mi viene richiesto di eseguire la manovra di Valsalva durante l'esame.
- AUSX: Timpanogramma Ad
- AUDX: Timpanogramma Ad iniziale, successivamente dopo manovra di Valsalva timpanogramma prima piatto e poi con punta su valori positivi.
Difficoltà nel riportare l'apice sullo 0 pressorio.


Ultimo consulto ORL:
MAR/23 Disfunzione tubarica dx.
Si consiglia argento proteinato e cateterismi tubarici.

Uso in diversi momenti dell'anno Otovent per allenarmi un po', in genere non oltre i 20 giorni di seguito.
Non noto miglioramenti nonostante esegua correttamente la procedura ed abbia imparato regolarmente a gonfiare il palloncino.

Il mio otorino consiglia:
- ciclo di insufflazioni termali
- uso di argento proteinato
- in caso di persistenza della sintomatologia, timpanocentesi

Di recente sto valutando anche la possibilità di rivolgermi ad uno gnatologo per una valutazione ed una terapia mirata all'ATM.
Attualmente però non posso permettermi economicamente i costi di un simile trattamento che non escludo nel futuro, qualora la mia situazione economica dovesse migliorare.

Scrivo questo consulto per un secondo parere.

Cerco se possibile un centro o un otorino specializzato precisamente in questo tipo di disturbo.
Vorrei essere seguito da qualcuno esperto nel campo o da un centro che ha già affrontato casi simili al mio.
Sono disposto a spostarmi senza problemi.

Tutt'oggi nessuno ha ancora scoperto la causa del mio disturbo persistente che è ancora ignota.

Grazie per l'ascolto.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, alla base del suo problema potrebbe esserci una disfunzione tubarica, cioè un cattivo funzionamento di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso, o una sensazione di "ovattamento, o di "pienezza" dell'orecchio.
Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), giacché il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un ripristino della pervietà tubarica e un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano. Però, se da un lato i movimenti mandibolari e della deglutizione vengono comunemente sfruttati nei repentini sbalzi di pressione, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla sequela spiacevole di eventi che può arrivare al barotrauma.
La funzione tubarica, senza che ce ne accorgiamo, svolge il suo compito costantemente nella nostra vita, provvedendo ogni 20 secondi circa a far entrare un po’ d’aria all’interno della cassa timpanica e contemporaneamente a drenare le secrezioni che vi vengono prodotte. Risulta però di particolare importanza quando si è soggetti a bruschi sbalzi di pressione e nei momenti in cui la produzione di secrezioni aumenta, come nelle infiammazioni (otiti, rinosinusiti ecc.). Il disagio che sentiamo un questi casi ci porta a compiere dei movimenti della mandibola e del collo , e a spingere dell’aria nelle tube soffiando a bocca e naso tappati, proprio al fine di ripristinare la funzione tubarica.
Se però lo sbalzo di pressione è forte e la funzione tubarica è molto compromessa e/o i catarro è molto abbondante, neanche queste manovre volontarie riescono nell’intento di ripristinare, all'interno della cassa timpanica e fra le due superfici del timpano, l'equilibrio pressorio. In queste condizioni in attività subacquee, o in aereo in rapide ascensioni , si può andare incontro ad un barotrauma, a volte con perforazione del timpano.
Quando questo accade, di solito, non riguarda tutte le persone che hanno vissuto la medesima esperienza pressoria, ma solo quelle in cui, a causa della disfunzione tubarica, neanche le manovre volontarie di compenso funzionano, o funzionano con difficoltà: è probabile che lei sia fra questi.
Spesso ciò accade perché siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, che può essere dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare:
La presenza di una disfunzione tubarica, che avesse predisposto e di fatto reso possibile il barotrauma, contribuisce a rallentare o impedire la guarigione.
Può trovare qualche informazione utile in più sui rapporti fra ATM e orecchio, e anche relativamente all'estensione del problema ad altri distretti nel mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina patologie trattate-Patologie dell’Orecchio : se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibolare che bisogna guardare.
Cordiali saluti ed auguri.

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com