Vertigini, orecchie ovattate, instabilità e sintomi vari da più di un mese
Buongiorno.
Ho 62 anni e godo di un discreto stato di salute.
Non assumo farmaci se non quelli per il reflusso gastroesofageo.
Da più di un mese accuso sintomi differenti che mi stanno rendendo la vita difficile.
Ho vertigini e senso di instabilità praticamente costanti, anche se le vertigini sono più accentuate quando mi alzo dalla posizione distesa; orecchie spesso tappate, acufene, talvolta pesantezza alla testa, fastidio agli occhi (per esempio in caso di luci forti), rigidità e indolenzimento della nuca e del collo.
Soffro di artrosi cervicale e una tac del rachide cervicale ha evidenziato una protrusione discale a livello C5-C6.
Mi sono sottoposta a visita otorinolaringoiatrica: il medico non ha rilevato problemi di natura otologica né neurologica; esame audiometrico perfetto, prove vestibolari, impedenziometria, tutto normale; nistagmo spontaneo assente; mi ha consigliato di fare delle analisi di routine (che non hanno evidenziato nulla) e un eco color doppler TSA che è risultato completamente negativo per placche, ostruzioni eccetera.
L’otorino ha riscontrato solo una congestione del tessuto rinofaringeo a livello della volta, per la quale mi ha prescritto del prednisone e un ciclo di aerosol (prontinal + mufluil).
I sintomi non sono scomparsi ma sono stata molto meglio finché ho continuato con l’aerosol.
Ho terminato l’altro ieri il ciclo di aerosol e oggi sto malissimo: ho forti vertigini e una grande instabilità.
Sono davvero avvilita: il mio medico riteneva che avessi due problemi combinati tra loro: una sinusite che si univa alle vertigini causate invece dalla cervicale.
Mi ha mandata da un fisiatra che mi ha a stento dato uno sguardo e attribuisce ogni cosa alla postura, ma ho dei forti dubbi, dal momento che con il cortisone sono migliorata tanto.
Pur escludendo patologie gravi, il medico mi ha consigliato di effettuare una tac encefalo per sicurezza.
È l’ultimo esame che mi resta da fare, dopodiché tutti i medici che ho consultato (2 internisti, un cardiologo, un otorino, un fisiatra) non sanno più cosa dirmi.
Cosa posso fare?
Grazie per qualsiasi consiglio o aiuto.
Ho 62 anni e godo di un discreto stato di salute.
Non assumo farmaci se non quelli per il reflusso gastroesofageo.
Da più di un mese accuso sintomi differenti che mi stanno rendendo la vita difficile.
Ho vertigini e senso di instabilità praticamente costanti, anche se le vertigini sono più accentuate quando mi alzo dalla posizione distesa; orecchie spesso tappate, acufene, talvolta pesantezza alla testa, fastidio agli occhi (per esempio in caso di luci forti), rigidità e indolenzimento della nuca e del collo.
Soffro di artrosi cervicale e una tac del rachide cervicale ha evidenziato una protrusione discale a livello C5-C6.
Mi sono sottoposta a visita otorinolaringoiatrica: il medico non ha rilevato problemi di natura otologica né neurologica; esame audiometrico perfetto, prove vestibolari, impedenziometria, tutto normale; nistagmo spontaneo assente; mi ha consigliato di fare delle analisi di routine (che non hanno evidenziato nulla) e un eco color doppler TSA che è risultato completamente negativo per placche, ostruzioni eccetera.
L’otorino ha riscontrato solo una congestione del tessuto rinofaringeo a livello della volta, per la quale mi ha prescritto del prednisone e un ciclo di aerosol (prontinal + mufluil).
I sintomi non sono scomparsi ma sono stata molto meglio finché ho continuato con l’aerosol.
Ho terminato l’altro ieri il ciclo di aerosol e oggi sto malissimo: ho forti vertigini e una grande instabilità.
Sono davvero avvilita: il mio medico riteneva che avessi due problemi combinati tra loro: una sinusite che si univa alle vertigini causate invece dalla cervicale.
Mi ha mandata da un fisiatra che mi ha a stento dato uno sguardo e attribuisce ogni cosa alla postura, ma ho dei forti dubbi, dal momento che con il cortisone sono migliorata tanto.
Pur escludendo patologie gravi, il medico mi ha consigliato di effettuare una tac encefalo per sicurezza.
È l’ultimo esame che mi resta da fare, dopodiché tutti i medici che ho consultato (2 internisti, un cardiologo, un otorino, un fisiatra) non sanno più cosa dirmi.
Cosa posso fare?
Grazie per qualsiasi consiglio o aiuto.
[#1]
Gentile Paziente, sul problema delle vertigini che non trovano soluzione negli ambiti specialistici di pertinenza ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
E' probabile che, come ipotizzato dal Collega Fisiatra, ci sia nel suo caso anche un problema di postura: è necessario considerare che le problematiche della colonna cervicale (ma anche lombare) non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio (trova il link qui sotto la mia firma) e leggendo gli articoli linkati qui sotto (anche gli altri sintomi riferiti possono rientrare nello stesso problema). Se si riconosce nella problematica illustrata, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-russare-apnea.html
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
E' probabile che, come ipotizzato dal Collega Fisiatra, ci sia nel suo caso anche un problema di postura: è necessario considerare che le problematiche della colonna cervicale (ma anche lombare) non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio (trova il link qui sotto la mia firma) e leggendo gli articoli linkati qui sotto (anche gli altri sintomi riferiti possono rientrare nello stesso problema). Se si riconosce nella problematica illustrata, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-russare-apnea.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 23/03/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.