Laringite cronica da 2 anni, ad oggi causa certa assente: possibile edema di reinke?
Buongiorno, necessaria premessa: non fumo e il mio consumo di alcool è prossimo allo zero.
Tutto ebbe inizio 2 anni fa, quando dovetti preparare due dei più grandi esami della mia facoltà (giurisprudenza) in una stretta finestra temporale.
In quei due mesi, giunsi a parlare, senza pause, dalle 10 alle 15h al giorno: dovetti ripetere tutti i giorni, e successivamente dettare all’Ipad un libro intero (di circa 700 pagine) nell’arco di 5 giorni, a causa di una tendinite che mi impediva di poter utilizzare le dita (e dunque una tastiera).
Ricordo che nei primi giorni (intorno alla seconda settimana di uso della voce continuo) cominciai ad avvertire la voce che diveniva dolente e mi si abbassava, ma non ci feci più di tanto caso, immaginando che fosse la classica cosa da mi si è abbassata la voce e guarirà domani.
Continuai imperterrito a fare quegli orari sempre abusando della mia voce, e al primo mese avvertii i sintomi di una laringite.
Ciononostante, ostinatamente, continuai.
Diedi l’ultimo esame con un filo di voce, un dolore lancinante alla gola e una forte secchezza nella stessa regione.
Da quel giorno, tale sensazione di bruciore-secchezza, non mi ha più abbandonato.
Andai dal mio medico di base, che mi prescrisse una terapia col Bentelan: non sortì alcun effetto.
Andai così ad effettuare la mia prima visita dall’otorino con laringoscopia, ed ebbi sin da subito la sensazione che la diagnosi fosse eccessivamente approssimativa e celere: laringite da reflusso.
In vita mia non ho mai, mai, presentato alcun sintomo da reflusso: non un bruciore allo stomaco, non una pirosi retrosternale, mai una tosse secca e stizzosa, ecc.
Alché la diagnosi mi sembro sin da subito scorretta, ma seguii comunque la terapia affidatami con Lucen e Marial per 30 giorni.
Nessuna differenza: anzi, terminata la terapia scoprii per la prima volta cosa significasse avere mal di stomaco.
Decisi dunque che avrei dovuto indagare ulteriormente, ritenuta confutata la tesi del reflusso.
Arrivò la seconda visita da otorino, di nuovo diagnosi da reflusso.
Terza visita da foniatra (a 5 mesi dalla comparsa dei sintomi), sempre con laringoscopia, rintracciò: corde vocali lievemente iperemiche ed edematose, pur attribuendo, nonostante le mie rimostranze sull’assenza di sintomi, la causa al reflusso.
Da lì adottai la più rigida e categorica adempienza a tutte le norme anti GERD: nessun cambiamento.
Decisi così di recente di visitare un gastroenterologo che, dopo la visita, diede credito alla mia tesi che, de facto, sintomi da reflusso non ce ne sono ed ergo la causa è probabilmente di matrice meccanica (comunque prescritta phimpedenziometria per prova del 9).
Vi chiedo, è possibile che io abbia un edema di Reinke cagionato da quell’incredibile sforzo vocale che ebbi 2 anni fa?
Ho letto che possa essere eliminato solo per via chirurgica, il ché spiegherebbe l’insensibilità a qualsiasi tentativo da me adottato (anche cortisonici).
Altrimenti, cosa potrebbe essere?
Tutto ebbe inizio 2 anni fa, quando dovetti preparare due dei più grandi esami della mia facoltà (giurisprudenza) in una stretta finestra temporale.
In quei due mesi, giunsi a parlare, senza pause, dalle 10 alle 15h al giorno: dovetti ripetere tutti i giorni, e successivamente dettare all’Ipad un libro intero (di circa 700 pagine) nell’arco di 5 giorni, a causa di una tendinite che mi impediva di poter utilizzare le dita (e dunque una tastiera).
Ricordo che nei primi giorni (intorno alla seconda settimana di uso della voce continuo) cominciai ad avvertire la voce che diveniva dolente e mi si abbassava, ma non ci feci più di tanto caso, immaginando che fosse la classica cosa da mi si è abbassata la voce e guarirà domani.
Continuai imperterrito a fare quegli orari sempre abusando della mia voce, e al primo mese avvertii i sintomi di una laringite.
Ciononostante, ostinatamente, continuai.
Diedi l’ultimo esame con un filo di voce, un dolore lancinante alla gola e una forte secchezza nella stessa regione.
Da quel giorno, tale sensazione di bruciore-secchezza, non mi ha più abbandonato.
Andai dal mio medico di base, che mi prescrisse una terapia col Bentelan: non sortì alcun effetto.
Andai così ad effettuare la mia prima visita dall’otorino con laringoscopia, ed ebbi sin da subito la sensazione che la diagnosi fosse eccessivamente approssimativa e celere: laringite da reflusso.
In vita mia non ho mai, mai, presentato alcun sintomo da reflusso: non un bruciore allo stomaco, non una pirosi retrosternale, mai una tosse secca e stizzosa, ecc.
Alché la diagnosi mi sembro sin da subito scorretta, ma seguii comunque la terapia affidatami con Lucen e Marial per 30 giorni.
Nessuna differenza: anzi, terminata la terapia scoprii per la prima volta cosa significasse avere mal di stomaco.
Decisi dunque che avrei dovuto indagare ulteriormente, ritenuta confutata la tesi del reflusso.
Arrivò la seconda visita da otorino, di nuovo diagnosi da reflusso.
Terza visita da foniatra (a 5 mesi dalla comparsa dei sintomi), sempre con laringoscopia, rintracciò: corde vocali lievemente iperemiche ed edematose, pur attribuendo, nonostante le mie rimostranze sull’assenza di sintomi, la causa al reflusso.
Da lì adottai la più rigida e categorica adempienza a tutte le norme anti GERD: nessun cambiamento.
Decisi così di recente di visitare un gastroenterologo che, dopo la visita, diede credito alla mia tesi che, de facto, sintomi da reflusso non ce ne sono ed ergo la causa è probabilmente di matrice meccanica (comunque prescritta phimpedenziometria per prova del 9).
Vi chiedo, è possibile che io abbia un edema di Reinke cagionato da quell’incredibile sforzo vocale che ebbi 2 anni fa?
Ho letto che possa essere eliminato solo per via chirurgica, il ché spiegherebbe l’insensibilità a qualsiasi tentativo da me adottato (anche cortisonici).
Altrimenti, cosa potrebbe essere?
[#1]
Buongiorno, l’Edema di Reinke causa un abbassamento cronico della voce (disfonia), è molto facile da diagnosticare in quanto è sufficiente una laringoscopia, quindi nel suo caso sarebbe dovuto risultare sin dalla prima visita; in ogni caso è tipico del fumatore. Tenga inoltre presente che noi otorini riusciamo a evidenziare il reflusso durante la visita in una maniera molto semplice e chiara, inequivocabile; anche se il paziente non avverte sintomi e anche se il gastroenterologo non rileva segni di reflusso a livello esofageo, questo non vuol dire assolutamente che non ci sia una componente infiammatoria legata al reflusso a livello laringeo; certo, visto quanto scrive, è verosimile che nel suo caso il reflusso non sia la causa principale dei fastidi. Verosimilmente siamo di fronte a uno stato infiammatorio cronico a livello laringeo, in parte supportato da una forma, anche minima, di reflusso, ma probabilmente soprattutto da una scorretta impostazione vocale.
Quello che mi sentirei di consigliarle è di ripetere una visita foniatrica, comprensiva di laringostroboscopia; per competenza consiglierei di rivolgersi all’Ospedale Sacco, dove ci sono dei colleghi molto preparati. Probabile che le venga poi consigliato un trattamento logopedico.
Un cordiale saluto e auguri.
Quello che mi sentirei di consigliarle è di ripetere una visita foniatrica, comprensiva di laringostroboscopia; per competenza consiglierei di rivolgersi all’Ospedale Sacco, dove ci sono dei colleghi molto preparati. Probabile che le venga poi consigliato un trattamento logopedico.
Un cordiale saluto e auguri.
Dr. Simone Spagliardi
[#2]
Utente
Buongiorno dottore, grazie della risposta.
Ho di recente effettuato una nuova laringoscopia, cui esito è stato nuovamente laringite da reflusso, ergo temo di dovermi rassegnare alla diagnosi:
esito: oroscopia nei limiti di norma, in fibrsocopia, non secrezioni patologiche, cfr libero, baselingua simmetrico, corde vocali normomobili e normoconformate, spazio respiratorio valido, iperemia cappucci aritenoidei con congestione retrocricoidea.
Nonostante ciò, ritiene comunque che il problema possa derivare, quale concausa insieme al reflusso, da uno scorretto utilizzo della voce (se parlo troppo sento che peggiora )? ergo, mi consiglia comunque di rieffettuare una visita foniatrica con laringostroboscopia per eventuale terapia logopedica?
Grazie
Ho di recente effettuato una nuova laringoscopia, cui esito è stato nuovamente laringite da reflusso, ergo temo di dovermi rassegnare alla diagnosi:
esito: oroscopia nei limiti di norma, in fibrsocopia, non secrezioni patologiche, cfr libero, baselingua simmetrico, corde vocali normomobili e normoconformate, spazio respiratorio valido, iperemia cappucci aritenoidei con congestione retrocricoidea.
Nonostante ciò, ritiene comunque che il problema possa derivare, quale concausa insieme al reflusso, da uno scorretto utilizzo della voce (se parlo troppo sento che peggiora )? ergo, mi consiglia comunque di rieffettuare una visita foniatrica con laringostroboscopia per eventuale terapia logopedica?
Grazie
[#4]
Utente
Buongiorno dottore, Le scrivo per alcuni aggiornamenti. Ho effettuato una ph-Impedenziometria esofagea, e (fermo restando che avrò i referti alla mano solo nel 20) il gastroenterologo, visti gli esiti, mi ha precisato che ha dato esiti nei limiti del normale, sostanzialmente negativi per un significativo reflusso gastroesofageo di tipo acido . A questo punto volevo chiederle, è davvero possibile che uno sforzo vocale del tutto erroneo, da solo, sia in grado di cagionare quella iperemia dei cappucci aritenoidei con congestione retrocricoidea all’esito della laringoscopia? Ovvero può essere altro? O è inevitabilmente ed ESCLUSIVAMENTE un segno del reflusso, tale per cui io abbia per ironia della sorte beccato l’unico giorno in vita mia senza un significativo reflusso durante l’esame?
Grazie
Grazie
[#5]
Buongiorno, continuo a pensare che sia un insieme dei due problemi; sicuramente se il gastroenterologo le ha anticipato un esito negativo, il reflusso non sarà di entità grave, ma una componente può comunque esserci. Approfondirei come indicato con visita foniatrica + laringostroboscopia.
Un cordiale saluto.
Un cordiale saluto.
Dr. Simone Spagliardi
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.4k visite dal 04/01/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.