Nodo in gola, vertigini, pressione alle orecchie
Gentilissimi di Medicitalia,
vado a descrivere dettagliatamente un quadro sintomatologico che da qualche tempo mi ingenera non pochi problemi.
Qualche mese fa iniziai ad avvertire un fastidio nella parte anteriore del collo (non propriamente un dolore, piuttosto un senso di pressione - tensione) che mi allarmò al punto da spingermi ad effettuare nel Luglio 2022 un'ecografia della tiroide che non evidenziò alcuna alterazione, fatta eccezione per alcuni linfonodi limitrofi leggermente ingrossati e di aspetto reattivo.
Si pensò, insieme al mio medico, che questi sintomi fossero piuttosto da attribuire ad uno stato di sofferenza cervicale: una successiva rx rivelò in effetti una verticalizzazione con riduzione degli spazi intervertebrali.
Con alti e bassi, il fastidio non è mai sparito del tutto.
Effettuando su consiglio del medico il dosaggio degli ormoni tiroidei (circa 3 mesi fa) risultò che il TSH era leggermente oltre il range di riferimento.
Successiva valutazione degli anticorpi ha escluso la presenza di tiroidite e restituito unicamente la diagnosi di ipotiroidismo subclinico da trattare con integratore di iodio, selenio e bioperine.
Con il tempo il senso di pressione è aumentato fino a coinvolgere le orecchie e i muscoli masticatori.
A tal fine ho effettuato visita otorino-laringoiatrica che ha evidenziato solo una leggera faringite da fumo, nonché visita odontoiatrica che ha rivelato la presenza dei 4 denti del giudizio in posizione coricata e che potrebbero verosimilmente essere collegati alle sensazioni auricolari e masticatorie (soffro inoltre di acufene sx e vertigini tipo sensazione di "stare in barca", da prima ancora di sperimentare i sintomi più recenti nella regione del collo).
La mia preoccupazione è tuttavia aumentata molto negli ultimi giorni da quando, in seguito ad un leggerissimo mal di gola, ho la sensazione che vi sia un bolo, una "pallina" simil-catarrosa che va e viene nell'arco della giornata e che mi ingenera non solo fastidio alla deglutizione (raramente anche dolore) ma anche sensazione di nausea (come se vi fosse un dito che, appunto, preme al livello della gola).
Il fastidio non è fisso, ma va e viene durante la giornata.
Non ho avuto modo di capire se tale "rigonfiamento" sia materiale o solo percepito, e al netto delle possibili implicazioni psicologiche che ovviamente tengo in giusta considerazione vorrei capire come orientarmi.
Sono ovviamente disponibile a condividere in maniera dettagliata i risultati degli esami effettuati, qualora qualcuno fosse disponibile ad interessarsi del mio caso.
Un caro saluto e grazie mille in anticipo.
vado a descrivere dettagliatamente un quadro sintomatologico che da qualche tempo mi ingenera non pochi problemi.
Qualche mese fa iniziai ad avvertire un fastidio nella parte anteriore del collo (non propriamente un dolore, piuttosto un senso di pressione - tensione) che mi allarmò al punto da spingermi ad effettuare nel Luglio 2022 un'ecografia della tiroide che non evidenziò alcuna alterazione, fatta eccezione per alcuni linfonodi limitrofi leggermente ingrossati e di aspetto reattivo.
Si pensò, insieme al mio medico, che questi sintomi fossero piuttosto da attribuire ad uno stato di sofferenza cervicale: una successiva rx rivelò in effetti una verticalizzazione con riduzione degli spazi intervertebrali.
Con alti e bassi, il fastidio non è mai sparito del tutto.
Effettuando su consiglio del medico il dosaggio degli ormoni tiroidei (circa 3 mesi fa) risultò che il TSH era leggermente oltre il range di riferimento.
Successiva valutazione degli anticorpi ha escluso la presenza di tiroidite e restituito unicamente la diagnosi di ipotiroidismo subclinico da trattare con integratore di iodio, selenio e bioperine.
Con il tempo il senso di pressione è aumentato fino a coinvolgere le orecchie e i muscoli masticatori.
A tal fine ho effettuato visita otorino-laringoiatrica che ha evidenziato solo una leggera faringite da fumo, nonché visita odontoiatrica che ha rivelato la presenza dei 4 denti del giudizio in posizione coricata e che potrebbero verosimilmente essere collegati alle sensazioni auricolari e masticatorie (soffro inoltre di acufene sx e vertigini tipo sensazione di "stare in barca", da prima ancora di sperimentare i sintomi più recenti nella regione del collo).
La mia preoccupazione è tuttavia aumentata molto negli ultimi giorni da quando, in seguito ad un leggerissimo mal di gola, ho la sensazione che vi sia un bolo, una "pallina" simil-catarrosa che va e viene nell'arco della giornata e che mi ingenera non solo fastidio alla deglutizione (raramente anche dolore) ma anche sensazione di nausea (come se vi fosse un dito che, appunto, preme al livello della gola).
Il fastidio non è fisso, ma va e viene durante la giornata.
Non ho avuto modo di capire se tale "rigonfiamento" sia materiale o solo percepito, e al netto delle possibili implicazioni psicologiche che ovviamente tengo in giusta considerazione vorrei capire come orientarmi.
Sono ovviamente disponibile a condividere in maniera dettagliata i risultati degli esami effettuati, qualora qualcuno fosse disponibile ad interessarsi del mio caso.
Un caro saluto e grazie mille in anticipo.
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Gentile Paziente, la sensazione di nodo alla gola, più o meno dolorosa o fastidiosa, può essere dovuta a varie cause.
Può però essere collegata anche ad una disfunzione della muscolatura della masticazione, della deglutizione e del collo, collegata con la motilità faringea, muscolatura che a sua volta è in relazione anche con la postura della lingua e della mandibola, e quindi legata all’occlusione/malocclusione dentaria che il paziente presenta: l’intero sistema prende il nome di Sistema Stomatognatico .
Se si tenta, a titolo di esempio esasperato, di deglutire con la bocca spalancata, la cosa risulta difficile e, alla lunga, fastidiosa e a volte anche dolorosa.
Per quanto riguarda i problemi della colonna cervicale (ma anche lombare), va detto che non sono sempre isolati e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla cintura scapolare e al collo non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Può trovare qualche altra informazione visitando il mio sito internet (trova il loink qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate e leggendo , in questo stesso sito, gli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema: eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1934-nodo-gola-bolo-isterico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-russare-apnea.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
Può però essere collegata anche ad una disfunzione della muscolatura della masticazione, della deglutizione e del collo, collegata con la motilità faringea, muscolatura che a sua volta è in relazione anche con la postura della lingua e della mandibola, e quindi legata all’occlusione/malocclusione dentaria che il paziente presenta: l’intero sistema prende il nome di Sistema Stomatognatico .
Se si tenta, a titolo di esempio esasperato, di deglutire con la bocca spalancata, la cosa risulta difficile e, alla lunga, fastidiosa e a volte anche dolorosa.
Per quanto riguarda i problemi della colonna cervicale (ma anche lombare), va detto che non sono sempre isolati e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla cintura scapolare e al collo non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Può trovare qualche altra informazione visitando il mio sito internet (trova il loink qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate e leggendo , in questo stesso sito, gli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema: eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1934-nodo-gola-bolo-isterico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-russare-apnea.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Gentile Dott. Bernkopf,
innanzitutto la ringrazio per la cortese ed esaustiva risposta. Ho letto con attenzione sia la suddetta che gli articoli da Lei linkati e certamente trovo notevoli somiglianze con il mio problema: le dirò, anzi, che il mio sospetto sia sempre stato quello del coinvolgimento di aspetti muscolo-scheletrici piuttosto che di disfunzioni ormonali o di diversa natura. Non nascondo, ad esempio, che i momenti in cui la sensazione di tensione muscolare è maggiore sono quelli connessi ai pasti e alla masticazione (con tensione al volto, alle orecchie e appunto alle zone prossimali il cricoide, anche in presenza di rumorini cartilaginei connessi alla deglutizione). Mi permetto di approfittare della sua gentilezza e preparazione per porle alcuni quesiti:
1) L'odontoiatra che mi ha visitato qualche giorno fa non ha parlato di malocclusione o di presenza di bruxismo. Si è concentrato piuttosto sulla necessità di asportare i 4 denti del giudizio "coricati", a suo modo di vedere responsabili del quadro da me lamentato. Lei crede che sia una strada sensata? Lo dico perchè, purtroppo, a nessuno fa piacere subire 4 operazioni nel dubbio che possano non essere risolutive.
2) Lei ha condiviso un articolo sulle apnee del sonno, disturbo di cui soffro più o meno da quando sono comparsi gli altri sintomi. È verosimile che la stessa condizione muscolo-scheletrica possa ingenerare il fenomeno in questione? Personalmente non ho risvegli notturni: piuttosto l'apnea si verifica nel momento esatto in cui sto per prendere sonno, riportandomi quindi allo stato di veglia. Non so dire se vi sia una ostruzione in senso classico: mi pare, piuttosto, che (complice anche la dimensione psicologica) vi sia una sensazione di costrizione alla trachea e al torace dettata dall'improvviso rilassamento muscolare. Trovo benefici, in tal senso, a dormire a pancia in giù (cosa che, verosimilmente, non aiuta la cervicale). Effettuerò comunque a breve ecg e spirometria per escludere cause vascolari e polmonari.
3) Crede che, sempre in merito alla questione muscolo scheletrica, un breve ciclo di miorilassanti e/o Fans possa alleggerire momentaneamente il carico sui vari sistemi coinvolti? Il mio medico di base, fermandosi all'ipotesi del coinvolgimento muscolare, mi consigliò il SIRDALUD per 10 giorni al dosaggio minimo efficace.
4) In definitiva, Lei come orienterebbe (diagnosticamente e terapeuticamente) un paziente come il sottoscritto?
Mi perdoni se mi sono dilungato, ma ho molto apprezzato la sua risposta e spero possa consigliarmi al meglio.
Colgo inoltre l'occasione per augurarle un sereno anno nuovo.
innanzitutto la ringrazio per la cortese ed esaustiva risposta. Ho letto con attenzione sia la suddetta che gli articoli da Lei linkati e certamente trovo notevoli somiglianze con il mio problema: le dirò, anzi, che il mio sospetto sia sempre stato quello del coinvolgimento di aspetti muscolo-scheletrici piuttosto che di disfunzioni ormonali o di diversa natura. Non nascondo, ad esempio, che i momenti in cui la sensazione di tensione muscolare è maggiore sono quelli connessi ai pasti e alla masticazione (con tensione al volto, alle orecchie e appunto alle zone prossimali il cricoide, anche in presenza di rumorini cartilaginei connessi alla deglutizione). Mi permetto di approfittare della sua gentilezza e preparazione per porle alcuni quesiti:
1) L'odontoiatra che mi ha visitato qualche giorno fa non ha parlato di malocclusione o di presenza di bruxismo. Si è concentrato piuttosto sulla necessità di asportare i 4 denti del giudizio "coricati", a suo modo di vedere responsabili del quadro da me lamentato. Lei crede che sia una strada sensata? Lo dico perchè, purtroppo, a nessuno fa piacere subire 4 operazioni nel dubbio che possano non essere risolutive.
2) Lei ha condiviso un articolo sulle apnee del sonno, disturbo di cui soffro più o meno da quando sono comparsi gli altri sintomi. È verosimile che la stessa condizione muscolo-scheletrica possa ingenerare il fenomeno in questione? Personalmente non ho risvegli notturni: piuttosto l'apnea si verifica nel momento esatto in cui sto per prendere sonno, riportandomi quindi allo stato di veglia. Non so dire se vi sia una ostruzione in senso classico: mi pare, piuttosto, che (complice anche la dimensione psicologica) vi sia una sensazione di costrizione alla trachea e al torace dettata dall'improvviso rilassamento muscolare. Trovo benefici, in tal senso, a dormire a pancia in giù (cosa che, verosimilmente, non aiuta la cervicale). Effettuerò comunque a breve ecg e spirometria per escludere cause vascolari e polmonari.
3) Crede che, sempre in merito alla questione muscolo scheletrica, un breve ciclo di miorilassanti e/o Fans possa alleggerire momentaneamente il carico sui vari sistemi coinvolti? Il mio medico di base, fermandosi all'ipotesi del coinvolgimento muscolare, mi consigliò il SIRDALUD per 10 giorni al dosaggio minimo efficace.
4) In definitiva, Lei come orienterebbe (diagnosticamente e terapeuticamente) un paziente come il sottoscritto?
Mi perdoni se mi sono dilungato, ma ho molto apprezzato la sua risposta e spero possa consigliarmi al meglio.
Colgo inoltre l'occasione per augurarle un sereno anno nuovo.
[#3]
1) I denti del giudizio possono avere indicazioni a sè stanti per la loro estrazione, ma raramente, sono responsabili di problemi come quelli di cui lei cerca la soluzione. La Malocclusione è talmente ...."pandemica" che, in un approccio specialistico ODONTO-iatrico , può essere vista come "normale".
2) Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? E’ indispensabile coinvolgere i famigliari in questi quesiti, perché chi russa spesso non ne è consapevole. In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato), un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento, attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai, privatamente, a domicilio, ha un costo relativamente abbordabile, attorno ai 180 euro. Può essere richiesto a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno: lo prescrivo di routine nel paziente in cui sospetto disturbi respiratori nel sonno). E’ possibile farlo anche via rete.
3) ricollegandomi al punto precedente, dal mio punto di vista il problema è strutturale: per quel che riguarda la terapia (non uso farmaci), si può in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il conflitto fra base-lingua e Faringe, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Potrebbe infatti trattarsi anche in questa problematica di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto ingranamento dei denti (malocclusione), rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe), inducendo il russamento e il collasso della preti faringee che produce l'Apnea: sarebbe importante poter valutare il tipo di occlusione dentaria che lei presenta, perchè alcune malocclusioni sono particolarmente rispondenti a questo tipo di terapia, semplice, poco invasiva e spesso risolutiva.
Dal russare e dall’Apnea si guarisce quando si risolve il conflitto sopra descritto.
4) visitando anzitutto i paziente nel suo insieme, senza spezzettarlo in diversi approcci specialistici, che spesso comportano corposa diagnostica di settore, che esclude questo e quello, ma non risolve nulla.
Cordiali saluti ed auguri.
2) Un primo orientamento diagnostico si ottiene con semplici domande al paziente e al partner: il paziente russa abitualmente? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? E’ indispensabile coinvolgere i famigliari in questi quesiti, perché chi russa spesso non ne è consapevole. In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato), un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento, attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai, privatamente, a domicilio, ha un costo relativamente abbordabile, attorno ai 180 euro. Può essere richiesto a cura del medico che la prende in cura, (neurologo, pneumologo, ma anche dentista esperto in problemi del sonno: lo prescrivo di routine nel paziente in cui sospetto disturbi respiratori nel sonno). E’ possibile farlo anche via rete.
3) ricollegandomi al punto precedente, dal mio punto di vista il problema è strutturale: per quel che riguarda la terapia (non uso farmaci), si può in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico o ad un bite che, riposizionando correttamente la mandibola, sulla quale si inserisce per gran parte la lingua, è spesso in grado di migliorare o risolvere il conflitto fra base-lingua e Faringe, senza dare a chi lo porta alcun disagio, e rispettando il riposo del partner.
Potrebbe infatti trattarsi anche in questa problematica di un problema legato ad una mal posizione della mandibola, che, a causa dello scorretto ingranamento dei denti (malocclusione), rende più stretto il passaggio attraverso il quale l’aria transita nel retrobocca (faringe), inducendo il russamento e il collasso della preti faringee che produce l'Apnea: sarebbe importante poter valutare il tipo di occlusione dentaria che lei presenta, perchè alcune malocclusioni sono particolarmente rispondenti a questo tipo di terapia, semplice, poco invasiva e spesso risolutiva.
Dal russare e dall’Apnea si guarisce quando si risolve il conflitto sopra descritto.
4) visitando anzitutto i paziente nel suo insieme, senza spezzettarlo in diversi approcci specialistici, che spesso comportano corposa diagnostica di settore, che esclude questo e quello, ma non risolve nulla.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 29/12/2022.
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