Acufene destro e ipoacusia neurosensoriale
Nel Febbraio ’06 mi è stato diagnosticato un Acufene a destra con ipoacusia neurosensoriale 6000Hz, probabilmente di origine virale, per il quale mi è stato detto che “non si può fare nulla”; immediatamente trattato con assunzione per 10 giorni di Medrol e concentrati intramuscolo Vitaminici senza alcun apprezzabile cambiamento finale.
Le sensazioni che avvertivo e che avverto anche ora molto piu’ raramente - oltre il costante ronzio – erano e sono a volte la sensazione di fresco nell’orecchio o una leggera pressione/ovattamento o un raro lieve dolore. Inoltre, quando deglutisco sento l’effetto di questo movimento nelle orecchie, forse anche prima ma non ci facevo caso.
Da quando è iniziato il problema inoltre avverto occasionalmente dei picchi di suono su uno o sull’altro orecchio, che durano qualche 5/6 secondi ed ho notato che la percezione dell’acufene ds non è sempre identica, sembra variare o accompagnarsi a suoni piu’ sottili o fruscii (non so’, non è facile da spiegare).
Premetto che nel corso del 2004 per una terapia medica urologica ho utilizzato vari farmaci (bactrim, mictasone e mobic per 20gg. - a distanza di circa 1 mese - bactrim e mobic per una settimana al mese e per 3 mesi – a distanza di 3 mesi, inizio 2005 - 30gg. di mittoval – a distanza 2 mesi – 40 gg. mittoval).
Vorrei sapere, inoltre, se è opportuno eseguire ulteriori accertamenti e che tipo di monitoraggio è eventualmente necessario eseguire.
L’effettuazione di una risonanza cerebrale (07/2006), per cefalea episodica, ha evidenziato”accentuazione di segnale con aspetto a cornice a livello dei seni mascellari e celle etmoidali su base infiammatoria”.
A metà settembre ho eseguito degli ulteriori accertamenti audiologici (dal referto: visita specialistica, audiometria tonale, altri test audiometrici, impedenziometria, ABR), da cui risulta: timpanogrammi nei limiti-riflesso stapediale presente bilateralmente- audiogramma destro con deep tonale alle alte frequenze- audiogramma sinistro normale- acufene destro tarabile come tono 6 kHz e 25 dB, non inibibile- potenziali evocati acustici del tronco encefalo, alla intensità di stimolazione sonora sovraliminare di 110 dB SPL, bilateralmente nella norma per morfologia, latenze e ripetibilità delle singole onde. Giudizio diagnostico: Ipoacusia percettiva zonale destra acufenica – normoacusia sinistra – il tracciato elettrofisiologico depone per una origine cocleare dell’ipoacusia.
Inoltre, è dall’inizio di settembre che ho un fastidio alla gola, iniziato con un lieve dolore esternamente al pomo d’adamo (6/7 giorni), per poi manifestarsi in maniera variabile-discontinua, fin a tutt’oggi, con un leggero bruciore di gola o sensazione di leggero restringimento esofageo, che genera a volte muco catarrale. Dal tampone faringeo, finalmente eseguito di recente, è risultata presente una colonia di batteri gram-negativi (morganella morganii), che il medico mi ha fatto trattare, sulla base dell’antibiogramma, con ciprofloxacina, e che non so se ho risolto visto che un po' del fastidio sembra permanere.
Da 4 o 5 giorni mi sembra di percepire l’acufene piu’ intensamente.
Chiedo, pertanto:
- Se la terapia urologica può aver causato l’acufene;
- Se ci può essere relazione tra la “successiva” infezione alla gola e l’acufene ds, e se la ciprofloxacina è ototossica ed, infine, se è opportuno eseguire altri esami al termine della terapia antibiotica o proseguirla;
- Se è opportuno eseguire ulteriori accertamenti, e quali, (esami ematici, urine e strumentali o altro ?) per comprendere meglio la causa del mio acufene monolaterale e capire se posso fare qualcosa.
- L’agopuntura può risultare utile nel trattamento degli acufeni.
Grazie.
Le sensazioni che avvertivo e che avverto anche ora molto piu’ raramente - oltre il costante ronzio – erano e sono a volte la sensazione di fresco nell’orecchio o una leggera pressione/ovattamento o un raro lieve dolore. Inoltre, quando deglutisco sento l’effetto di questo movimento nelle orecchie, forse anche prima ma non ci facevo caso.
Da quando è iniziato il problema inoltre avverto occasionalmente dei picchi di suono su uno o sull’altro orecchio, che durano qualche 5/6 secondi ed ho notato che la percezione dell’acufene ds non è sempre identica, sembra variare o accompagnarsi a suoni piu’ sottili o fruscii (non so’, non è facile da spiegare).
Premetto che nel corso del 2004 per una terapia medica urologica ho utilizzato vari farmaci (bactrim, mictasone e mobic per 20gg. - a distanza di circa 1 mese - bactrim e mobic per una settimana al mese e per 3 mesi – a distanza di 3 mesi, inizio 2005 - 30gg. di mittoval – a distanza 2 mesi – 40 gg. mittoval).
Vorrei sapere, inoltre, se è opportuno eseguire ulteriori accertamenti e che tipo di monitoraggio è eventualmente necessario eseguire.
L’effettuazione di una risonanza cerebrale (07/2006), per cefalea episodica, ha evidenziato”accentuazione di segnale con aspetto a cornice a livello dei seni mascellari e celle etmoidali su base infiammatoria”.
A metà settembre ho eseguito degli ulteriori accertamenti audiologici (dal referto: visita specialistica, audiometria tonale, altri test audiometrici, impedenziometria, ABR), da cui risulta: timpanogrammi nei limiti-riflesso stapediale presente bilateralmente- audiogramma destro con deep tonale alle alte frequenze- audiogramma sinistro normale- acufene destro tarabile come tono 6 kHz e 25 dB, non inibibile- potenziali evocati acustici del tronco encefalo, alla intensità di stimolazione sonora sovraliminare di 110 dB SPL, bilateralmente nella norma per morfologia, latenze e ripetibilità delle singole onde. Giudizio diagnostico: Ipoacusia percettiva zonale destra acufenica – normoacusia sinistra – il tracciato elettrofisiologico depone per una origine cocleare dell’ipoacusia.
Inoltre, è dall’inizio di settembre che ho un fastidio alla gola, iniziato con un lieve dolore esternamente al pomo d’adamo (6/7 giorni), per poi manifestarsi in maniera variabile-discontinua, fin a tutt’oggi, con un leggero bruciore di gola o sensazione di leggero restringimento esofageo, che genera a volte muco catarrale. Dal tampone faringeo, finalmente eseguito di recente, è risultata presente una colonia di batteri gram-negativi (morganella morganii), che il medico mi ha fatto trattare, sulla base dell’antibiogramma, con ciprofloxacina, e che non so se ho risolto visto che un po' del fastidio sembra permanere.
Da 4 o 5 giorni mi sembra di percepire l’acufene piu’ intensamente.
Chiedo, pertanto:
- Se la terapia urologica può aver causato l’acufene;
- Se ci può essere relazione tra la “successiva” infezione alla gola e l’acufene ds, e se la ciprofloxacina è ototossica ed, infine, se è opportuno eseguire altri esami al termine della terapia antibiotica o proseguirla;
- Se è opportuno eseguire ulteriori accertamenti, e quali, (esami ematici, urine e strumentali o altro ?) per comprendere meglio la causa del mio acufene monolaterale e capire se posso fare qualcosa.
- L’agopuntura può risultare utile nel trattamento degli acufeni.
Grazie.
[#1]
Egregio Signore,
Le suggerisco di sottoporsi anche ad una Angio-RM nell'ipotesi che all'origine dei disturbi auricolari, e quindi dell'acufene,vi sia un conflitto neurovascolare.
Circa le altre domande non credo che si tratti di un acufene di origine ototossica, nè che vi sia una qualche relazione con la recente infezione alla gola. Sull'agopuntura non ho esperienza...
Le suggerisco di sottoporsi anche ad una Angio-RM nell'ipotesi che all'origine dei disturbi auricolari, e quindi dell'acufene,vi sia un conflitto neurovascolare.
Circa le altre domande non credo che si tratti di un acufene di origine ototossica, nè che vi sia una qualche relazione con la recente infezione alla gola. Sull'agopuntura non ho esperienza...
dott. M. Morandi
[#2]
Concordo con il collega circa l'angiorisonanza.
L'esito degli esami è tranquillizzante e consente di eslcudere patologie più preoccupanti.
Inevitabilemene i suoi livelli di attenzione si sono "innalzati" e pertanto è in grado di portare a livello cosciente fenomeni che sono nella maggior parte dei casi fisiologici e comuni.
Se l'acufene la "disturba", le consiglierei di sottoporsi alla TRT, una terapia di tipo cognitivo-comportamentale che ha lo scopo non di eliminare l'acufene ma di cambiare il suo rapporto con il sintomo.
Per il resto, un monitoraggio con controllo specialistico fra 6 mesi.
Ci tenga informati.
L'esito degli esami è tranquillizzante e consente di eslcudere patologie più preoccupanti.
Inevitabilemene i suoi livelli di attenzione si sono "innalzati" e pertanto è in grado di portare a livello cosciente fenomeni che sono nella maggior parte dei casi fisiologici e comuni.
Se l'acufene la "disturba", le consiglierei di sottoporsi alla TRT, una terapia di tipo cognitivo-comportamentale che ha lo scopo non di eliminare l'acufene ma di cambiare il suo rapporto con il sintomo.
Per il resto, un monitoraggio con controllo specialistico fra 6 mesi.
Ci tenga informati.
Vincenzo Marcelli
[#6]
Utente
Di recente sono tornato dall'otorino per un controllo, che ha confermato i precedenti risultati, nessuna variazione per l'acufene.
Solo che quel fastidio di gola altalenante è ancora presente, l'otorino ha fatto l'ipotesi di un possibile reflusso gastroesofageo e quindi mi ha detto di provare per 20 gg. Peptazol 20mg e vedere cosa succede, in quanto si tratta di indagare per esclusione.
Nel frattempo ho eseguito, sempre dietro sua indicazione e visto un precedente familiare di problemi tiroidei, l'esame degli ormoni tiroidei i cui risultati sono (esami effettuati in Chemiluminescenza):
- ft3 3,00 (2,30 - 4,20 pg/ml);
- ft4 1,74 (0,89 - 1,76 ug/dl);
- tsh 1,025(0,32 - 5,00 uUl/ml).
Inoltre, gli esami del sangue sono tutti nella norma tranne colesterolo 226 (hdl 44) e bilirubinemia 1,86 (mx 1,00) di cui diretta 0,47 (mx 0,30) e indiretta 1,39 (mx 0,70).
C'è una correlazione tra questi dati - ft4 al limite/bilirubina/reflusso?/fastidio alla gola-. Grazie
Solo che quel fastidio di gola altalenante è ancora presente, l'otorino ha fatto l'ipotesi di un possibile reflusso gastroesofageo e quindi mi ha detto di provare per 20 gg. Peptazol 20mg e vedere cosa succede, in quanto si tratta di indagare per esclusione.
Nel frattempo ho eseguito, sempre dietro sua indicazione e visto un precedente familiare di problemi tiroidei, l'esame degli ormoni tiroidei i cui risultati sono (esami effettuati in Chemiluminescenza):
- ft3 3,00 (2,30 - 4,20 pg/ml);
- ft4 1,74 (0,89 - 1,76 ug/dl);
- tsh 1,025(0,32 - 5,00 uUl/ml).
Inoltre, gli esami del sangue sono tutti nella norma tranne colesterolo 226 (hdl 44) e bilirubinemia 1,86 (mx 1,00) di cui diretta 0,47 (mx 0,30) e indiretta 1,39 (mx 0,70).
C'è una correlazione tra questi dati - ft4 al limite/bilirubina/reflusso?/fastidio alla gola-. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 22.7k visite dal 17/12/2006.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.