Turbinati da decongestionare?
Gentili Signori,
da circa 1 anno e mezzo soffro di una lacrimazione di entrambi gli occhi quasi costante insieme al fastidioso risveglio mattutino con muco in gola (non sempre di colore giallastro). Ogni tanto ho la lieve sensazione di perdere l’equilibrio. Sempre ogni tanto, in particolare quando l’allergia è più forte, ho un fastidio in mezzo agli occhi che può arrivare a provocarmi difficoltà nel concentrarmi.
In generale ho sempre trovato sollievo utilizzando antistaminici, spray nasali al cortisone e spray nasali a base di soluzioni saline.
Inizialmente un otorino mi ha diagnosticato una rinite allergica (sono infatti allergico in maniera moderata all’abete) e mi ha consigliato un tac per controllare lo stato dei seni nasali.
Non avendo avuto modo di effettuare la tac, dopo circa 1 anno ho deciso di tornare di nuovo da un otorino (diverso poiché ho dovuto cambiare città per lavoro) il quale mi ha semplicemente detto che ho bisogno di una decongestione dei turbinati senza fare alcun cenno alla tac dei seni nasali e dicendomi a proposito che questo non era necessaria in quanto non presento segni di sinusite cronica. Dalla sonda che mi ha inserito in entrambe le narici è evidente lo stato di ingrossamento dei turbinati, in particolare il sinistro, così come una parziale deviazione del setto. A detta dell’otorino l’ingrossamento non è dovuto all’allergia poiché i miei turbinati sono di colore roseo piuttosto che violaceo (c’è da dire che avevo assunto un antistaminico due giorni prima).
Durante questa visita piuttosto veloce l’otorino mi ha quindi invitato a prenotare una operazione per la decongestione dei turbinati.
Secondo voi devo effettuare una tac?
In che modo sono collegati turbinati e seni nasali?
Quali sono le diverse tecniche di decongestione dei turbinati e quale la migliore?
Grazie!
da circa 1 anno e mezzo soffro di una lacrimazione di entrambi gli occhi quasi costante insieme al fastidioso risveglio mattutino con muco in gola (non sempre di colore giallastro). Ogni tanto ho la lieve sensazione di perdere l’equilibrio. Sempre ogni tanto, in particolare quando l’allergia è più forte, ho un fastidio in mezzo agli occhi che può arrivare a provocarmi difficoltà nel concentrarmi.
In generale ho sempre trovato sollievo utilizzando antistaminici, spray nasali al cortisone e spray nasali a base di soluzioni saline.
Inizialmente un otorino mi ha diagnosticato una rinite allergica (sono infatti allergico in maniera moderata all’abete) e mi ha consigliato un tac per controllare lo stato dei seni nasali.
Non avendo avuto modo di effettuare la tac, dopo circa 1 anno ho deciso di tornare di nuovo da un otorino (diverso poiché ho dovuto cambiare città per lavoro) il quale mi ha semplicemente detto che ho bisogno di una decongestione dei turbinati senza fare alcun cenno alla tac dei seni nasali e dicendomi a proposito che questo non era necessaria in quanto non presento segni di sinusite cronica. Dalla sonda che mi ha inserito in entrambe le narici è evidente lo stato di ingrossamento dei turbinati, in particolare il sinistro, così come una parziale deviazione del setto. A detta dell’otorino l’ingrossamento non è dovuto all’allergia poiché i miei turbinati sono di colore roseo piuttosto che violaceo (c’è da dire che avevo assunto un antistaminico due giorni prima).
Durante questa visita piuttosto veloce l’otorino mi ha quindi invitato a prenotare una operazione per la decongestione dei turbinati.
Secondo voi devo effettuare una tac?
In che modo sono collegati turbinati e seni nasali?
Quali sono le diverse tecniche di decongestione dei turbinati e quale la migliore?
Grazie!
[#1]
E' assolutamente necessario, nel suo caso, che si sottoponga ad una tac dei seni paranasali senza mezzo di contrasto per una valutazione dei seni paranasali al loro interno, ove il fibroscopio non puo' arrivare. Sicuramente, una deviazione marcata del setto nasale ed una ipertrofia dei turbinati, ovvero di quelle mucose nasali che hanno il compito di riscaldare, filtrare ed umidificare l'aria inspirata possono essere, da sole, la causa della sintomatologia. In base al risultato dell'esame, vedremo quale intervento sia piu' idoneo e la tecnica da scegliere.
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
grazie per la sua risposta.
Ho eseguito la TAC e questo è il referto:
TC DEI SENI PARANASALI
L'esame è stato eseguito con apparecchio multistrato con acquisizioni assiali e ricostruzioni su piani sagittali e coronali.
L'indagine mette in evidenza un opacamento pressochè totatle di tipo tissutale del seno mascellare di sinistra.
Anche a livello del seno di destra è evidente un'immagine tissutale poliobulata anch'essa versomile flogosi cronica.
Ipertrofia dei turbinati.
Regolare aspetto delle celle etmidali e del seno sfenoidale.
Regolari i seni frontali bilateralmente.
Cosa se ne può dedurre?
Grazie ancora
grazie per la sua risposta.
Ho eseguito la TAC e questo è il referto:
TC DEI SENI PARANASALI
L'esame è stato eseguito con apparecchio multistrato con acquisizioni assiali e ricostruzioni su piani sagittali e coronali.
L'indagine mette in evidenza un opacamento pressochè totatle di tipo tissutale del seno mascellare di sinistra.
Anche a livello del seno di destra è evidente un'immagine tissutale poliobulata anch'essa versomile flogosi cronica.
Ipertrofia dei turbinati.
Regolare aspetto delle celle etmidali e del seno sfenoidale.
Regolari i seni frontali bilateralmente.
Cosa se ne può dedurre?
Grazie ancora
[#4]
Ex utente
Grazie.
La ipertrofia dei turbinati in che modo si colllega alla sinusite mascellare? Mi sembra di capire che l'intervento chirurgico per curare la sinusite non è lo stesso per la riduzione dei turbinati.
Dunque la decongestione dei turbinati che mi è stata proposta non sarebbe l'intervento corretto per bloccare la sinusite mascellare bilaterale (o andrebbe eseguito insieme ad un intervento che interessi direttamente i seni)?
A livello ancora amatoriale (ma potrebbe presto diventare una professione) faccio il pilota di aerei (anche ad alte prestazioni, ovvero acrobatici).
L'effcienza del mio impianto respiratorio è essenziale per non perdere tali abilitazioni.
La ipertrofia dei turbinati in che modo si colllega alla sinusite mascellare? Mi sembra di capire che l'intervento chirurgico per curare la sinusite non è lo stesso per la riduzione dei turbinati.
Dunque la decongestione dei turbinati che mi è stata proposta non sarebbe l'intervento corretto per bloccare la sinusite mascellare bilaterale (o andrebbe eseguito insieme ad un intervento che interessi direttamente i seni)?
A livello ancora amatoriale (ma potrebbe presto diventare una professione) faccio il pilota di aerei (anche ad alte prestazioni, ovvero acrobatici).
L'effcienza del mio impianto respiratorio è essenziale per non perdere tali abilitazioni.
[#5]
I turbinati, in parole povere, sono delle mucose nasali che hanno il compito di filtrare, umidificare e riscaldare l'aria respirata. Queste mucose, in seguito a fenomeni infiammatori cronici od allergici, per esempio, aumentano di volume procurando una sindrome da ostruzione nasale. Tale ostruzione, comporta , di conseguenza, una possibile minore ventilazione verso l'orecchio medio, attraverso la tuba d'Eustachio e verso i seni paranasali con relativo possibile processo infiammatorio. I turbinati possono essere decongestionati, per esempio, con le radiofrequenze, mentre i seni paranasali per via endonasale in endoscopia. Entrambi gli intreventi possono essere eseguiti nell'ambito della stessa seduta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7k visite dal 09/07/2009.
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