Mal d'orecchio persistente dopo piscina

Buongiorno,
All'inizio di giugno, più di un mese fa, ho iniziato ad avere dolore all'orecchio sinistro come conseguenza di un brutto raffreddore.
I sintomi erano prevalentemente dolore, no cambiamenti all'udito né sensazione di ovattamento.
Il medico di base ha riscontrato un'infiammazione tratta con 2 gocce di tobradex per 5 giorni.

Dopo 10 gg ho fatto una visita dall'otorino perché il dolore, anche se meno frequente, non accennava a scomparire.
Il medico in questo caso non ha trovato nulla: no perforazioni timpano, no infiammazione né otite (a quanto pare già guarita).
Non riscontrando nulla, la diagnosi finale è stata di rinopatia cronica vasomotoria e provare pastiglie di arnica.

Fino a quando non è andato via del tutto il dolore ho evitato di andare in piscina (pratico nuoto) come da suggerimento medico e complice anche la quarantena COVID, alla fine sono tornata in piscina ieri dopo quasi 50+ giorni di assenza.


Stamattina, però, è tornato lo stesso dolore, sempre allo stesso orecchio: solo forte dolore, no udito ovattato né pus.

In piscina ho provato ad usare dei tappi di plastica proprio per evitare ricadute, che ovviamente non hanno sigillato del tutto l'orecchio ma almeno dovrebbero aver evitato ristagno d'acqua per l'ora di attività fisica.
Per quando fossero fastidiosi, però, non penso abbiano danneggiato loro l'orecchio.


Cosa può essere questo mal d'orecchio ricomparso così velocemente dopo la piscina, ma che all'epoca lo specialista non ha riscontrato nessuna patologia di sorta?
riprovo col tobradex?
Devo fare altri test specifici?
Temo che tornando dal medico mi venga di nuovo detto che non ho nulla e di tenermi il dolore...