Microtia 3 grado + atresia auris
Ciao a tutti, mio figlio ha 1 settimana di vita e gli è stata riscontrata una microtia di 3grado monolaterale con atresia auris.
Vorrei sapere sé a fronte di un deficit uditivo di tipo trasmissivo si può intervenire correggendo e migliorando il meato uditivo attraverso un intervento (canaloplastica, timpanoplastica ecc... ) o protesi acustiche interne.
Ho bisogno di sapere.
Grazie di cuore a chi risponderà.
Vorrei sapere sé a fronte di un deficit uditivo di tipo trasmissivo si può intervenire correggendo e migliorando il meato uditivo attraverso un intervento (canaloplastica, timpanoplastica ecc... ) o protesi acustiche interne.
Ho bisogno di sapere.
Grazie di cuore a chi risponderà.
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Caro papà,
comprendo la sua preoccupazione ed il desiderio di aiutare la situazione del suo piccolo figlio.
Come ben dice, l'atresia auris causa un deficit importante dell'udito dalla parte affetta, di tipo trasmissivo: la componente interna dell'orecchio affetto è in genere perfettamente funzionante.
Molti autori, me compreso, in passato hanno trattato chirurgicamente l'atresia nell'intento appunto di formare un nuovo condotto uditivo esterno e, laddove necessiti, una nuova membrana timpanica: gli esiti di questa chirurgia non hanno dato buoni esiti e sono stati abbandonati.
Esistono protesi esterne a vibrazione ossea (appoggiate con una "soft band" all'osso mastoideo), altre simili ma collegate direttamente ad un impianto in titanio nell'osso mastoideo (BAHA), altre ancora che per via transcutanea fanno vibrare una medaglia metallica precedentemente inserita e fissata all'osso, altre ancora tutte impiantate che funzionano colloquiando via radio con un microprocessore esterno.
Ognuna di queste soluzioni ha vantaggi e svantaggi e differente età di applicazione.
E' però importante stimolare la via uditiva dell'orecchio affetto da atresia affinché anche il sistema nervoso centrale maturi la sensorialità e la coscienza acustica anche dal lato ipoacusico.
Deve quindi affidarsi a medico competente in otologia pediatrica e recupero uditivo, di esperienza e saggezza.
Cordialità
Dr. Stefano Nosengo
comprendo la sua preoccupazione ed il desiderio di aiutare la situazione del suo piccolo figlio.
Come ben dice, l'atresia auris causa un deficit importante dell'udito dalla parte affetta, di tipo trasmissivo: la componente interna dell'orecchio affetto è in genere perfettamente funzionante.
Molti autori, me compreso, in passato hanno trattato chirurgicamente l'atresia nell'intento appunto di formare un nuovo condotto uditivo esterno e, laddove necessiti, una nuova membrana timpanica: gli esiti di questa chirurgia non hanno dato buoni esiti e sono stati abbandonati.
Esistono protesi esterne a vibrazione ossea (appoggiate con una "soft band" all'osso mastoideo), altre simili ma collegate direttamente ad un impianto in titanio nell'osso mastoideo (BAHA), altre ancora che per via transcutanea fanno vibrare una medaglia metallica precedentemente inserita e fissata all'osso, altre ancora tutte impiantate che funzionano colloquiando via radio con un microprocessore esterno.
Ognuna di queste soluzioni ha vantaggi e svantaggi e differente età di applicazione.
E' però importante stimolare la via uditiva dell'orecchio affetto da atresia affinché anche il sistema nervoso centrale maturi la sensorialità e la coscienza acustica anche dal lato ipoacusico.
Deve quindi affidarsi a medico competente in otologia pediatrica e recupero uditivo, di esperienza e saggezza.
Cordialità
Dr. Stefano Nosengo
Dott. Stefano Nosengo
Specialista in Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico-Facciale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 20/07/2022.
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