Scialoadenite non passa con antibiotico

Buongiorno!
Soffro da un anno di scialoadeniti croniche e martedì scorso, mangiando, ho riconosciuto le classiche coliche e il gonfiore che le accompagna.
Sono andata in visita dal mio otorino di fiducia che ha riscontrato un ascesso alla sottomandibolare destra (sempre quella), ha prescritto ecografia e tac che farò in settimana, programmato intervento di exeresi al quale sarò sottoposta in linea teorica tra 2 mesi e prescritto augumentin ogni 8 ore.

A distanza di 4 giorni pieni di antibiotico, questo è il 5, non noto miglioramenti, anzi i dolori e il gonfiore mangiando si presentano sempre più acuti, al punto che non riesco proprio a mangiare.

Può essere normale che l’antibiotico non abbia ancora fatto effetto?
Devo preoccuparmi?

Domani ovviamente sentirò nuovamente l’otorino

Ringrazio in anticipo per l’attenzione
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, in quest'anno è la prima ecografia che viene effettuata?
Indubbiamente bisognerà attenderne l'esito.
Gentile Paziente, con tutta probabilità lei presenta una Scialoadenite Cronica.
Personalmente ritengo che la Scialoadenite cronica trovi un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che in un agente causale. Per terreno intendo una struttura sfavorevole, che in questo caso é costituita dall'ipertono muscolare legato alla sfavorevole occlusione dentaria. I muscoli contratti determinano la compressione dei dotti escretori, con conseguente ristagno salivare e quindi il gonfiore a monte dell'ostruzione. Il massetere, che comprime il dotto di Stenone, cioé quel tubicino che porta la saliva dalla ghiandola Parotide al vestibolo della bocca, all'altezza del primo molare superiore àè il tresponsabile dei problemi parotidei; i Muscoli Sopraioidei interferiscono con il funzionamento della sottomandibolare e della sottolinguale. Le aree ipoecognene , solitamente riscontrate nell’ecografia, altro non sono che saliva intrappolata. Il ristagno favorisce l'infezione e a volte la formazione di calcoli. Queste, però, sono entrambe complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono o cronicizzano nonostante le terapie. Anzi, se il problema si limita al gonfiore senza infezione, e se i calcoli non vengono riscontrati dalla ecografia (si vedrà nel suo caso,) il caso clinico rimane incompreso, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
La conferma diagnostica, come anche la terapia, consiste nell'applicazione di un dispositivo intraorale che, riposizionando la mandibola, comporti la detensione dei muscoli prima contratti: la cessazione delle crisi o del gonfiore costituisce chiara conferma diagnostica.
Qualche ragguaglio in più sull’argomento può trovarlo entrando nel mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firm) alla pagina di patologie trattate- patologia delle Ghiandole Salivari, e leggendo l'articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema: si riferisce prevalentemente alla Parotide, ma il razionale può essere esteso anche alle altre due ghiandole salivari.
https://www.medicitalia.it/minforma/Gnatologia-clinica/1217/Parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti
Se si ritrova nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere, riportando per esteso il referto dell'ecografia.

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com