Tosse, solletico in gola, rantolo durante inspirazione, necessità di schiarire la voce
Mi sono rivolto al mio medico dopo 1 mese e mezzo di tosse per farmi visitare.
Avevo inizialmente un catarro bianco veramente colloso.
Mi ha prescritto per la prima settimana un antibiotico da 500mg (di cui non ricordo il nome) e la settimana dopo, non avendo il minimo beneficio, augmentin 1000mg + biwind e prontinal in aerosol.
Ho fatto l'rx toracico dove non si evidenziavano focolai infettivi (se necessitate posto il risultato completo).
Il problema maggiore era derivato dal fatto che emettevo, dopo degli attacchi di tosse, un rantolo importante per i primi 2-3 atti inspiratori, come se non riuscissi ad inspirare. E' per questo che sono andato 2 volte al pronto soccorso MOLTO SPAVENTATO. I medici mi hanno liquidato pensando che fosse un attacco di panico!!! Il senso di fastidio che mi induce a tossire lo evito cercando di non pensarci, anche perchè ogni attacco di tosse si evolve in quello che ho appena descritto (mettendomi un carico d'ansia per paura di non riuscire più a respirare...), o lacrimazione o conati di vomito (senza vomito però, solo il senso di dover vomitare).
Ad oggi i sintomi si sono un po' attenuati, adesso, ho ancora tosse (seppur di minore entità e frequenza), ho una sorta di solletico in gola che mi costringe a "schiarire la voce" e questo fatto (ho notato) che si accentua se tiro su la testa.
Il catarro è diminuito di molto ed è meno denso e gli episodi di "rantolio" sono QUASI del tutto spariti. Il naso a volte è chiuso per il muco, principalmente di sera.
Non escludo del tutto un aggravamento di sintomi per stress, ma da lì ad essere tutta una questione psicologica non credo proprio!
L'unico accorgimento che ho avuto è stato quello di mettere due-tre cuscini sotto la testa e dormire supino, al contrario di come sono abituato. Non so se è per questo che le cose sono migliorate, ma non sono completamente guarito, quindi credo sia un caso.
Non so nè cosa può essere nè cosa fare nè a chi rivolgermi.
Vado da uno Pneumologo o da un Otorino?
Vi ringrazio anticipatamente per i consigli.
Se avete già un'idea e siete di Roma vi prego di prendere contatti per una visita perchè questa cosa mi sta creando veramente troppi problemi.
Avevo inizialmente un catarro bianco veramente colloso.
Mi ha prescritto per la prima settimana un antibiotico da 500mg (di cui non ricordo il nome) e la settimana dopo, non avendo il minimo beneficio, augmentin 1000mg + biwind e prontinal in aerosol.
Ho fatto l'rx toracico dove non si evidenziavano focolai infettivi (se necessitate posto il risultato completo).
Il problema maggiore era derivato dal fatto che emettevo, dopo degli attacchi di tosse, un rantolo importante per i primi 2-3 atti inspiratori, come se non riuscissi ad inspirare. E' per questo che sono andato 2 volte al pronto soccorso MOLTO SPAVENTATO. I medici mi hanno liquidato pensando che fosse un attacco di panico!!! Il senso di fastidio che mi induce a tossire lo evito cercando di non pensarci, anche perchè ogni attacco di tosse si evolve in quello che ho appena descritto (mettendomi un carico d'ansia per paura di non riuscire più a respirare...), o lacrimazione o conati di vomito (senza vomito però, solo il senso di dover vomitare).
Ad oggi i sintomi si sono un po' attenuati, adesso, ho ancora tosse (seppur di minore entità e frequenza), ho una sorta di solletico in gola che mi costringe a "schiarire la voce" e questo fatto (ho notato) che si accentua se tiro su la testa.
Il catarro è diminuito di molto ed è meno denso e gli episodi di "rantolio" sono QUASI del tutto spariti. Il naso a volte è chiuso per il muco, principalmente di sera.
Non escludo del tutto un aggravamento di sintomi per stress, ma da lì ad essere tutta una questione psicologica non credo proprio!
L'unico accorgimento che ho avuto è stato quello di mettere due-tre cuscini sotto la testa e dormire supino, al contrario di come sono abituato. Non so se è per questo che le cose sono migliorate, ma non sono completamente guarito, quindi credo sia un caso.
Non so nè cosa può essere nè cosa fare nè a chi rivolgermi.
Vado da uno Pneumologo o da un Otorino?
Vi ringrazio anticipatamente per i consigli.
Se avete già un'idea e siete di Roma vi prego di prendere contatti per una visita perchè questa cosa mi sta creando veramente troppi problemi.
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Sicuramente, dovendomi basare su quanto da lei qui descritto, non mi sembra che alla base della sintomatologia ci sia un fattore ansioso. Questo, certo, potrebbe coesistere, ma sicuramente non detrmina la sintomatologia ma puo' solo amplificarla. Il tutto potrebbe essere causato da una sinusite, ad esempio, come da un reflusso esofageo. Le consiglio, quindi, di iniziare le ricerche con una visita otorinolaringoiatrica e relativa rinilaringoscopia a fibre ottiche. Nel caso l'esito della visita ovesse risultare negativo, allora utile una visita gastroenterologica con esofagogastroscopia. Cordiali saluti
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Ex utente
La ringrazio molto Dott. Brunori, domani prendo subito appuntamento per la visita.
Vi terrò informato.
p.s. le chiedo, se le è possibile, di rispondere ad una cosa che mi preme particolarmente: esiste (secondo lei e tramite la mia descrizione, seppur approssimativa) la possibilità reale di non respirare a seguito di un episodio di tosse seguito dal rantolo che accuso?
Vi terrò informato.
p.s. le chiedo, se le è possibile, di rispondere ad una cosa che mi preme particolarmente: esiste (secondo lei e tramite la mia descrizione, seppur approssimativa) la possibilità reale di non respirare a seguito di un episodio di tosse seguito dal rantolo che accuso?
[#4]
Ex utente
Ho fatto oggi la visita dall'otorino che mi ha diagnosticato un reflusso gastroesofageo. Mi ha detto di trattarlo sia dal punto di vista farmacologico che comportamentale (in realtà piccolissimi accorgimenti, vista la mia alimentazione già adeguata).
La ringrazio per l'aiuto e la cortesia Dr. Brunori. Se tra qualche tempo non avrò miglioramenti la ricontatterò per un parere.
La ringrazio per l'aiuto e la cortesia Dr. Brunori. Se tra qualche tempo non avrò miglioramenti la ricontatterò per un parere.
[#6]
Ex utente
Salve.
Dopo 1 mese e mezzo siamo ancora qui, non sono guarito.
Sono in terapia con Mepral 20 mg alla mattina e alla sera, in più mi è stato prescritto (dopo la seconda visita di qualche giorno fa) il Nasonex, 2 spruzzi per narice alla mattina.
Il fatto è che non sono ancora del tutto guarito.
La tosse involontaria è quasi del tutto sparita (anche se a volte alzando la testa sento l'impulso di tossire ed un forte prurito alla gola), il catarro/muco bianco ancora c'è (e sento che, a parte un senso generico di compressione alla gola, in parte è anche quello ad chiuderla...) e non si è capito cos'è.
Non so dove sbattere la testa perchè l'otorinolaringoiatra che mi ha visitato 2 volte (facendosi pagare proprio per benino) dice di continuare così per un po' (???) e fare poi una gastroscopia.
Quello che mi chiedo è: cosa centra questo muco-catarro (perchè non so da dove viene) che ho in gola col reflusso gastro-esofageo? E se dopo quasi 2 mesi ancora sto così, non sarà altro?
Avete consigli?
Dopo 1 mese e mezzo siamo ancora qui, non sono guarito.
Sono in terapia con Mepral 20 mg alla mattina e alla sera, in più mi è stato prescritto (dopo la seconda visita di qualche giorno fa) il Nasonex, 2 spruzzi per narice alla mattina.
Il fatto è che non sono ancora del tutto guarito.
La tosse involontaria è quasi del tutto sparita (anche se a volte alzando la testa sento l'impulso di tossire ed un forte prurito alla gola), il catarro/muco bianco ancora c'è (e sento che, a parte un senso generico di compressione alla gola, in parte è anche quello ad chiuderla...) e non si è capito cos'è.
Non so dove sbattere la testa perchè l'otorinolaringoiatra che mi ha visitato 2 volte (facendosi pagare proprio per benino) dice di continuare così per un po' (???) e fare poi una gastroscopia.
Quello che mi chiedo è: cosa centra questo muco-catarro (perchè non so da dove viene) che ho in gola col reflusso gastro-esofageo? E se dopo quasi 2 mesi ancora sto così, non sarà altro?
Avete consigli?
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Ex utente
Salve, aggiorno la situazione dopo numerosi messaggi privati ricevuti negli anni da utenti col mio stesso problema.
Ad oggi sono ancora in cura con 40mg di Pantorc + 5mg di Aerius al giorno per ernia jatale e reflusso. In pratica succede, secondo i medici (piu' di una decina consultati fino ad oggi) quanto segue: l'ernia causa reflusso, il reflusso ha causato laringospasmo negli episodi sopra descritti e piano piano una condizione patologica di infiammazione alle mucose nasali con muco retronasale persistente (e starnuti al cambio di temperatura!!!). Ancora oggi, a volte, ho episodi di tosse, catarro e tachicardia anche se molto meno frequenti rispetto a prima e sicuramente ulteriormente ridimensionabili con una dieta piu' ferrea. Purtroppo anche l'ansia non aiuta e ho notato che nei momenti di forte stress tutti i sintomi aumentano.
Il problema, sempre per dovere di cronaca, e' diminuito dopo MOLTO tempo. I medici, non so se per scrupolo o cosa, mi hanno sempre prescritto dosi molto basse di inibitori della pompa protonica chiedendomi di pazientare ancora, ma senza risultato (se non quello di essere ancora piu' depresso e scoraggiato). All'ennesimo tentativo (con 40mg, come e' ad oggi la cura) dopo qualche mese i primi miglioramenti e dopo circa 1 anno una situazione abbastanza stabile. Ripeto che fino ad oggi non ho avuto la completa scomparsa dei sintomi, tossisco e mi schiarisco la voce ancora piu' dello stato che definisco normale, ma molto meno rispetto al 2009. Quello che posso consigliarvi e' trovare un buon gastroenterologo e di chiedere il suo parere per una gastroscopia + phmetria 24 ore. Sono gli unici esami (fastidiosi) che possono smentire sia l'ernia che il reflusso.
Tanti auguri di pronta guarigione a tutti voi!
Ad oggi sono ancora in cura con 40mg di Pantorc + 5mg di Aerius al giorno per ernia jatale e reflusso. In pratica succede, secondo i medici (piu' di una decina consultati fino ad oggi) quanto segue: l'ernia causa reflusso, il reflusso ha causato laringospasmo negli episodi sopra descritti e piano piano una condizione patologica di infiammazione alle mucose nasali con muco retronasale persistente (e starnuti al cambio di temperatura!!!). Ancora oggi, a volte, ho episodi di tosse, catarro e tachicardia anche se molto meno frequenti rispetto a prima e sicuramente ulteriormente ridimensionabili con una dieta piu' ferrea. Purtroppo anche l'ansia non aiuta e ho notato che nei momenti di forte stress tutti i sintomi aumentano.
Il problema, sempre per dovere di cronaca, e' diminuito dopo MOLTO tempo. I medici, non so se per scrupolo o cosa, mi hanno sempre prescritto dosi molto basse di inibitori della pompa protonica chiedendomi di pazientare ancora, ma senza risultato (se non quello di essere ancora piu' depresso e scoraggiato). All'ennesimo tentativo (con 40mg, come e' ad oggi la cura) dopo qualche mese i primi miglioramenti e dopo circa 1 anno una situazione abbastanza stabile. Ripeto che fino ad oggi non ho avuto la completa scomparsa dei sintomi, tossisco e mi schiarisco la voce ancora piu' dello stato che definisco normale, ma molto meno rispetto al 2009. Quello che posso consigliarvi e' trovare un buon gastroenterologo e di chiedere il suo parere per una gastroscopia + phmetria 24 ore. Sono gli unici esami (fastidiosi) che possono smentire sia l'ernia che il reflusso.
Tanti auguri di pronta guarigione a tutti voi!
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 175.3k visite dal 27/06/2009.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.