Scialoadenite causata da scialolitiasi
Gentili Dottori,
vi scrivo per chiedervi un consulto su una scialoadenite provocatami da un calcolo che sta ostruendo il dotto di warton della mia ghiandola salivare sinistra.
Il medico che mi sta seguendo mi ha prescritto una terapia antibiotica (Bacampicillina) abbinata a Delttacortene e Danzen. Non appena l'infezione diminuisce con l'espulsione di buona parte del pus presente nella ghiandola mi ha detto che se l'ecografia della ghiandola sottomandibolare mostrerà un calcolo presente nel solo dotto di Warton sarò subito sottoposto ad intervento con resezione del dotto ed asportazione del calcolo. Nel caso in cui il calcolo invada anche la ghiandola salivare dovrò essere sottoposto ad intervento di asportazione completa della ghiandola.
Nel secondo caso avrei molta paura di eseguire un intervento del genere e cosi invasivo.
Pertanto vorrei chiedere a voi cosa ne pensate della Litotripsia che è molto meno invasiva di cui ho sentito parlare molto bene, avendo successi in più del 70% dei casi.
Nel caso siate d'accordo con questa seconda soluzione potreste suggerirmi dei centri in Italia dove viene praticata questa terapia? Ho sentito di un centro a Milano ma credo (o spero) che ce ne siano altri visto che la tecnica non è neanche nata troppo di recente, e io vivo nelle Marche.
Vi ringrazio anticipatamente per tutti i consigli e gli eventuali suggerimenti sui centri cui rivolgermi e vi saluto cordialmente.
Nicola
vi scrivo per chiedervi un consulto su una scialoadenite provocatami da un calcolo che sta ostruendo il dotto di warton della mia ghiandola salivare sinistra.
Il medico che mi sta seguendo mi ha prescritto una terapia antibiotica (Bacampicillina) abbinata a Delttacortene e Danzen. Non appena l'infezione diminuisce con l'espulsione di buona parte del pus presente nella ghiandola mi ha detto che se l'ecografia della ghiandola sottomandibolare mostrerà un calcolo presente nel solo dotto di Warton sarò subito sottoposto ad intervento con resezione del dotto ed asportazione del calcolo. Nel caso in cui il calcolo invada anche la ghiandola salivare dovrò essere sottoposto ad intervento di asportazione completa della ghiandola.
Nel secondo caso avrei molta paura di eseguire un intervento del genere e cosi invasivo.
Pertanto vorrei chiedere a voi cosa ne pensate della Litotripsia che è molto meno invasiva di cui ho sentito parlare molto bene, avendo successi in più del 70% dei casi.
Nel caso siate d'accordo con questa seconda soluzione potreste suggerirmi dei centri in Italia dove viene praticata questa terapia? Ho sentito di un centro a Milano ma credo (o spero) che ce ne siano altri visto che la tecnica non è neanche nata troppo di recente, e io vivo nelle Marche.
Vi ringrazio anticipatamente per tutti i consigli e gli eventuali suggerimenti sui centri cui rivolgermi e vi saluto cordialmente.
Nicola
[#1]
Caro Nicola, mentre sono d'accordo con il Collega sulla terapia farmacologica prescritta, prima di pensare ad un intervento chirurgico occorre necessariamente che si sottoponga ad una ecografia della ghiandola salivare ewd a una tac della stessa con mezzo di contrasto. Una volta in possesso delle relative risposte, vedremo quale terapia potrà esserle di aiuto e dove eseguirla. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Gentilisimo Dott. Brunori,
la ringrazion per la celere risposta e colgo l'occasione per chiederle come mai mi chiede di fare anche una TAC con mezzo di contrasto della ghiandola?
Per eliminare il sospetto che possa trattarsi di qualcosa di più grave? Ad ogni modo, a prescindere dalla terapia che dovrò seguire è esiste in Italia, oltre a quello di Milano, un altro ospedale dove viene eseguita la Litotripsia?
La ringrazio nuovamente e la saluto cordialmente.
Nicola
la ringrazion per la celere risposta e colgo l'occasione per chiederle come mai mi chiede di fare anche una TAC con mezzo di contrasto della ghiandola?
Per eliminare il sospetto che possa trattarsi di qualcosa di più grave? Ad ogni modo, a prescindere dalla terapia che dovrò seguire è esiste in Italia, oltre a quello di Milano, un altro ospedale dove viene eseguita la Litotripsia?
La ringrazio nuovamente e la saluto cordialmente.
Nicola
[#4]
Utente
Gentile Dott. Brunori,
stamattina sono stato in ospedale per effettuare sia la radiografia che l'ecografia della sottomandibolare sx.
I medici e i tecnici che hanno effettuato gli esami, anche se non hanno refertato in via ufficiosa l'esame, hanno già comunicato a me ed al medico che mi sta seguendo che nella ghiandola non vi sono presenti calcoli.
Sembra quindi che l'ostruzione sia presente solamente nel dotto salivare. Nel frattempo, con la cura cui ho già accennato nel primo messaggio la situazione è visibilmente migliorata. Riesco nuovamente a deglutire e a masticare senza difficoltà perchè il fortissimo dolore si è ridotto solamente ad un piccolo fastidio accompagnato comunque dal solito rigonfiamento durante i pasti. Stamane l'otorino ha provato a liberare delicatamente con una sonda il dotto ostruito, ma quando ha visto che avevo dolore ha preferito sospendere l'intervento, rimandandolo alla fine della terapia farmacoilogica(tra circa 4 giorni).
Ad ogni modo, vorrei chiederle visti gli esiti degli esami e il decorso positivo della situazione dopo la terapia, ritiene comunque opportuno effettuare una TAC con mezzo di contrasto prima di procedere?
Grazie ancora per la sua disponibilità e chiarezza.
Cordiali Saluti
Nicola
stamattina sono stato in ospedale per effettuare sia la radiografia che l'ecografia della sottomandibolare sx.
I medici e i tecnici che hanno effettuato gli esami, anche se non hanno refertato in via ufficiosa l'esame, hanno già comunicato a me ed al medico che mi sta seguendo che nella ghiandola non vi sono presenti calcoli.
Sembra quindi che l'ostruzione sia presente solamente nel dotto salivare. Nel frattempo, con la cura cui ho già accennato nel primo messaggio la situazione è visibilmente migliorata. Riesco nuovamente a deglutire e a masticare senza difficoltà perchè il fortissimo dolore si è ridotto solamente ad un piccolo fastidio accompagnato comunque dal solito rigonfiamento durante i pasti. Stamane l'otorino ha provato a liberare delicatamente con una sonda il dotto ostruito, ma quando ha visto che avevo dolore ha preferito sospendere l'intervento, rimandandolo alla fine della terapia farmacoilogica(tra circa 4 giorni).
Ad ogni modo, vorrei chiederle visti gli esiti degli esami e il decorso positivo della situazione dopo la terapia, ritiene comunque opportuno effettuare una TAC con mezzo di contrasto prima di procedere?
Grazie ancora per la sua disponibilità e chiarezza.
Cordiali Saluti
Nicola
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.4k visite dal 26/06/2009.
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