Monocordite emorragica

Gent. mo Dottore,
ad aprile scorso ho iniziato ad avere un abbassamento di voce, accompagnato da una piccola bronchite.
Il medico curante mi ha prescritto una cura a base di antibiotico (cefalosporina) e cortisone (bentelan) per circa 5 giorni.
Ho anche assunto del fluimucil effervescente per sciogliere i muchi, che oltretutto utilizzo in presenza di sinusite.
Dopo la cura la voce era roca e bassa e avevo dolore al petto.
Sono stata dallo specialista che, dopo avermi diagnosticato una monocordite emorragica, mi ha prescritto una cura a base di due iniezioni di celestone a distanza di una settimana, ananase per quasi un mese, aerosol cortinal e di recente carnitina, il tutto preceduto da una compressa di peptazol la mattina.
Ho fatto un controllo qualche giorno fa e mi è stato detto che l'edema si è quasi del tutto riassorbito e che devo stare tranquilla perchè la voce tornerà normale.
Mi ha anche detto che esiste un piccolo intervento di decorticazione se l'abbassamento di voce dovesse persistere.
La situazione è un pò migliorata, dipende dai giorni, ma noto che quando sono sotto sress la voce fa più fatica a venire fuori e, sforzandomi, mi fa male il petto.
Sto continuando a prendere il peptazol perchè avverto un pò di bruciore e pesantezza di stomaco, probabilmente perchè è un periodo stressante.
Premetto che da quando lavoro(parlo tantissimo al pubblico)ogni tanto ho abbassamenti di voce, che poi ritorna normale.
Non ho fatto la laringoscopia, ma sono stata visitata da due specialisti con lo specchietto e tutti e due mi hanno detto la stessa cosa.
Non ho avuto nè mal di gola nè febbre, solo una produzione eccessiva di muco che a volte mi ha portato tosse stizzosa e fastidio quasi come fosse un fatto allergico e tutt'ora faccio un pò di fatica a parlare.
Dai sintomi descritti anche secondo lei posso stare tranquilla e aspettare che passi?
La ringrazio.