Parotide gonfia recidiva a causa di un piccolo calcolo. modi per eliminare il calcolo?
Buongiorno, richiedo questo consulto a causa di questa patologia che si sta ripresentando a più riprese (ormai sono 3 volte nel giro di 2 mesi) e di cui vorrei definitivamente sbarazzarmene.
Agli inizi di febbraio, mentre dormivo, mi sono svegliato di soprassalto perché ho sentito un dolore e un gonfiore alla parte destra del mio viso.
Dopo una visita dal mio medico curante, ho portato avanti una terapia di antinfiammatori che nel giro di qualche giorno hanno ridotto drasticamente il gonfiore (e fatto sparire il dolore), per poi ritornare a dimensioni normali dopo un po' più di una settimana.
Per un paio di settimane sono stato bene, fino a che, di nuovo mentre dormivo, non mi si è gonfiato ancora una volta la parte destra del viso.
Il mio medico curante a quel punto mi ha chiesto di fare un'ecografia per poter confermare che ci fosse un calcolo a ostruire i condotti salivari.
L'ecografia fatta il giorno (22 febbraio) dopo ha confermato esattamente questa cosa.
Cito dal referto: "La ghiandola parotidea di destra appare di normali dimensioni (cm 3.5) e a struttura caratterizzata dalla presenza posteriormente di area disomogenea di cm 1.5 centralmente alla quale si apprezza minuscola concrezione litiasica (mm 1.5) ".
Il mio medico mi ha dato una terapia caratterizzata da antibiotico per qualche giorno e cortisone per due giorni, per far ridurre il gonfiore.
Per quanto concerne il calcolo in sé, mi ha detto che avrei dovuto espellerlo naturalmente.
La terapia ha fatto sparire completamente il gonfiore nel giro di 1 o 2 giorni e tutto è tornato normale fino a stamattina quando, nuovamente mentre dormivo, si è ripresentato il gonfiore.
A questo punto io chiedo a voi: c'è un modo per poter eliminare questo calcolo, o quanto meno un modo per agevolarne l'eliminazione?
(posto ovviamente che parlando di un calcolo di dimensioni così ridotte l'opzione chirurgica è completamente accantonata) Io oggi prenderò nuovamente il cortisone, ma non ha senso se poi tra un paio di settimane si ritorna punto e a capo.
Resto in attesa di una vostra risposta.
Saluti!
Agli inizi di febbraio, mentre dormivo, mi sono svegliato di soprassalto perché ho sentito un dolore e un gonfiore alla parte destra del mio viso.
Dopo una visita dal mio medico curante, ho portato avanti una terapia di antinfiammatori che nel giro di qualche giorno hanno ridotto drasticamente il gonfiore (e fatto sparire il dolore), per poi ritornare a dimensioni normali dopo un po' più di una settimana.
Per un paio di settimane sono stato bene, fino a che, di nuovo mentre dormivo, non mi si è gonfiato ancora una volta la parte destra del viso.
Il mio medico curante a quel punto mi ha chiesto di fare un'ecografia per poter confermare che ci fosse un calcolo a ostruire i condotti salivari.
L'ecografia fatta il giorno (22 febbraio) dopo ha confermato esattamente questa cosa.
Cito dal referto: "La ghiandola parotidea di destra appare di normali dimensioni (cm 3.5) e a struttura caratterizzata dalla presenza posteriormente di area disomogenea di cm 1.5 centralmente alla quale si apprezza minuscola concrezione litiasica (mm 1.5) ".
Il mio medico mi ha dato una terapia caratterizzata da antibiotico per qualche giorno e cortisone per due giorni, per far ridurre il gonfiore.
Per quanto concerne il calcolo in sé, mi ha detto che avrei dovuto espellerlo naturalmente.
La terapia ha fatto sparire completamente il gonfiore nel giro di 1 o 2 giorni e tutto è tornato normale fino a stamattina quando, nuovamente mentre dormivo, si è ripresentato il gonfiore.
A questo punto io chiedo a voi: c'è un modo per poter eliminare questo calcolo, o quanto meno un modo per agevolarne l'eliminazione?
(posto ovviamente che parlando di un calcolo di dimensioni così ridotte l'opzione chirurgica è completamente accantonata) Io oggi prenderò nuovamente il cortisone, ma non ha senso se poi tra un paio di settimane si ritorna punto e a capo.
Resto in attesa di una vostra risposta.
Saluti!
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Gentile Paziente, ritengo che si possa trattare di quel quadro clinico che , a mio parere, va sotto diverse denominazioni a seconda della sua diversa manifestazione clinica: Ipertrofia Parotidea, Ipertrofia Mssetero- Parotidea, Parotite non epidemica (se associata a infiammazione e o infezione) Scialolitiasi se si riscontrano calcoli, Ipertrofia Essenziale del Massetere se questo muscolo assume dimensioni anche esteticamente sgradevoli. Si tratta di quadri definiti abbastanza enigmatici nella letteratura scientifica, con qualche indicazione terapeutica per l'episodio acuto, ma senza spiegazioni per le recidive.
Se il problema ricorre o cronicizza, come in tutte le patologie ricorrenti o croniche credo si debba attentamente considerare le condizioni di "terreno". .Per terreno , in questo caso, intendo una struttura sfavorevole, che in questo caso é costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria . Il massetere contratto aumenta la dimensione del ventre muscolare e comprime così il dotto escretore della parotide (dotto di Stenone), che decorre in intimo contatto con il muscolo. Ciò causa ristagno salivare e gonfiore: di qui le aree ipoecogene o anecogene che si riscontrano nell’ecografia, che altro non sono che saliva, con qualche eventuale infiltrazione infiammatoria. L’ostruzione , peraltro, non è quasi mai serrata (a meno di un grosso calcolo, che si può formare per precipitazione a seguito del ristagno salivare), per cui il quadro può risolversi spontaneamente, come nel suo caso , salvo poter ricorrere.
Se il mio sospetto è giusto, la terapia è rivolta ad allentare la tensione del massetere intreressato, ed é semplice e rapidamente risolutiva se il caso é ben inquadrato . La prognosi può invece essere triste se il caso non viene compreso e il danno tissutale si ripropone troppe volte: si va alla parotidectomia , con grave rischio di lesione del nervo Facciale.
Ovviamente va sottolineato che una consulenza via internet può solo rappresentare un'ipotesi, che va sempre rivalutata in sede clinica sotto diretto controllo del medico: per dire di più bisognerebbe poter veder direttamente la situazione
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet (lo legge qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate- Patologie delle Ghiandole salivarti e leggendo gli articoli linkati qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-calcoli-salivari-colpa-denti.html
Se il problema ricorre o cronicizza, come in tutte le patologie ricorrenti o croniche credo si debba attentamente considerare le condizioni di "terreno". .Per terreno , in questo caso, intendo una struttura sfavorevole, che in questo caso é costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria . Il massetere contratto aumenta la dimensione del ventre muscolare e comprime così il dotto escretore della parotide (dotto di Stenone), che decorre in intimo contatto con il muscolo. Ciò causa ristagno salivare e gonfiore: di qui le aree ipoecogene o anecogene che si riscontrano nell’ecografia, che altro non sono che saliva, con qualche eventuale infiltrazione infiammatoria. L’ostruzione , peraltro, non è quasi mai serrata (a meno di un grosso calcolo, che si può formare per precipitazione a seguito del ristagno salivare), per cui il quadro può risolversi spontaneamente, come nel suo caso , salvo poter ricorrere.
Se il mio sospetto è giusto, la terapia è rivolta ad allentare la tensione del massetere intreressato, ed é semplice e rapidamente risolutiva se il caso é ben inquadrato . La prognosi può invece essere triste se il caso non viene compreso e il danno tissutale si ripropone troppe volte: si va alla parotidectomia , con grave rischio di lesione del nervo Facciale.
Ovviamente va sottolineato che una consulenza via internet può solo rappresentare un'ipotesi, che va sempre rivalutata in sede clinica sotto diretto controllo del medico: per dire di più bisognerebbe poter veder direttamente la situazione
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet (lo legge qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate- Patologie delle Ghiandole salivarti e leggendo gli articoli linkati qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1217-parotite-ricorrente-calcoli-salivari-colpa-denti.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Buonasera dottore, grazie per la sua risposta.
Come da lei suggerito, ho dato un'occhiata al suo sito e visto alcuni casi da lei trattati, il punto è che non so se effettivamente mi possa identificare con il problema da lei sospettato. Tendo a pensare che possa essere così, perché, ad esempio, trovo sospetto che la parotide si sia gonfiata sempre mentre dormivo e mai durante la veglia (momento in cui, invece, la parotide entro sera si sgonfia per poi tornare sostanzialmente normale). Possibile che mentre dorma metta la mandibola o il viso in una posizione tale da bloccare il dotto di Stenone? Esiste un test che possa attuare per poter vedere se il suo sospetto è fondato? Attendo risposta, grazie.
Come da lei suggerito, ho dato un'occhiata al suo sito e visto alcuni casi da lei trattati, il punto è che non so se effettivamente mi possa identificare con il problema da lei sospettato. Tendo a pensare che possa essere così, perché, ad esempio, trovo sospetto che la parotide si sia gonfiata sempre mentre dormivo e mai durante la veglia (momento in cui, invece, la parotide entro sera si sgonfia per poi tornare sostanzialmente normale). Possibile che mentre dorma metta la mandibola o il viso in una posizione tale da bloccare il dotto di Stenone? Esiste un test che possa attuare per poter vedere se il suo sospetto è fondato? Attendo risposta, grazie.
[#3]
Mentre si dorme, molte persone bruxano e serrano più che di giorno.
Non credo comunque che via rete, senza un esame diretto del suo caso, si possa dire di più. Cordiali saluti ed auguri.
Non credo comunque che via rete, senza un esame diretto del suo caso, si possa dire di più. Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#5]
La ringrazio della recensione. Tenga presente che 3 stelle su 5 risultano di fatto una penalità. Se però questo era il suo intento, bene così: fa parte del gioco.
Cordiali saluti ed auguri
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Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
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[#6]
Utente
Buongiorno dottore, proprio quando le ho scritto c'è stata un'evoluzione. Nella giornata di ieri sentivo come se qualcosa mi 'pungesse' lievemente la parotide, o comunque la parte destra del viso e questa mattina si è nuovamente gonfiato. Secondo lei come si incastra questa cosa del quadro generale?
Per quanto riguarda la valutazione, mi deve scusare non avevo fatto caso alle stelle, provvederò a metterne 5.
Resto in attesa di risposta, saluti.
Per quanto riguarda la valutazione, mi deve scusare non avevo fatto caso alle stelle, provvederò a metterne 5.
Resto in attesa di risposta, saluti.
[#7]
Nel primo messaggio lei ha scritto: "questa patologia che si sta ripresentando a più riprese": si è ripresentata un'altra volta. Le confermo l'opinione che ho espresso nella mia prima risposta. Ovviamente bisognerebbe poter vedere direttamente il caso.
Cordiali saluti ed auguri.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.4k visite dal 17/03/2022.
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