Ipoacusia e ronzio orecchio dx

Gentili dottori,

sono un ragazzo di 37 anni e da qualche anno ormai soffro di un'ipocusia all'orecchio destro alle basse frequenze.


Sono stato visitato nel 2019 per questo problema da alcuni ORL ma non è mai emerso niente di particolare, se non un effettivo calo dell'udito.
Dagli esami che furono effettuati all'epoca si evidenziò: "Reperti otoscopici normali, membrane timpaniche integre".
Anche l'esame audiometrico segnalò un effettivo calo dell'udito all'orecchio dx alle basse frequenze.
Ho notato tuttavia che questo disturbo in alcuni momenti scompare spontaneamente salvo poi tornare.


Di solito lo avverto già al mattino appena mi alzo.
Ammetto di essere una persona dal carattere molto emotivo ed ansioso, spesso sotto stress.
Ho sempre avuto la pressione sanguigna leggermente bassa.
Sono bradicardico.
Faccio molto sport e seguo una dieta povera di carboidrati, però questo disturbo mi infastidisce molto.


Sono attualmente in cura da svariati anni con il farmaco Fluvoxamina 100 mg 1 cp al giorno perché soffro di cefalea cronica.


Insomma sembra NON esserci NULLA di anomalo, però il ronzio all'orecchio c'è.
Cosa devo fare?
Dovrei ritornare dall'ORL a distanza di quasi 3 anni?
Già all'epoca non fu mai trovata una causa reale perché anche la RM del massiccio facciale e del tronco encefalico con e senza contrasto diede esito negativo.


Grazie per l'attenzione.



G.
[#1]
Dr. Giuseppe Castellana Otorinolaringoiatra 109 13
Gentile paziente,
l'acufene è un disturbo molto frequente nella popolazione generale. É possibile che si associ ad un calo uditivo come nel suo caso. Nella stragrande maggioranza dei casi l'acufene deriva da un'anomala attività dei neuroni delle vie uditive centrali o periferiche, che può essere influenzata da disturbi ansiosi, depressivi, stress, stanchezza. Attualmente l'unica terapia parzialmente efficace per l'acufene è la cosiddetta Tinnitus Retraining Therapy (TRT), che si basa su un'insieme di valutazioni da parte di diversi specialisti (otorino, maxillo-facciale, psichiatra) per andare ad individuare il meccanismo principale che causa l'acufene (ipoacusia, disturbi dell'articolazione della mandibola, ansia, depressione) e agire sul trattamento di conseguenza. Se l'acufene è molto invalidante potrebbe recarsi nel centro acufeni piu vicino per cercare di trattare il sintomo. Visto che ha un calo uditivo monolaterale, sarebbe opportuno tenere sotto controllo l'udito una volta l'anno per valutarne eventuali cambiamenti.
Sicuramente ci sono dei periodi in cui avverte maggiormente il disturbo e altri meno. É importante non focalizzarsi sul disturbo e cercare di percepirlo come "non fastidioso".

Cordialmente,

Dr. Giuseppe Castellana
Specialista in Otorinolaringoiatria

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno,

La ringrazio per la celere risposta.

In effetti confermo quello che Lei ha scritto, ossia ci sono momento in cui il "sibilo" lo sento più "forte" (al mattino appena sveglio, per esempio) ed altri meno.

Ci sono momenti in cui svanisce da solo completamente.
Due cose vorrei precisare:

1) Sono sempre stato un tipo ansioso con tendenza a somatizzare alcuni disturbi (vedi, per esempio la cefalea cronica di cui ho sofferto per quasi 15 anni salvo poi essersi "risolta" da sé)

2) In questo momento particolare della mia vita NON mi sento depresso e, a onor del vero, manco avrei motivo di esserlo perché ho una situazione lavorativa che mi soddisfa, ho una fidanzata e in generale mi sento appagato. L'unica cosa che mi inquieta un po' è come vanno le cose in generale nel mondo in questo periodo "di cambiamento", in cui sempre più spesso si sente parlare di guerre, catastrofi, malattie, disastri ambientali ecc. In un clima del genere penso sia lecito porsi delle domande.... Forse a volte questo pensiero mi stressa un po', non lo so....

Per il resto non saprei cosa altro aggiungere.

Da quello che mi pare di aver capito Lei, se fosse al mio posto, non si preoccuperebbe più di tanto...è così?


Grazie ancora.

Cordialità


G.
[#3]
Dr. Giuseppe Castellana Otorinolaringoiatra 109 13
Sicuramente non è una cosa grave da quello che descrive. In un mondo frenetico come quello odierno l'ansia è un disturbo frequente e in alcuni casi normale. Tutto sta nell'imparare a gestirla. L'acufene è un disturbo che va anch'esso gestito, molta gente ci convive senza problemi. Imparare a gestire l'ansia probabilmente l'aiuterebbe anche con l'acufene. Cerchi di non pensarci troppo e, nel caso qualcosa dovesse cambiare, torni ad un controllo.

Cordiali saluti,

Dr. Giuseppe Castellana
Specialista in Otorinolaringoiatria

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