Pppd - vertigine soggettiva cronica - instabilità - ansia
Gentili dottori,
da parecchi anni soffro di quello che oggi viene definito PPPD o vertigine soggettive cronica insorta dopo uno shock emotivo.
Ho consultato diversi specialisti i quali affermano che la causa del mio senso di instabilità solo quando sono in stazione eretta o cammino è dovuta all'ansia, altri invece sostengono che ansia e depressione sono un effetto di questo disequilibrio.
Io pensavo di sottopormi alla rieducazione vestibolare unita a psicofarmici in modo tale da andare a colpire a 360 gradi il problema
Volevo sapere quale fosse la terapia più adatta per risolvere questo problema invalidante.
In attesa di un vostro cortese riscontro
da parecchi anni soffro di quello che oggi viene definito PPPD o vertigine soggettive cronica insorta dopo uno shock emotivo.
Ho consultato diversi specialisti i quali affermano che la causa del mio senso di instabilità solo quando sono in stazione eretta o cammino è dovuta all'ansia, altri invece sostengono che ansia e depressione sono un effetto di questo disequilibrio.
Io pensavo di sottopormi alla rieducazione vestibolare unita a psicofarmici in modo tale da andare a colpire a 360 gradi il problema
Volevo sapere quale fosse la terapia più adatta per risolvere questo problema invalidante.
In attesa di un vostro cortese riscontro
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Gentile Paziente, sul problema delle vertigini che non trovano soluzione negli ambiti specialistici di pertinenza ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio (trova il link qui sotto la mia firma) e, leggendo l'articolo linkato qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio (trova il link qui sotto la mia firma) e, leggendo l'articolo linkato qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Gentile paziente,
se le è stata diagnosticata una forma di PPPD, avendo quindi escluso altre cause di vertigine periferica e centrale, il consiglio è quello di iniziare una terapia adeguata che normalmente, in questo tipo di disturbo, si basa su una rieducazione vestibolare che mira a rimuovere quei comportamenti errati che la portano a percepire la vertigine come persistente e associata ai movimenti. A questo può essere associato un trattamento con antidepressivo per alleviare anche la componente fobica e depressiva che spesso contraddistingue questa sindrome. In ultimo potrebbe provare anche con una psicoterapia cognitiva. Le consiglio di non procrastinare l'inizio del trattamento per evitare un'ulteriore cronicizzazione del disturbo, che rimane comunque trattabile.
Cordialmente,
se le è stata diagnosticata una forma di PPPD, avendo quindi escluso altre cause di vertigine periferica e centrale, il consiglio è quello di iniziare una terapia adeguata che normalmente, in questo tipo di disturbo, si basa su una rieducazione vestibolare che mira a rimuovere quei comportamenti errati che la portano a percepire la vertigine come persistente e associata ai movimenti. A questo può essere associato un trattamento con antidepressivo per alleviare anche la componente fobica e depressiva che spesso contraddistingue questa sindrome. In ultimo potrebbe provare anche con una psicoterapia cognitiva. Le consiglio di non procrastinare l'inizio del trattamento per evitare un'ulteriore cronicizzazione del disturbo, che rimane comunque trattabile.
Cordialmente,
Dr. Giuseppe Castellana
Specialista in Otorinolaringoiatria
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.4k visite dal 18/02/2022.
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