Rinopatia ipertrofica
Gentile dottore, la ringrazio fin da ora per le informazioni che vorrà darmi riguardo ad una disturbo che le descriverò e che mi sta creando un bel fastidio.
Ho 30 anni e questo inverno il freddo prolungato e intenso mi ha causato alcune volte, raffreddore il cui unico sintomo è stato il naso chiuso e un leggero malessere che ho curato stando un pò a riposo, il mal di gola lo curo sempre con la propoli che per me risulta sempre efficace. Questo freddo prolungato mi ha creato fino al mese scorso un sintomo che definirei accumulo di catarro, in pratica il naso chiuso e soprattutto sentivo dei fastidi dentro le orecchie come se qualcosa si muovesse creandomi una sorta di fastidioso solletico e in certi casi, quando stavo coricata, mi si tappavano le orecchie e in più avevo difficoltà a respirare soprattutto quando mi allenavo perchè dovevo respirare con la bocca ed inoltre il catarro mi va in gola e quando ciò succede a casa sono costretta a espellerlo tossendo " a mò di anziano " per intenderci e inoltre la voce mi risulta un pò nasale, abitualmente utilizzo le soluzioni saline per lavare le cavità del naso mi è capitato di usalrla anche per l'orecchio ma una volta che l'ho fatto ho sentito un pò di dolore in quello sinistro che 10 anni prima aveva subito una breve otite forse di un giorno. Così il mio medico di famiglia ha prescritto una visita specialistica e la diagnosi è stata RINOPATIA IPERTROFICA, mi è stato prescritto spray nasale Avamys 2 spruzzi per narice 2 volte al dì per 20 giorni. Veniamo ora alla mia richiesta di informazioni: premesso che non ho nessun tipo di allergia e comunque e soprattutto con il caldo le mie mucose si asciugano e ricorro alle soluzioni saline, le chiedo QUAL'E' L'ESATTA CORRELAZIONE TRA I SINTOMI CHE LE HO DESCRITTO E LA RINOPATIA IPERTROFICA? La rinopatia può essere causata anche da un banale raffreddore invernale o è solo di natura allergica? Soprattutto cosa è e come può essere curata? La ringrazio di cuore per tutte le informazioni che mi darà a riguardo.
Ho 30 anni e questo inverno il freddo prolungato e intenso mi ha causato alcune volte, raffreddore il cui unico sintomo è stato il naso chiuso e un leggero malessere che ho curato stando un pò a riposo, il mal di gola lo curo sempre con la propoli che per me risulta sempre efficace. Questo freddo prolungato mi ha creato fino al mese scorso un sintomo che definirei accumulo di catarro, in pratica il naso chiuso e soprattutto sentivo dei fastidi dentro le orecchie come se qualcosa si muovesse creandomi una sorta di fastidioso solletico e in certi casi, quando stavo coricata, mi si tappavano le orecchie e in più avevo difficoltà a respirare soprattutto quando mi allenavo perchè dovevo respirare con la bocca ed inoltre il catarro mi va in gola e quando ciò succede a casa sono costretta a espellerlo tossendo " a mò di anziano " per intenderci e inoltre la voce mi risulta un pò nasale, abitualmente utilizzo le soluzioni saline per lavare le cavità del naso mi è capitato di usalrla anche per l'orecchio ma una volta che l'ho fatto ho sentito un pò di dolore in quello sinistro che 10 anni prima aveva subito una breve otite forse di un giorno. Così il mio medico di famiglia ha prescritto una visita specialistica e la diagnosi è stata RINOPATIA IPERTROFICA, mi è stato prescritto spray nasale Avamys 2 spruzzi per narice 2 volte al dì per 20 giorni. Veniamo ora alla mia richiesta di informazioni: premesso che non ho nessun tipo di allergia e comunque e soprattutto con il caldo le mie mucose si asciugano e ricorro alle soluzioni saline, le chiedo QUAL'E' L'ESATTA CORRELAZIONE TRA I SINTOMI CHE LE HO DESCRITTO E LA RINOPATIA IPERTROFICA? La rinopatia può essere causata anche da un banale raffreddore invernale o è solo di natura allergica? Soprattutto cosa è e come può essere curata? La ringrazio di cuore per tutte le informazioni che mi darà a riguardo.
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Dirle, a distanza, cosa le possa provocare la rinite, è cosa ardua! Occorre necessariamente un esame clinico. Comunque, utile certamente lo spray nasale prescritto, anche se andrebbe integrato con un antistaminico ed un fluidificante del muco a base, ad esempio, di acetilcisteina. Nel proosimo autunno, assumerei un vaccino anticatarrale. Il tutto, pero', deve prescriverlo lo Specialista, basandosi sul riscontro dell'esame clinico. Cordiali saluti
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 10/06/2009.
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