Trauma al setto nasale
Gentili Dottori,
circa un anno fa il mio ragazzo giocando a calcio ha ricevuto una gomitata piuttosto forte sul naso.
La parte sinistra del naso (dove ha ricevuto la gomitata) presenta un rigonfiamento nella zona superiore. Da allora ha difficoltà respiratorie proprio dalla narice sinistra.
Gli sono stati prescritti diversi trattamenti al cortisone per disinfiammare la zona ma non sono serviti a nulla.
Siamo stati da due diversi specialisti: il primo parla di deviazione di un tubicino (infatti tenendo premuta la zona gonfia verso il basso torna a respirare). Soluzione proposta: cortisone spray per 2 settimane. Operazione sconsigliata.
Il secondo ci parla di infiammazione dei turbinati da non associare al trauma da contatto (dice che è solo una coincidenza, la botta non c’entra) . Per cui altra terapia al cortisone. Tra un anno eventuale operazione per sgonfiare questi turbinati.
Mi sono informata e da nessuna parte ho trovato un nesso tra l’infiammazione dei turbinati e un trauma.
Prima di questa gomitata, il naso era dritto e respirava perfettamente!
Chiedo gentilmente a voi di volerci consigliare come procedere ora.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrete prestarci e saluto cordialmente.
circa un anno fa il mio ragazzo giocando a calcio ha ricevuto una gomitata piuttosto forte sul naso.
La parte sinistra del naso (dove ha ricevuto la gomitata) presenta un rigonfiamento nella zona superiore. Da allora ha difficoltà respiratorie proprio dalla narice sinistra.
Gli sono stati prescritti diversi trattamenti al cortisone per disinfiammare la zona ma non sono serviti a nulla.
Siamo stati da due diversi specialisti: il primo parla di deviazione di un tubicino (infatti tenendo premuta la zona gonfia verso il basso torna a respirare). Soluzione proposta: cortisone spray per 2 settimane. Operazione sconsigliata.
Il secondo ci parla di infiammazione dei turbinati da non associare al trauma da contatto (dice che è solo una coincidenza, la botta non c’entra) . Per cui altra terapia al cortisone. Tra un anno eventuale operazione per sgonfiare questi turbinati.
Mi sono informata e da nessuna parte ho trovato un nesso tra l’infiammazione dei turbinati e un trauma.
Prima di questa gomitata, il naso era dritto e respirava perfettamente!
Chiedo gentilmente a voi di volerci consigliare come procedere ora.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrete prestarci e saluto cordialmente.
[#1]
Gentile giovane,
il fatto che lei scrive che il suo ragazzo prima del trauma respirava bene e dopo no , sicuramente deve far mettere in relazione i due eventi. Forse, prima del trauma, esisteva una situazione respiratoria appena compromessa ma non sintomatica e che è peggiorata appunto dopo l'evento traumatico che in qualche modo ha ridotto l'afflusso di aria alla narice. Tale difficoltà a volte non dipende da importanti deviazioni settali ma anche da compromissioni della zona di transizione tra la parte ossea e molle del naso (valvola nasale). Ma questo un bravo otorino è chiaramente in grado di valutarlo.
Distinti saluti
Dott. Bernardi Claudio
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
il fatto che lei scrive che il suo ragazzo prima del trauma respirava bene e dopo no , sicuramente deve far mettere in relazione i due eventi. Forse, prima del trauma, esisteva una situazione respiratoria appena compromessa ma non sintomatica e che è peggiorata appunto dopo l'evento traumatico che in qualche modo ha ridotto l'afflusso di aria alla narice. Tale difficoltà a volte non dipende da importanti deviazioni settali ma anche da compromissioni della zona di transizione tra la parte ossea e molle del naso (valvola nasale). Ma questo un bravo otorino è chiaramente in grado di valutarlo.
Distinti saluti
Dott. Bernardi Claudio
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#2]
Gentile Signora,
purtroppo se esiste un nesso di causalità fra trauma e cattiva respirazione è evidente che questa possa essere risolta solo chirurgicamente. Una qualsiasi condizione infiammatoria post-traumatica si sarebbe comunque dovuta risolvere in questo anno che è trascorso. Non rimane che, prima di un eventuale trattamento chirurgico, effettuare una rinomanometria in modo da "quantificare" il danno respiratorio e valutarne le possibilità di recupero
purtroppo se esiste un nesso di causalità fra trauma e cattiva respirazione è evidente che questa possa essere risolta solo chirurgicamente. Una qualsiasi condizione infiammatoria post-traumatica si sarebbe comunque dovuta risolvere in questo anno che è trascorso. Non rimane che, prima di un eventuale trattamento chirurgico, effettuare una rinomanometria in modo da "quantificare" il danno respiratorio e valutarne le possibilità di recupero
dott. M. Morandi
[#3]
Ex utente
Innanzi tutto vi ringrazio per le risposte che avete voluto fornirci.
In effetti siamo stati da due specialisti (uno dei quali primario in otorinolaringoiatria) ma il problema non è stato risolto.
Sicuramente una rinomanometria potrebbe aiutare a "quantificare" il danno respiratorio, anche se comunque la narice sinistra è quasi completamente occlusa e la difficoltà respiratoria, soprattutto sotto sforzo, è compromessa.
Quello che ci preoccupa di più è il fatto che con l'andare del tempo questo problema si possa ulteriormente aggravare.
Mi rendo conto che attraverso internet non sia possibile fornire un consulto più preciso, considerando il fatto che comunque io mi faccio anche potavoce di un'altra persona. Ma appunto per questo chiedevo se voi sapeste consigliarmi l'ulteriore passo da fare per avere una diagnosi e la proposizione di una soluzione.
Un altro consulto da un terzo specialista?
Esami oltre alla rinomanometria?
E' già stata fatta una radiografia la quale pare, e sottolineo pare, evidenzi una leggera deviazione del setto nasale ma dalla parte opposta rispetto a quella traumatizzata.
Ringraziandovi ulteriormente per l'attenzione che vorrete ulteriormente prestarci, vi saluto cordialmente.
Silvia
(nota: abitiamo nella zona di Novara)
In effetti siamo stati da due specialisti (uno dei quali primario in otorinolaringoiatria) ma il problema non è stato risolto.
Sicuramente una rinomanometria potrebbe aiutare a "quantificare" il danno respiratorio, anche se comunque la narice sinistra è quasi completamente occlusa e la difficoltà respiratoria, soprattutto sotto sforzo, è compromessa.
Quello che ci preoccupa di più è il fatto che con l'andare del tempo questo problema si possa ulteriormente aggravare.
Mi rendo conto che attraverso internet non sia possibile fornire un consulto più preciso, considerando il fatto che comunque io mi faccio anche potavoce di un'altra persona. Ma appunto per questo chiedevo se voi sapeste consigliarmi l'ulteriore passo da fare per avere una diagnosi e la proposizione di una soluzione.
Un altro consulto da un terzo specialista?
Esami oltre alla rinomanometria?
E' già stata fatta una radiografia la quale pare, e sottolineo pare, evidenzi una leggera deviazione del setto nasale ma dalla parte opposta rispetto a quella traumatizzata.
Ringraziandovi ulteriormente per l'attenzione che vorrete ulteriormente prestarci, vi saluto cordialmente.
Silvia
(nota: abitiamo nella zona di Novara)
[#4]
Se la narice sinistra è "quasi completamente occlusa" penso che con la chirurgia ( settoplastica? turbinati? ricostituzione valvola nasale??? ecc.)è possibile ottenere miglioramenti.
Distinti saluti
Dott. Bernardi Claudio
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
Distinti saluti
Dott. Bernardi Claudio
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it
[#5]
Gentile Signora,
il fatto che la TC evidenzi una deviazione dalla parte opposta non significa granchè in quanto la valutazione respiratoria è essenzialmente clinica. Ribadendo la necessità del ricorso alla chirurgia rispondo alla sua domanda circa la possibilità di un ulteriore aggravamento: dopo un anno il danno è da considerarsi consolidato. Tuttavia un monitoraggio corretto può essere fatto solo con il ricorso alla rinomanometria
il fatto che la TC evidenzi una deviazione dalla parte opposta non significa granchè in quanto la valutazione respiratoria è essenzialmente clinica. Ribadendo la necessità del ricorso alla chirurgia rispondo alla sua domanda circa la possibilità di un ulteriore aggravamento: dopo un anno il danno è da considerarsi consolidato. Tuttavia un monitoraggio corretto può essere fatto solo con il ricorso alla rinomanometria
[#6]
Cara paziente,
più raffinata rispetto alla rinomanometria è la rinometria acustica, poichè indica con discreta specificità la sede di ostruzione. In base alle indicazioni fornite dall'esame, il Suo otorino di fiducia deciderà quale terapia possa in effetti essere causale.
più raffinata rispetto alla rinomanometria è la rinometria acustica, poichè indica con discreta specificità la sede di ostruzione. In base alle indicazioni fornite dall'esame, il Suo otorino di fiducia deciderà quale terapia possa in effetti essere causale.
Dr. ALESSANDRO VALIERI
*Centro Laser Chirurgia Emilia e Romagna*
www.alessandrovalieri.it
[#7]
Gentile signora,
come le avranno giòà anticipato i miei colleghi, innanzitutto se il peggioramento si è avuto a seguito di un trauma , è probabile che solo un nuovo intervento possa risatabilire una condizione normale.
dopo un anno dal trauma la situazione clinica è stabilizzata e consolidata potendo difficilmente migliorare
è necessario eseguire una TAC naso e seni paranasali per la valutazione strutturale ed una valutazioen clinica se residui una incompetenza della valvola nasale, ovvero quella zona di transizione tra parte ossea e parti molli ai lati del dorso.
cordiali saluti
T Savoia
come le avranno giòà anticipato i miei colleghi, innanzitutto se il peggioramento si è avuto a seguito di un trauma , è probabile che solo un nuovo intervento possa risatabilire una condizione normale.
dopo un anno dal trauma la situazione clinica è stabilizzata e consolidata potendo difficilmente migliorare
è necessario eseguire una TAC naso e seni paranasali per la valutazione strutturale ed una valutazioen clinica se residui una incompetenza della valvola nasale, ovvero quella zona di transizione tra parte ossea e parti molli ai lati del dorso.
cordiali saluti
T Savoia
Dr Tommaso Savoia
Chirurgo Plastico
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 12.4k visite dal 24/10/2006.
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