Il medico mi disse che i linfonodi facilmente si gonfiano, che non era molto gonfio

gentili dottori, vi espongo il mio problema.
circa 2 anni e mezzo fa per pura casualità e senza alcuna sintomatologia palpandomi il collo nella parte anteriore a sinistra avvertii la presenza di un chicco di caffè.
Il medico mi disse che i linfonodi facilmente si gonfiano, che non era molto gonfio e che avrebbe potuto rimanere cosi' per sempre, non prescrivendomi alcun esame.
Premesso che non mi ero mai toccata li' e che quindi potevo averlo da chissà quanto tempo prima, nel frattempo ho avuto un figlio, non ho disturbi particolari quali febbre o stanchezza e gli esami del sangue fatti in gravidanza erano tutti negativi.
qualche giorno fa ho provato a toccare il collo e il chicco di caffè e' sempre li uguale.
Mi devo preoccupare o fare dei controlli, sono una persona molto ansiosa.
Vi informo che i miei denti sono tutti otturati, ho diverse capsule e soffro spesso di gengivite; inoltre sin da piccolo soffro di rinite allergica.
inoltre ho problemi alla cervicale (schiacciamento vertebre)per cui il mio collo è sempre indolenzito tanto più perchè lavoro al computer.
Sono in attesa di vs. risposta, vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Cara Utente,

i linfonodi della regione cervicale molto facilmente vanno incontro a rigonfiamenti reattivi. Essi infatti si "attivano" in conseguenza di infiammazioni, infezioni che possono originare dalle arcate dentarie, dai tessuti molli del cavo orale o dal faringe. Direi che non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi. E' importante ovviamente procedere a delle cure odontoiatriche qualora ce ne sia il bisogno.

Un cordialissimo saluto

Dr. Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
L'inquadramento diagnostico del Suo medico mi sembra
corretto e anche tranquillizzante.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#3]
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Grazie mille, mi sono tranquilizzata.
Quindi è possibile che il linfonodo rimanga sempre palpabile? Lo è da quasi 3 anni o forse più.
[#4]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregia, bisogna sempre andare alla ricerca di chi infiamma i linfonodi, gli “attiva”, chi è che ha provocato l’infiammazione, l’infezione?, dentro si localizzano gli agenti patogeni, che con l’andar del tempo, possono sempre provocare dei guai. Pertanto sempre individuare questi agenti patogeni, che spesso sono virus, portarli immediatamente via.
Analisi specifiche per la loro individuazione esistono, sia in medicina convenzionale che biologica.
Tralasciare ed intervenire poi successivamente, quando comincia il guaio, oppure sintomi più specifici, non mi sembra molto opportuno, esiste una parola molto importante, ma molto trascurata che si chiama prevenzione.
Dai sintomi vaghi e aspecifici, si può sempre risalire alle cause che li determinano.
Sicuramente una panoramica è necessaria, ma la tiroide fa parte del collo, quindi una ecografia a questa ghiandola e un controllo degli ormoni e degli anticorpi, sarebbe necessario, considerando che di recente ha avuto una gravidanza ed ha stressato questa ghiandola.
Lei soffre di gengiviti, consideri che esistono delle forme di parodontite autoimmune, in cui è interessato il Cluster di Definizione CD14 o CD19, da cui si può risalire all’innesco infettivo che ha prodotto la patologia autoimmune.
Lei inoltre soffre di rinite allergica, sulla cui origine è interessato il bilanciamento dei linfociti Yh1/Th2, che viene alterato dalla presenza di una infiammazione cronica attiva persistente che aumenta la produzione di interleuchina 4, che va ad alterare la bilancia linfocitaria.
Questa infiammazione è la stessa che ha prodotto l’aumento dei linfonodi.
Inoltre presenta “ho problemi alla cervicale (schiacciamento vertebre)”, chi ha provocato questi problemi, molti agenti patogeni sono in grado di provocare le artriti reattive, sarà lo stesso che ha creato l’ingrossamento dei linfonodi.
Come vede, rinite allergica, artrite reattiva, gengivite, Tiroidite? linfonodi ingrossati, hanno tutti la stessa origine, che chiaramente va cercata per attuare le terapie adeguate e personalizzate, per eradicare questi agenti patogeni.
Una analisi accurata, va ad individuare esattamente le reali cause che hanno innescato la progressione della patologia, ma soprattutto quelli che sono i sintomi vaghi e aspecifici, ben analizzati, conducono sempre alla attuazione di una profonda prevenzione.
Saluti
moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it




[#5]
Dr. Morando Morandi Otorinolaringoiatra, Foniatra 372 7
Gentile Signora,
le dimensioni subcentimetriche del linfonodo, nonchè la sua stabilità negli anni, devono assolutamente tranquillizzarla: si tratta semplicemente di un linfonodo "reattivo" a qualche condizione flogistica del distretto cranio-facciale! Fugato dunque ogni timore circa la natura del linfonodo potrà essere utile cercare di capire quale possa effettivamente esserne la causa. In tal senso, e quindi nell'ottica della prevenzione,si sottoponga alle indagini del caso, prima fra tutte una ortopantomografia per valutare le condizioni odontoiatriche...

dott. M. Morandi

[#6]
Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Chirurgo plastico, Medico estetico 1.1k 9
Cara Paziente,
eventuale conferma della reattività linfonodale può esser ricercata con agoaspirato per esame citologico.

Dr. ALESSANDRO VALIERI
*Centro Laser Chirurgia Emilia e Romagna*
www.alessandrovalieri.it

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