Tonsillite recidivante
Gentili Prof,
scrivo per un consulto.
Il 18 settembre 2021 ho iniziato ad avere febbre e mal di gola.
Dopo visita ORL mi è stato prescritto deltacortene 25 (1 cp per 5 giorni 1/2 cp per 5 giorni) e amoxicillina 3 volte al giorno per 6 giorni (diagnosi tonsillite acuta).
Dopo 3 giorni di febbre la stessa è scomparsa ma dopo 4 giorni dalla fine della cura ho iniziato ad avere ancora mal di gola senza febbre, la quale è comparsa dopo 4 giorni dal male.
Altra visita ORL con fibroscopia la quale rilevava presenza di un'afte alla base della lingua la quale risultava ipertrofica, residuo adenoide e tonsillite.
Prescritto altri 10 giorni di deltacortene (con la stessa posologia su descritta) e 10 giorni di dalacin 300 (3 volte al dì).
Effettuato esami del sangue che indicavano infezioni pregresse da CMV, EPSTEIN BARR e HERPES VIRUS (tutte pregresse, non presenza di IGM) in più esami epatici nella norma.
A tre giorni dalla fine di questa nuova cura mi ritorna il mal di gola (ad oggi, mentre scrivo, non è comparsa la febbre).
L'ORL mi dice di fare un tampone in caso di comparsa di febbre e nel frattempo di assumere bactoblis la sera prima di dormire.
Chiedo, cosa potrebbe essere?
Batterio resistente agli antibiorici?
Io respiro con la bocca e non con il naso, potrebbe essere una causa?
Ho bisogno di una tonsillectomia?
La causa potrebbe essere il relfusso (di cui alcune volte soffro)?.
Grazie
scrivo per un consulto.
Il 18 settembre 2021 ho iniziato ad avere febbre e mal di gola.
Dopo visita ORL mi è stato prescritto deltacortene 25 (1 cp per 5 giorni 1/2 cp per 5 giorni) e amoxicillina 3 volte al giorno per 6 giorni (diagnosi tonsillite acuta).
Dopo 3 giorni di febbre la stessa è scomparsa ma dopo 4 giorni dalla fine della cura ho iniziato ad avere ancora mal di gola senza febbre, la quale è comparsa dopo 4 giorni dal male.
Altra visita ORL con fibroscopia la quale rilevava presenza di un'afte alla base della lingua la quale risultava ipertrofica, residuo adenoide e tonsillite.
Prescritto altri 10 giorni di deltacortene (con la stessa posologia su descritta) e 10 giorni di dalacin 300 (3 volte al dì).
Effettuato esami del sangue che indicavano infezioni pregresse da CMV, EPSTEIN BARR e HERPES VIRUS (tutte pregresse, non presenza di IGM) in più esami epatici nella norma.
A tre giorni dalla fine di questa nuova cura mi ritorna il mal di gola (ad oggi, mentre scrivo, non è comparsa la febbre).
L'ORL mi dice di fare un tampone in caso di comparsa di febbre e nel frattempo di assumere bactoblis la sera prima di dormire.
Chiedo, cosa potrebbe essere?
Batterio resistente agli antibiorici?
Io respiro con la bocca e non con il naso, potrebbe essere una causa?
Ho bisogno di una tonsillectomia?
La causa potrebbe essere il relfusso (di cui alcune volte soffro)?.
Grazie
[#1]
Giustamente, prima di iniziare una terapia antibiotica, si richiede un tampone per la ricerca di germi patogeni con antibiogramma. Nel suo caso, si puo' eseguire l'esame dopo una decina di giorni dalla fine della cura antibiotica effettuata. Antibiotici e cortisonici abbassano le difese immunitarie e da qui la comparsa delle afte. Toglierei, quindi, tutto, in attesa della risposta del tampone. In caso di dolore o febbre puo' utilizzare il paracetamolo. un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Grazie Dottore per la risposta.Le chiedo ; finito la terapia antibiotica il 13 dovrei fare il tampone minimo il 23 ottobre. Se nel frattempo avrò febbre e/o placche ,tonsille ipertrofiche etc etc dovrò aspettare per forza i 10 giorni o potrò fare il tampone alla comparsa dei sintomi? Grazie
[#3]
Puo' fare tranquillamente il tampone dopo una decina di giorni dalla fine della cura antibiotica, anche se dovesse avere una ricaduta della patologia. Importante è che per 10 giorni non faccia terapia antibiotica.
[#4]
Gentile Paziente, credo sia il caso di proporre una risposta al suo quesito "io respiro con la bocca e non con il naso, potrebbe essere una causa?".
Le tonsille sono un organo che svolge anche azione di difesa.
La tonsillite recidivante o cronica può essere originata anche dall’irritazione con meccanismo fisico a seguito della presenza di uno schema respiratorio orale anziché nasale.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria, come quello che lei descrive, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nelle cavità paranasali, la mucosa faringea e le tonsille in particolare. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro e le difese presenti nelle mucose rinosinusali. Nel bambino ciò può costituire una importante concausa di ipertrofia e le infezioni ricorrenti del sistema adenotonsillare, che finisce per aggravare il mancato utilizzo della via nasale fino ad escluderla, instaurando così un circolo vizioso. Inoltre il transito orale aggira anche le adenoidi: ne risulta così ostacolata la funzione immunitaria. Fra l'ambiente esterno sfavorevole e l'organo bersaglio si interpone una porta di ingresso (bocca o naso), elemento che può fare la differenza e che va evidentemente considerato
Il respiratore orale, bambino o adulto, spesso la notte ha un respiro rumoroso, russa , e può presentare episodi di apnea , cioè di arresto del respiro per alcuni secondi. Il suo sonno è spesso agitato, scosso da movimenti bruschi e da continui cambi di posizione: questi bambini finiscono per ricercare la sicurezza del lettone .
Lo schema respiratorio orale costituisce un elemento favorente non solo delle tonsilliti, ma anche di tutte le patologie delle vie aeree, sempre per il motivo che fa mancare la funzione di filtro e difesa che il transito nasale assicura.
Tutto ciò può essere legato anche ad una sfavorevole conformazione della bocca e delle arcate dentarie, e ad una alterata postura della mandibola.
Poiché ha già consultato gli specialisti dal caso, le consiglio di consultare anche un dentista esperto in problemi respiratori e, se di notte russa, di problemi del sonno.
Sottolineo che le Linee Guida Italiane sull’Adenotonsillectomia raccomandano la considerazione dei problemi ortodontici prima di decidere un eventuale intervento: purtroppo questa raccomandazione non sempre viene seguita.
Veda anche se negli articoli qui sotto linkati trova alcuni elementi di somiglianza con il suo caso: eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Pediatria/1400/Adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-naso-volte-causa-sta-bocca.html
Le tonsille sono un organo che svolge anche azione di difesa.
La tonsillite recidivante o cronica può essere originata anche dall’irritazione con meccanismo fisico a seguito della presenza di uno schema respiratorio orale anziché nasale.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria, come quello che lei descrive, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nelle cavità paranasali, la mucosa faringea e le tonsille in particolare. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro e le difese presenti nelle mucose rinosinusali. Nel bambino ciò può costituire una importante concausa di ipertrofia e le infezioni ricorrenti del sistema adenotonsillare, che finisce per aggravare il mancato utilizzo della via nasale fino ad escluderla, instaurando così un circolo vizioso. Inoltre il transito orale aggira anche le adenoidi: ne risulta così ostacolata la funzione immunitaria. Fra l'ambiente esterno sfavorevole e l'organo bersaglio si interpone una porta di ingresso (bocca o naso), elemento che può fare la differenza e che va evidentemente considerato
Il respiratore orale, bambino o adulto, spesso la notte ha un respiro rumoroso, russa , e può presentare episodi di apnea , cioè di arresto del respiro per alcuni secondi. Il suo sonno è spesso agitato, scosso da movimenti bruschi e da continui cambi di posizione: questi bambini finiscono per ricercare la sicurezza del lettone .
Lo schema respiratorio orale costituisce un elemento favorente non solo delle tonsilliti, ma anche di tutte le patologie delle vie aeree, sempre per il motivo che fa mancare la funzione di filtro e difesa che il transito nasale assicura.
Tutto ciò può essere legato anche ad una sfavorevole conformazione della bocca e delle arcate dentarie, e ad una alterata postura della mandibola.
Poiché ha già consultato gli specialisti dal caso, le consiglio di consultare anche un dentista esperto in problemi respiratori e, se di notte russa, di problemi del sonno.
Sottolineo che le Linee Guida Italiane sull’Adenotonsillectomia raccomandano la considerazione dei problemi ortodontici prima di decidere un eventuale intervento: purtroppo questa raccomandazione non sempre viene seguita.
Veda anche se negli articoli qui sotto linkati trova alcuni elementi di somiglianza con il suo caso: eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Pediatria/1400/Adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-naso-volte-causa-sta-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.2k visite dal 16/10/2021.
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