Problema otl anziché pneumologico ?
Buongiorno,
sono un ragazzo di 30 anni, h.
173 cm e peso 83 kg (come da visita medica), fisico atletico.
A marzo ho avuto una leggera bronchite, curata con due cicli di antibiotici di 7/10 gg ciascuno.
Sintomi erano: leggeri colpi di tosse (un colpo di tosse, max 3 volte al giorno), con sensazione di polvere in gola (a livello dell'ugola), no secrezioni nasali.
Dopo primo ciclo, ho eseguito rx che ha evidenziato bronchite in via di guarigione.
Già dal secondo giorno del secondo ciclo di antibiotico non ho avuto più sintomi.
Dopo 10 gg i sintomi però ricomparsi, sempre in questa forma "leggera", ma questa volta accompagnati ogni tanto da sensazione di mancanza di fiato (più una sensazione che una reale mancanza di fiato).
Il mio medico di base mi ha prescritto inalatore in polvere foster, che ha avuto effetto a partire da seconda settimana di assunzione, ma una volta sospeso come da indicazioni del curante, i sintomi sono tornati.
Medico di base mi ha quindi indirizzato verso visita pneumologica, anche perchè in passato (a partire da estate 2015, ma da 2019 non ho avuto più tali episodi), ho sofferto di attacchi di tosse (in quel caso forti, anche due minuti di seguito) in concomitanza con l'inizio dell'estate.
Gli episodi duravano circa una settimana, risolti con utilizzo inalatore (flutiformo), poi sospeso dopo fine degli eventi.
Inoltre, a novembre 2019 ho avuto una brutta bronchite, durata due settimane, con forti dolori al petto e attacchi di tosse prolungati (anche di due minuti) che duravano letteralmente tutto il giorno e, a volte, anche la notte (mi sono spesso svegliato di soprassalto per tossire).
In passato (specialmente durante periodo delle scuole superiori), ho avuto la bronchite, anche due volte in uno stesso anno, ma sempre in forma leggera e da piccolo (6 anni circa), sono stato ricoverato per focolaio.
Da visita pneumologica è risultata diagnosi di sospetto asma allergico (anche perché in passato ho sofferto di acne e episodi di orticaria), ma con tosse di ndd e prescritto di utilizzo foster spray.
Pneumologa non ha escluso altra natura dei sintomi e mi ha prescritto alcuni esami: sierologico covid (negativo), ecg (tutto ok), spirometria (che ha evidenziato leggero problema a livello delle piccole vie aeree, normale secondo pneumologa considerando livello di inquinamento della zona in cui vivo), visita + test allergologici (negativi) e test alla metacolina (negativo).
La pneumologa mi aveva già indirizzato su visita otl+laringoscopia e tracheoscopia in caso di esito negativo dei test pneumologici e allergoloci.
Volevo un vostro parere sulla situazione.
In particolare, a) di cosa potrebbe trattarsi e b) se è meglio andare direttamente da otl o prima fare visita di controllo pneumologica?
Io pensavo di fare così considerando che sto assumendo un farmaco per l'asma quando l'allergologa mi ha detto che l'asma allergica sia da escludere.
Al momento però non ho alcun sintomo assumendo regolarmente il foster.
Grazie.
sono un ragazzo di 30 anni, h.
173 cm e peso 83 kg (come da visita medica), fisico atletico.
A marzo ho avuto una leggera bronchite, curata con due cicli di antibiotici di 7/10 gg ciascuno.
Sintomi erano: leggeri colpi di tosse (un colpo di tosse, max 3 volte al giorno), con sensazione di polvere in gola (a livello dell'ugola), no secrezioni nasali.
Dopo primo ciclo, ho eseguito rx che ha evidenziato bronchite in via di guarigione.
Già dal secondo giorno del secondo ciclo di antibiotico non ho avuto più sintomi.
Dopo 10 gg i sintomi però ricomparsi, sempre in questa forma "leggera", ma questa volta accompagnati ogni tanto da sensazione di mancanza di fiato (più una sensazione che una reale mancanza di fiato).
Il mio medico di base mi ha prescritto inalatore in polvere foster, che ha avuto effetto a partire da seconda settimana di assunzione, ma una volta sospeso come da indicazioni del curante, i sintomi sono tornati.
Medico di base mi ha quindi indirizzato verso visita pneumologica, anche perchè in passato (a partire da estate 2015, ma da 2019 non ho avuto più tali episodi), ho sofferto di attacchi di tosse (in quel caso forti, anche due minuti di seguito) in concomitanza con l'inizio dell'estate.
Gli episodi duravano circa una settimana, risolti con utilizzo inalatore (flutiformo), poi sospeso dopo fine degli eventi.
Inoltre, a novembre 2019 ho avuto una brutta bronchite, durata due settimane, con forti dolori al petto e attacchi di tosse prolungati (anche di due minuti) che duravano letteralmente tutto il giorno e, a volte, anche la notte (mi sono spesso svegliato di soprassalto per tossire).
In passato (specialmente durante periodo delle scuole superiori), ho avuto la bronchite, anche due volte in uno stesso anno, ma sempre in forma leggera e da piccolo (6 anni circa), sono stato ricoverato per focolaio.
Da visita pneumologica è risultata diagnosi di sospetto asma allergico (anche perché in passato ho sofferto di acne e episodi di orticaria), ma con tosse di ndd e prescritto di utilizzo foster spray.
Pneumologa non ha escluso altra natura dei sintomi e mi ha prescritto alcuni esami: sierologico covid (negativo), ecg (tutto ok), spirometria (che ha evidenziato leggero problema a livello delle piccole vie aeree, normale secondo pneumologa considerando livello di inquinamento della zona in cui vivo), visita + test allergologici (negativi) e test alla metacolina (negativo).
La pneumologa mi aveva già indirizzato su visita otl+laringoscopia e tracheoscopia in caso di esito negativo dei test pneumologici e allergoloci.
Volevo un vostro parere sulla situazione.
In particolare, a) di cosa potrebbe trattarsi e b) se è meglio andare direttamente da otl o prima fare visita di controllo pneumologica?
Io pensavo di fare così considerando che sto assumendo un farmaco per l'asma quando l'allergologa mi ha detto che l'asma allergica sia da escludere.
Al momento però non ho alcun sintomo assumendo regolarmente il foster.
Grazie.
[#1]
Prima di tutto, se già non l'hai fatto, consiglio una RX del torace in 2 proiezioni. In seconda battura, devi sottoporti ad una visita specialistica otorinolaringoiatrica con rinolaringoscopia a fibre ottiche per escludere una faringotracheite da reflusso. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta.
- Non credo di aver fatto l'rx in due proiezioni. L'impegnativa dell'rx che ho fatto (a marzo) riportava la dicitura "rx torace", qd "osse persistente + rantolini bilaterali : alterazioni parenchimali ?", mentre il riferto:
"RX TORACE (CLASSE DI DOSE:I secondo l'ART.161 del D.Lgs.101/20).
Modesta accentuazione del disegno interstiziale di tipo peribronchitico alle basi senza riconoscibili lesioni pleuroparenchimali polmonari addensanti a focolaio in atto di tipo evolutivo.
Cuore nei limiti. con aorta allungata e sclerotica. Modesta congestione dei vasi senza segni di stasi del piccolo circolo ne' segni di versamento pleurico in atto".
- Lei scrive che l'esame serve per escludere una faringotracheite da reflusso. Intende dire che se l'esame risultasse negativo, non vi sono altre ipotesi mediche (in tal caso sarebbe escluso l'asma allergica e la tracheite)? Nel qd dell'impegnativa la pneumologa che mi ha prescritto l'esame ha scritto "se reflusso gastroesofageo o alterazione del vellicchio faringeo".
Sono inoltre un po' preoccupato per la laringoscopia, perché mi viene facilmente da vomitare (anche solo lavando i denti in profondità) e il solo fatto di aver tappato il naso durante la spirometria mi ha fatto agitare molto (aveva la sensazione di stare per svenire per i primi secondi).
Grazie.
- Non credo di aver fatto l'rx in due proiezioni. L'impegnativa dell'rx che ho fatto (a marzo) riportava la dicitura "rx torace", qd "osse persistente + rantolini bilaterali : alterazioni parenchimali ?", mentre il riferto:
"RX TORACE (CLASSE DI DOSE:I secondo l'ART.161 del D.Lgs.101/20).
Modesta accentuazione del disegno interstiziale di tipo peribronchitico alle basi senza riconoscibili lesioni pleuroparenchimali polmonari addensanti a focolaio in atto di tipo evolutivo.
Cuore nei limiti. con aorta allungata e sclerotica. Modesta congestione dei vasi senza segni di stasi del piccolo circolo ne' segni di versamento pleurico in atto".
- Lei scrive che l'esame serve per escludere una faringotracheite da reflusso. Intende dire che se l'esame risultasse negativo, non vi sono altre ipotesi mediche (in tal caso sarebbe escluso l'asma allergica e la tracheite)? Nel qd dell'impegnativa la pneumologa che mi ha prescritto l'esame ha scritto "se reflusso gastroesofageo o alterazione del vellicchio faringeo".
Sono inoltre un po' preoccupato per la laringoscopia, perché mi viene facilmente da vomitare (anche solo lavando i denti in profondità) e il solo fatto di aver tappato il naso durante la spirometria mi ha fatto agitare molto (aveva la sensazione di stare per svenire per i primi secondi).
Grazie.
[#4]
Utente
Due ultimi dubbi ancora:
1) Io attualmente non ho più alcun sintomo da tre mesi e mezzo, quasi quattro. E' compatibile tale situazione con il reflusso ?
2) Eventualmente il reflusso potrebbe spiegare anche gli episodi di attacchi di tosse degli anni precedenti che passavano con l'utilizzo dell'inalatore in 3-4 giorni o quelli hanno un'altra causa ?
Grazie.
1) Io attualmente non ho più alcun sintomo da tre mesi e mezzo, quasi quattro. E' compatibile tale situazione con il reflusso ?
2) Eventualmente il reflusso potrebbe spiegare anche gli episodi di attacchi di tosse degli anni precedenti che passavano con l'utilizzo dell'inalatore in 3-4 giorni o quelli hanno un'altra causa ?
Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 18/09/2021.
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