Sindrome del naso vuoto
Gentili dottori, nel 2020 mi sono sottoposto ad intervento di settoturbinoplastica con rimozione di uno sperone nella narice sinistra.
A distanza di un anno continuo a riportare difficolta' a respirare proprio da quella narice.
Mi sottopongo a visita da altro specialista.
Diagnosi: sindrome naso vuoto.
Mi viene prescritta una terapia, tra cui spray contenenti acido ialuronico.
Alla rinoscopia si vedeva la mancanza di un pezzo di turbinati, più precisamente la parte più interna del turbinato medio sinistro.
Lo specialista dice che l'intervento è stato eseguito correttamente.
Alla rinomanometria trovo conferma di un minore afflusso di aria da quella narice.
È molto fastidioso ed invalidante.
Puo' guarire o migliorare da solo?
Mi è stato sconsigliato un nuovo intervento, in quanto potrebbe addirittura aggravare la situazione.
Ho 30 anni, e soffro anche di sindrome ansioso depressiva, che rende il tutto poco tollerabile.
Certo di una vostra cortese risposta, vi porgo cordiali saluti.
A distanza di un anno continuo a riportare difficolta' a respirare proprio da quella narice.
Mi sottopongo a visita da altro specialista.
Diagnosi: sindrome naso vuoto.
Mi viene prescritta una terapia, tra cui spray contenenti acido ialuronico.
Alla rinoscopia si vedeva la mancanza di un pezzo di turbinati, più precisamente la parte più interna del turbinato medio sinistro.
Lo specialista dice che l'intervento è stato eseguito correttamente.
Alla rinomanometria trovo conferma di un minore afflusso di aria da quella narice.
È molto fastidioso ed invalidante.
Puo' guarire o migliorare da solo?
Mi è stato sconsigliato un nuovo intervento, in quanto potrebbe addirittura aggravare la situazione.
Ho 30 anni, e soffro anche di sindrome ansioso depressiva, che rende il tutto poco tollerabile.
Certo di una vostra cortese risposta, vi porgo cordiali saluti.
[#1]
Dubito molto della diagnosi di naso vuoto, perché il turbinato medio non è molto rilevante e poi perché la rinoplastica sarà sicuramente stata riduttiva, riducendo pertanto il volume delle fosse nasali. Penso che la sindrome ansioso depressiva abbia un ruolo maggiore nel caso in specie.
Pensi ad altro se riesce.
Cordiali saluti
Pensi ad altro se riesce.
Cordiali saluti
Dott.. Vincenzo Cancemi
[#2]
Mi scuso. Avevo letto settorinoplastica anziché settoturbinoplasrtica. Resto comunque dello stesso avviso. Il turbinato medio, per quanto possa, essere ridotto, non da mai la sindrome del naso vuoto. Inoltre alla rinomanometria dovrebbe passare più aria, esattamente il contrario di ciò che lei riferisce.
Saluti
Saluti
[#3]
Utente
Gentilissimo Dottore,
grazie della risposta.
Non avendo studiato medicina, forse uso dei termini poco appropriati.
Non so esattamente se fosse il turbinato medio il problema.
Quello che posso dire è che lo specialista mi ha mostrato al monitor la rinoscopia, e mi ha detto di fare un confronto io stesso tra le narici.
Quello che da profano ho visto è che alla narice sinistra, in fondo, mancava un pezzo di corpo cavernoso. Cioè, ad un certo punto, la superficie interna del naso era proprio liscia.
A destra questo non appare.
E lo specialista mi disse che quello, secondo lui, era il mio problema, nonostante che le fosse nasali avessero sufficiente spazio per far passare aria, forse anche troppo.
Mi disse che in questi casi può essere di aiuto nuovamente la chirurgia, ma che me lo sconsigliava, in quanto si potevano creare ulteriori danni.
Sicuramente quando l'ansia è più forte, sento più agevolmente quel senso di soffocamento di cui scrivevo. Sono già in terapia per questo.
Sono anche un fumatore forte, e questo certamente non aiuta.
Di inverno notavo che la fossa nasale sinistra mi faceva male respirando aria fredda.
Ora che il clima è più mite non ho dolori, ma la mucosa è molto secca ed asciutta.
Lei si sente di escludere la sindrome del naso vuoto?
Conosce altre problematiche che possono portare i medesimi sintomi?
Alla rinomanometria si conferma una certa resistenza al passaggio di aria proprio da quella narice, mentre nell'altra la respirazione nasale è ottimale.
Grazie infinite
Distinti saluti
grazie della risposta.
Non avendo studiato medicina, forse uso dei termini poco appropriati.
Non so esattamente se fosse il turbinato medio il problema.
Quello che posso dire è che lo specialista mi ha mostrato al monitor la rinoscopia, e mi ha detto di fare un confronto io stesso tra le narici.
Quello che da profano ho visto è che alla narice sinistra, in fondo, mancava un pezzo di corpo cavernoso. Cioè, ad un certo punto, la superficie interna del naso era proprio liscia.
A destra questo non appare.
E lo specialista mi disse che quello, secondo lui, era il mio problema, nonostante che le fosse nasali avessero sufficiente spazio per far passare aria, forse anche troppo.
Mi disse che in questi casi può essere di aiuto nuovamente la chirurgia, ma che me lo sconsigliava, in quanto si potevano creare ulteriori danni.
Sicuramente quando l'ansia è più forte, sento più agevolmente quel senso di soffocamento di cui scrivevo. Sono già in terapia per questo.
Sono anche un fumatore forte, e questo certamente non aiuta.
Di inverno notavo che la fossa nasale sinistra mi faceva male respirando aria fredda.
Ora che il clima è più mite non ho dolori, ma la mucosa è molto secca ed asciutta.
Lei si sente di escludere la sindrome del naso vuoto?
Conosce altre problematiche che possono portare i medesimi sintomi?
Alla rinomanometria si conferma una certa resistenza al passaggio di aria proprio da quella narice, mentre nell'altra la respirazione nasale è ottimale.
Grazie infinite
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.3k visite dal 17/05/2021.
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