Cosa fare?
Sono una donna di 39 anni.
Da ragazza ho sofferto sporadicamente di vertigini da otoliti, poi risoltesi nell'arco degli anni.
Quattro anni fa ho avuto due giorni di febbre, il terzo giorno non avevo più febbre ma sentivo i suoi distorti dall'orecchio destro e non sentivo più bene.
Il medico di base mi ha dato gocce di Cerulisina credendo che ci fosse un tappo.
Il terzo giorno sono andata da un otorino che mi ha prescritto cortisone per bocca dicendo che si trattava di una ipoacusia improvvisa, poi sono andata a fare flebo di cortisone e mannitolo per cinque giorni in ospedale.
L'udito sembrava essere un po' risalito durante i giorni di cura ma poi è tornato come era.
Ho fatto altri cicli di flebo successivamente, inutili.
In questi 4 anni ho avuto rari episodi di vertigini (tre o quattro volte all'anno spesso in periodi molto stressanti) molto violente ma brevi, un minuto massimo due.
Ho visto molti specialisti ma mi hanno dato risposte contrastanti: ipocausia improvvisa, Meniere?
Ho l'orecchio ovattato, sento talvolta dei brevi acufeni.
Sento le alte frequenze ma non le basse.
Circa un anno e mezzo fa ho avuto un episodio di vertigine, come gli altri molto violento ma breve.
Dopo cinque o sei giorni sono andata in ospedale per un malessere.
Avevo eccezionalmente la pressione alta (non sono indipendente perchè sono sulla sedia a rotelle e in quei giorni ero stata costretta a bere pochissimo e a fare poche volte la pipì, ero molto gonfia) mi hanno fatto una puntura di lasix ed è tornato tutto nella norma.
Avevo anche un ronzio ad entrambe le orecchie e vista la vertigine dei giorni precedenti l'otorino mi ha prescritto vertiserc e una rigidissima dieta iposodica che elimina persino carciofi, asparagi, carote, tutti i formaggi, tutti gli affettati, tutto il pesce di mare, tutti i dolci confezionati.
L'ho seguita alla lettera, essendo meticolosa precisa e diligente.
Nonostante questo nell'ultimo anno e mezzo ho comunque avuto tre o quattro episodi di vertigine.
Ieri, in sede di ricovero per altri motivi, ho parlato con un altro otorino e mi ha detto che la dieta iposodica non ha motivo di essere seguita in quanto la mia sintomatologia non sembra corrispondere a una sindorme di Meniere perchè l'udito non è mai risalito.
Mi ha fatto inoltre notare che questa dieta non ha fatto scomparire le vertigini che si sono comunque presentate con la stessa frequenza.
Mi ha quindi invitato a tornare ad una alimentazione normale.
Capirete ora la mia confusione, che indicazione seguire?
Grazie
Saluti
Da ragazza ho sofferto sporadicamente di vertigini da otoliti, poi risoltesi nell'arco degli anni.
Quattro anni fa ho avuto due giorni di febbre, il terzo giorno non avevo più febbre ma sentivo i suoi distorti dall'orecchio destro e non sentivo più bene.
Il medico di base mi ha dato gocce di Cerulisina credendo che ci fosse un tappo.
Il terzo giorno sono andata da un otorino che mi ha prescritto cortisone per bocca dicendo che si trattava di una ipoacusia improvvisa, poi sono andata a fare flebo di cortisone e mannitolo per cinque giorni in ospedale.
L'udito sembrava essere un po' risalito durante i giorni di cura ma poi è tornato come era.
Ho fatto altri cicli di flebo successivamente, inutili.
In questi 4 anni ho avuto rari episodi di vertigini (tre o quattro volte all'anno spesso in periodi molto stressanti) molto violente ma brevi, un minuto massimo due.
Ho visto molti specialisti ma mi hanno dato risposte contrastanti: ipocausia improvvisa, Meniere?
Ho l'orecchio ovattato, sento talvolta dei brevi acufeni.
Sento le alte frequenze ma non le basse.
Circa un anno e mezzo fa ho avuto un episodio di vertigine, come gli altri molto violento ma breve.
Dopo cinque o sei giorni sono andata in ospedale per un malessere.
Avevo eccezionalmente la pressione alta (non sono indipendente perchè sono sulla sedia a rotelle e in quei giorni ero stata costretta a bere pochissimo e a fare poche volte la pipì, ero molto gonfia) mi hanno fatto una puntura di lasix ed è tornato tutto nella norma.
Avevo anche un ronzio ad entrambe le orecchie e vista la vertigine dei giorni precedenti l'otorino mi ha prescritto vertiserc e una rigidissima dieta iposodica che elimina persino carciofi, asparagi, carote, tutti i formaggi, tutti gli affettati, tutto il pesce di mare, tutti i dolci confezionati.
L'ho seguita alla lettera, essendo meticolosa precisa e diligente.
Nonostante questo nell'ultimo anno e mezzo ho comunque avuto tre o quattro episodi di vertigine.
Ieri, in sede di ricovero per altri motivi, ho parlato con un altro otorino e mi ha detto che la dieta iposodica non ha motivo di essere seguita in quanto la mia sintomatologia non sembra corrispondere a una sindorme di Meniere perchè l'udito non è mai risalito.
Mi ha fatto inoltre notare che questa dieta non ha fatto scomparire le vertigini che si sono comunque presentate con la stessa frequenza.
Mi ha quindi invitato a tornare ad una alimentazione normale.
Capirete ora la mia confusione, che indicazione seguire?
Grazie
Saluti
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Gentile Paziente, nel suo racconto lei riferisce vertigini, acufeni, cefalea, ovattamento (fullness), ipoacusia. nonostante le visite specialistiche effettuate e le terapie seguite la situazione permane. sarebbe il caso di non trascurare la possibilità che alla base del problema ci sia un conflitto fra l'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e le orecchie. Sarebbe lungo spiegarle dettagliatamente come i suoi diversi problemi potrebbero essere ricondotti a questo conflitto. La invito pertanto a leggere gli articoli che si aprono con i link qui sotto. Altre notizie sull'argomento può trovare visitando i m io sito internet alla pagina "Patologie trattate".
Aggiungo che escludere la Menière sulla base del fatto che "la mia sintomatologia non sembra corrispondere a una sindrome di Meniere perchè l'udito non è mai risalito" mi lascia qualche dubbio, anche se credo lei sia interessata non già a sapere il nome della sua malattia (che nel caso della Menière è puramente convenzionale), ma a guarire dai sui disturbi.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufene-e-mandibola-quando-il-fischio-nelle-orecchie-dipende-dall-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
Aggiungo che escludere la Menière sulla base del fatto che "la mia sintomatologia non sembra corrispondere a una sindrome di Meniere perchè l'udito non è mai risalito" mi lascia qualche dubbio, anche se credo lei sia interessata non già a sapere il nome della sua malattia (che nel caso della Menière è puramente convenzionale), ma a guarire dai sui disturbi.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufene-e-mandibola-quando-il-fischio-nelle-orecchie-dipende-dall-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 27/03/2021.
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