Ascesso tonsille
Buongiorno, a seguito ricaduta di placche alla gola dopo 3 settimane dalla fine della terapia antibiotica, ho ripreso come suggerito dal mio medico lo stesso antibiotico.
Stamattina cercando di controllare lo stato della tonsille ho verificato la fuoriuscita di pus in maniera copiosa.
Leggendo nei vari consulti credo che si tratti di ascesso tonsille e non semplici placche.
Nel primo episodio il 22 febbraio avevo fortissimo mal di gola e di orecchio solo lato destro senza febbre curato con 10 gg di clavulin e 3 di deltacortene ma finita la terapia ho sempre avuto un leggere fastidio nel deglutire fino a quando 3 gg fa la situazione è peggiorata ed ho riniziato la terapia antibiotica.
La.
mia domanda è potrebbe trattarsi di ascesso mal curato?
occorre una visita per far drenare il pus?
La terapia intrapresa è corretta?
Attendo gentile riscontro.
Cordiali saluti
Stamattina cercando di controllare lo stato della tonsille ho verificato la fuoriuscita di pus in maniera copiosa.
Leggendo nei vari consulti credo che si tratti di ascesso tonsille e non semplici placche.
Nel primo episodio il 22 febbraio avevo fortissimo mal di gola e di orecchio solo lato destro senza febbre curato con 10 gg di clavulin e 3 di deltacortene ma finita la terapia ho sempre avuto un leggere fastidio nel deglutire fino a quando 3 gg fa la situazione è peggiorata ed ho riniziato la terapia antibiotica.
La.
mia domanda è potrebbe trattarsi di ascesso mal curato?
occorre una visita per far drenare il pus?
La terapia intrapresa è corretta?
Attendo gentile riscontro.
Cordiali saluti
[#1]
Buongiorno,
riferisce di avere avuto fuoriuscita di pus tonsillare dopo ripetute terapie antibiotiche e otalgia riflessa con disfagia.
Se una o entrambe le tonsille sono molto ingrossate potrebbe trattarsi di ascesso vero e proprio, dato i sintomi abbastanza importanti.
La terapia è corretta, ma bisogna valutare se sia anche indicato fare una incisione per far fuoriuscire il pus. Questa decisione può prenderla solo lo specialista che la ha visitata.
cordiali saluti
riferisce di avere avuto fuoriuscita di pus tonsillare dopo ripetute terapie antibiotiche e otalgia riflessa con disfagia.
Se una o entrambe le tonsille sono molto ingrossate potrebbe trattarsi di ascesso vero e proprio, dato i sintomi abbastanza importanti.
La terapia è corretta, ma bisogna valutare se sia anche indicato fare una incisione per far fuoriuscire il pus. Questa decisione può prenderla solo lo specialista che la ha visitata.
cordiali saluti
Dr. GIANCARLO CASSANI
[#2]
Utente
Gentile Dott. Cassani
nel primo episodio il 22 al 29 febbraio ho avuto forte dolore lato dx ma non avevo visto pus, la terapia è stata di 8 gg e al termine stavo molto meglio ma dopo circa 8/10 gg ho iniziato ad avere nuovamente difficoltà nella deglutizione ma leggera quindi non sono intervenuta con nessun farmaco fino a quando il 22.3 vedendo il peggioramento e iniziando ad avere fastidio all'orecchio, ho contattato il medico curante che mi ha consigliato telefonicamente di riprendere terapia antibiotica con Clavulin ogni 8 ore ma dopo 3 giorni non ho visto il miglioramento e questa mattina ho notato una punta bianco/gialla e con il cotton fioc imbevuto di betadine ho provato a toccarla ed è uscito il pus.
Ricontatto il medico curante e mi ha dato deltacortene e di fare sciacqui con il betadine per tenere disinfettata la bocca più possibile. Rassicura che fuoriscendo il pus ed essendo sotto antibiotico non sia necessario andare in ospedale per drenare il pus. In questo momento forse merito del cortisone non ho difficoltà a deglutire ne dolore e sembra che le dimensioni della tonsille siano minori. Solo che ora è insorto un gran mal di gambe,potrebbe esserci un legame con l'infezione? È corretto non ricorrere all'ospedale? Che visto il momento vorrei evitare se non assolutamente necessario?
Grazie mille per il cortese riscontro
nel primo episodio il 22 al 29 febbraio ho avuto forte dolore lato dx ma non avevo visto pus, la terapia è stata di 8 gg e al termine stavo molto meglio ma dopo circa 8/10 gg ho iniziato ad avere nuovamente difficoltà nella deglutizione ma leggera quindi non sono intervenuta con nessun farmaco fino a quando il 22.3 vedendo il peggioramento e iniziando ad avere fastidio all'orecchio, ho contattato il medico curante che mi ha consigliato telefonicamente di riprendere terapia antibiotica con Clavulin ogni 8 ore ma dopo 3 giorni non ho visto il miglioramento e questa mattina ho notato una punta bianco/gialla e con il cotton fioc imbevuto di betadine ho provato a toccarla ed è uscito il pus.
Ricontatto il medico curante e mi ha dato deltacortene e di fare sciacqui con il betadine per tenere disinfettata la bocca più possibile. Rassicura che fuoriscendo il pus ed essendo sotto antibiotico non sia necessario andare in ospedale per drenare il pus. In questo momento forse merito del cortisone non ho difficoltà a deglutire ne dolore e sembra che le dimensioni della tonsille siano minori. Solo che ora è insorto un gran mal di gambe,potrebbe esserci un legame con l'infezione? È corretto non ricorrere all'ospedale? Che visto il momento vorrei evitare se non assolutamente necessario?
Grazie mille per il cortese riscontro
[#3]
Utente
Gentili Dottori
La visita ORL ha confermato la diagnosi di ascesso tonsillare, Rocefin 2ml per 10 gg, la specialista mi farà eseguire un' eco al collo e dato indicazioni di recarmi al ps nel caso di rigonfiamento e controllo fra 8 gg. Ha verificato una lievissima fuori uscita di pus.
La mia preoccupazione ora sono le conseguenze di cui mi parlava la dottoressa, capire se l'infezione non abbia intaccato altri organi. Quali probabilità ci sono di conseguenze così gravi? Sono coperta da eventuale setticimia visto che che sto prendendo antibiotici da 5gg? Quali esami del sangue dovrei fare per avere conferma di piena guarigione? Ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti
La visita ORL ha confermato la diagnosi di ascesso tonsillare, Rocefin 2ml per 10 gg, la specialista mi farà eseguire un' eco al collo e dato indicazioni di recarmi al ps nel caso di rigonfiamento e controllo fra 8 gg. Ha verificato una lievissima fuori uscita di pus.
La mia preoccupazione ora sono le conseguenze di cui mi parlava la dottoressa, capire se l'infezione non abbia intaccato altri organi. Quali probabilità ci sono di conseguenze così gravi? Sono coperta da eventuale setticimia visto che che sto prendendo antibiotici da 5gg? Quali esami del sangue dovrei fare per avere conferma di piena guarigione? Ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti
[#4]
Utente
Gentili dottori
Chiedo ulteriore consiglio, la terapia Rocefin 2 gr via endovena mi è stata prolungata di altri 2 gg non essendosi normalizzata la tonsilla.
Ecografia al collo riporta: LINFATICO LATEROCERVICALE . REPERTI IPERPLASTICI IN PERITONSILLARE DX E SIN, A SIN IL MAGGIORE 12MM, CON CARATTWEI ( RATIO ASSE MAX/MIN >2; ILO VASCOLARE BEN RAPPRESENTATO, VASCOLARIZZAZIONE ILARE; UNIFORMITÀ ECO STRUTTURALE CORTICALE) REATTIVO INFIAMMATORI A PERTINENZE DISTRETTUALI LA CUI GENESI È PRESUMIBILMENTE DA RICONDURRE AL PROFILO TONSILLITICO IN TRATTAMENTO.
AL MOMENTO DELL' ESAME APPREZZIAMO CHIARE IMMAGINI DI RACCOLTE FARINGEE E/O NOTE ESSUDATIVE DEI TESSUTI MOLLI CORCOSTANTI D'ESSE INDIRETTA ESPRESSIONE.
È possibile che dopo 10 gg di trattamento non sia guarita? Quali esami mi consigliate di fare? Sono preoccupata per un'altra eventuale ricaduta visto che appena avverto sbalzi di temperatura provo un leggero fastidio dove ho avuto l' ascesso.
In attesa di cortese riscontro. Cordiali saluti
Chiedo ulteriore consiglio, la terapia Rocefin 2 gr via endovena mi è stata prolungata di altri 2 gg non essendosi normalizzata la tonsilla.
Ecografia al collo riporta: LINFATICO LATEROCERVICALE . REPERTI IPERPLASTICI IN PERITONSILLARE DX E SIN, A SIN IL MAGGIORE 12MM, CON CARATTWEI ( RATIO ASSE MAX/MIN >2; ILO VASCOLARE BEN RAPPRESENTATO, VASCOLARIZZAZIONE ILARE; UNIFORMITÀ ECO STRUTTURALE CORTICALE) REATTIVO INFIAMMATORI A PERTINENZE DISTRETTUALI LA CUI GENESI È PRESUMIBILMENTE DA RICONDURRE AL PROFILO TONSILLITICO IN TRATTAMENTO.
AL MOMENTO DELL' ESAME APPREZZIAMO CHIARE IMMAGINI DI RACCOLTE FARINGEE E/O NOTE ESSUDATIVE DEI TESSUTI MOLLI CORCOSTANTI D'ESSE INDIRETTA ESPRESSIONE.
È possibile che dopo 10 gg di trattamento non sia guarita? Quali esami mi consigliate di fare? Sono preoccupata per un'altra eventuale ricaduta visto che appena avverto sbalzi di temperatura provo un leggero fastidio dove ho avuto l' ascesso.
In attesa di cortese riscontro. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.6k visite dal 24/03/2021.
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