Ipertrofia turbinati persistente dopo due radiofrequenze

Gentili dottori, scrivo per chiedere un consulto in merito ad un problema di ipertrofia dei turbinati cronica.

Precisamente un anno fa mio marito dopo una visita specialistica subisce un intervento di turbinectomia con radiofrequenza che non porta ad alcun miglioramento.
Lo stesso specialista riscontrando il persistere del problema, consiglia di ripetere la turbinectomia con radiofrequenza, ma a causa della pandemia è impossibile fissare la data della seconda operazione.
Cambiamo specialista e il secondo otorino conferma la necessità di una seconda turbinectomia che può eseguire privatamente e intanto richiede i test allergici per capire la causa dell'ipertrofia.
I test rivelano una fortissima allegria alla polvere.
A dicembre esegue il secondo intervento di radiofrequenza che ad oggi non ha apportato nessun miglioramento.
Nel frattempo, a seguito di una visita specialistica, l'allergologo ha consigliato di iniziare il vaccino sublinguale per il trattamento dell'allergia alla polvere.

È normale che continui ad avere problemi respiratori che non gli permettono di dormire dopo due radiofrequenze?
L'otorino consiglia un intervento di settoplastica come ultima soluzione, ma i tempi d'attesa sono molto lunghi e abbiamo ricevuto pareri discordanti al riguardo.
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Dr.ssa Alba Milia Otorinolaringoiatra, Medico termale 743 47
Gentile utente, certamente suo marito fa fatica a respirare dal naso... ha una allergia di tipo perenne, non stagionale come quella ai pollini. Concordo con l'allergologo sulla utilità del vaccino anti acaro. L'intervento chirurgico risolve l'ostruzione fisica, non cura l'allergia, quindi l'ipertrofia dei turbinati tenderà a riformarsi. L'allergia va curata/stabilizzata con i farmaci. Se vuole sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico deve farlo con la consapevolezza che, dopo l'intervento, dovrà comunque seguire una terapia farmacologica anti allergica per cercare di stabilizzare quanto possibile i benefici dell'intervento. Si ricordi inoltre di utilizzare aspirapolvere con filtro hepa, aspirare i materassi, utilizzare copri materasso e copri cuscini antiacaro.
Segua le raccomandazioni fornite dall'allergologo.

Dr.ssa alba milia
Specialista in Otorinolaringoiatria
Centro Medico Stand-up (PV)
San Giorgio Clinic Voghera (pv)

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Utente
Utente
Gentile dottoressa, la ringrazio per i suoi chiarimenti in merito alla situazione di mio marito, sicuramente provvederemo all'acquisto del coprimaterasso e delle federe antiacaro. Per quanto riguarda la terapia farmacologica anti allergica, mio marito ha assunto anti staminici e spray nasali cortisonici sia prima che dopo gli interventi di radiofrequenza, senza mai alcun beneficio. Intanto ha iniziato le prime dosi del vaccino sublinguale, anche se l'allergologo ci ha spiegato che i primi effetti si avvertiranno non prima di un anno. Quello che mi chiedo è: non c'è altro da fare se non aspettare che il vaccino faccia effetto, evitando per quanto possibile il contatto con la polvere?
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Dr.ssa Alba Milia Otorinolaringoiatra, Medico termale 743 47
Nell'attesa potrebbe valutare insieme all'allergologo e al curante l'opportunità delle cure termali inalatorie sulfuree (Covid permettendo). In genere nella patologia respiratoria allergica sortiscono buoni risultati con progressiva riduzione della sintomatologia. L'effetto positivo non è immediato, a volte inizia alla fine del ciclo inalatorio ma si protrae per qualche mese, per questo motivo si consiglia di effettuarle due volte l'anno. In Sicilia dovrebbero essere ancora attive le Terme Segestiane (Trapani).
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