Soffro di ernia iatale e reflusso e i sintomi si stanno aggravando, quanto devo preoccuparmi?
Buonasera a tutti, soffro di ernia iatale e di reflusso gastroesofageo che si acuisce particolarmente in alcuni periodi dell'anno.
Stavolta però il problema sembra essere sempre più serio, non posso più in assoluto prendere caffè (oggi ne ho preso uno e sembrava non avesse dato problemi però alla sera ne ho risentito) o coricarmi prima di 3 ore dopo i pasti e la pancia mi si riempe subito con molta facilità.
Avendo questi problemi ho iniziato a controllarmi e nonostante, su consiglio del mio medico, abbia fatto un ciclo di esomeprazolo da 20 mmg e gaviscon al bisogno sto sperimentando comunque tosse frequente con catarri, che di fatto sono il reflusso che poi espello dai polmoni, e questo mi porta ad avere una infiammazione delle vie aeree superiori frequente (soprattutto alla laringe e penso anche faringe).
Di fatto l'infiammazione si ripresenta abbastanza di frequente e mi si è ingrossato permanentemente il linfonodo della laringe sinistro e diverse volte ho dispnea.
Oltre tutto l'altro giorno sono andato a correre e dopo la corsa ho sentito un dolore diffuso in tutti i polmoni fino alla sera, come se fosse un muscolo che avessi allenato e che era rimasto intorpidito e stanco, facendo fatica a respirare, e ho recuperato completamente solo il giorno dopo.
In più noto che ultimamente all'orecchio destro ho una sensazione non di dolore ma di fastidio diffuso.
Il mio medico diceva di non fare la gastroscopia e ha detto di vedere se dopo un mese di ciclo di esomeprazolo cambiava qualcosa, effettivamente sto un po' meglio rispetto a un mese fa ma comunque sto male e i sintomi sono molto invasivi.
Io adesso sentirò il mio medico ma volevo avere anche il vostro parere.
Dato che ho paura di presentare una possibile ulcera precancerosa, l'esofago di Barrett o comunque un aggravamento della condizione della mia ernia iatale vorrei sapere cosa ne pensate: mi conviene fare una gastroscopia e/o una radiografia dell'esofago con mezzo di contrasto?
Grazie e arrivederci.
Stavolta però il problema sembra essere sempre più serio, non posso più in assoluto prendere caffè (oggi ne ho preso uno e sembrava non avesse dato problemi però alla sera ne ho risentito) o coricarmi prima di 3 ore dopo i pasti e la pancia mi si riempe subito con molta facilità.
Avendo questi problemi ho iniziato a controllarmi e nonostante, su consiglio del mio medico, abbia fatto un ciclo di esomeprazolo da 20 mmg e gaviscon al bisogno sto sperimentando comunque tosse frequente con catarri, che di fatto sono il reflusso che poi espello dai polmoni, e questo mi porta ad avere una infiammazione delle vie aeree superiori frequente (soprattutto alla laringe e penso anche faringe).
Di fatto l'infiammazione si ripresenta abbastanza di frequente e mi si è ingrossato permanentemente il linfonodo della laringe sinistro e diverse volte ho dispnea.
Oltre tutto l'altro giorno sono andato a correre e dopo la corsa ho sentito un dolore diffuso in tutti i polmoni fino alla sera, come se fosse un muscolo che avessi allenato e che era rimasto intorpidito e stanco, facendo fatica a respirare, e ho recuperato completamente solo il giorno dopo.
In più noto che ultimamente all'orecchio destro ho una sensazione non di dolore ma di fastidio diffuso.
Il mio medico diceva di non fare la gastroscopia e ha detto di vedere se dopo un mese di ciclo di esomeprazolo cambiava qualcosa, effettivamente sto un po' meglio rispetto a un mese fa ma comunque sto male e i sintomi sono molto invasivi.
Io adesso sentirò il mio medico ma volevo avere anche il vostro parere.
Dato che ho paura di presentare una possibile ulcera precancerosa, l'esofago di Barrett o comunque un aggravamento della condizione della mia ernia iatale vorrei sapere cosa ne pensate: mi conviene fare una gastroscopia e/o una radiografia dell'esofago con mezzo di contrasto?
Grazie e arrivederci.
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Sicuramente, conviene non aspettare a sottoporti ad una esofagogastroduodenoscopia ed a una biopsia per la ricerca dell'helicobacter pilory. Considera che devi interrompere la cura che stai facendo almeno 10 giorni prima la data dell'esame. Una volta in possesso della risposta, cerchero' di esserti di aiuto. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 16/02/2021.
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