Da che specialista dovrei rivolgermi? e quale potrebbe essere la causa?
Salve a tutti.
Circa un anno fa ho avuto una brutta infezione all'orecchio destro con prurito e dolore, ipoacusia.
Sono andata dall'otorino che mi ha dato un antibiotico locale da mettere nell'orecchio.
Dopo giorni il dolore e prurito era passato, quindi sono tornata dall'otorino la quale mi ha fatto la pulizia dell'orecchio in quanto avevo anche il tappo di cerume.
Tutto sembrava ok.
In quel periodo i miei sintomi erano solo dolore all'orecchio destro, ipoacusia, voce spesso rotta e tosse.
Dopo circa un paio di mesi, ho chiuso il mio orecchio sinistro per capire se sentivo perfettamente con l'orecchio destro e mi sono accorta che con l'orecchio destro sentivo leggermente chiuso.
Cosi mi sono recata dal mio medico di famiglia che controllandomi l'orecchio mi ha detto che lo vedeva con ancora dell'infezione, cosi mi ha dato un antibiotico da ingerire.
Ho preso due scatole.
Durante la somministrazione sembrava andar meglio, una volta finito il trattamento, ancora il dolore.
Tanto dolore sui linfonodi dietro l'orecchio, voce rotta, mal di testa, naso con narici funzionanti in alternanza (quindi non bene).
In seguito, parlando ancora con il dottore, mi ha detto che poteva essere un altro batterio, cosi mi diede un altro antibiotico.
Con questo i miei sintomi sono leggermente cambiati, in quanto ho iniziato ad avvertire dolore nei linfonodi del collo anteriore destro (e non piu nei linfonodi del collo sinistro), ancora voce rotta, tonsilla destra un po piu grande all'altra e a giorni con placche bianche, a volte dolore anche sull'altro orecchio (solo per secondi), ipoacusia con orecchio destro, come se fosse ovattato, palato di colore viola, lingua bianca.
Dopo qualche settimana il medico di famiglia mi ha riscontrato un otite in entrambe le orecchie (avevo forte prurito).
Parlando con la specialista (purtroppo solo telefonicamente per il lockdown), le ho descritto tutti i sintomi, e lei mi ha detto che sicuramente si tratta di esofagite da reflusso.
Cosi mi ha somministrato il gaviscon per 6 settimane.
I dolori sembravano essere migliorati ma solo verso la fine della somministrazione.
Dopo circa qualche mese all'improsvviso forte dolore sui linfonodi del collo destro anteriore e dolore all'orecchio destro.
Dopo qualche giorno miglioramenti e adesso da circa una settimana ancora dolore orecchio destro, a volte anche al sinistro ma solo per pochi secondi, naso sempre funzionante in alternanza con leggerissimo raffreddore perenne, voce rotta di nuovo, dolore sulla pelle della giancia destra e gengive e denti sopra e sotto sul lato destro.
Adesso mi chiedo da che spacialista rivolgermi, ovvero otorinolaringoiatra, gastroenterologo o nutrizionista?
E secondo il vostro parere di cosa potrebbe trattarsi?
Ovvero potrebbe trattarsi di esofagite da reflusso la causa di tutto cio?
purtroppo sono a Londra e non so da chi rivolgermi.
Circa un anno fa ho avuto una brutta infezione all'orecchio destro con prurito e dolore, ipoacusia.
Sono andata dall'otorino che mi ha dato un antibiotico locale da mettere nell'orecchio.
Dopo giorni il dolore e prurito era passato, quindi sono tornata dall'otorino la quale mi ha fatto la pulizia dell'orecchio in quanto avevo anche il tappo di cerume.
Tutto sembrava ok.
In quel periodo i miei sintomi erano solo dolore all'orecchio destro, ipoacusia, voce spesso rotta e tosse.
Dopo circa un paio di mesi, ho chiuso il mio orecchio sinistro per capire se sentivo perfettamente con l'orecchio destro e mi sono accorta che con l'orecchio destro sentivo leggermente chiuso.
Cosi mi sono recata dal mio medico di famiglia che controllandomi l'orecchio mi ha detto che lo vedeva con ancora dell'infezione, cosi mi ha dato un antibiotico da ingerire.
Ho preso due scatole.
Durante la somministrazione sembrava andar meglio, una volta finito il trattamento, ancora il dolore.
Tanto dolore sui linfonodi dietro l'orecchio, voce rotta, mal di testa, naso con narici funzionanti in alternanza (quindi non bene).
In seguito, parlando ancora con il dottore, mi ha detto che poteva essere un altro batterio, cosi mi diede un altro antibiotico.
Con questo i miei sintomi sono leggermente cambiati, in quanto ho iniziato ad avvertire dolore nei linfonodi del collo anteriore destro (e non piu nei linfonodi del collo sinistro), ancora voce rotta, tonsilla destra un po piu grande all'altra e a giorni con placche bianche, a volte dolore anche sull'altro orecchio (solo per secondi), ipoacusia con orecchio destro, come se fosse ovattato, palato di colore viola, lingua bianca.
Dopo qualche settimana il medico di famiglia mi ha riscontrato un otite in entrambe le orecchie (avevo forte prurito).
Parlando con la specialista (purtroppo solo telefonicamente per il lockdown), le ho descritto tutti i sintomi, e lei mi ha detto che sicuramente si tratta di esofagite da reflusso.
Cosi mi ha somministrato il gaviscon per 6 settimane.
I dolori sembravano essere migliorati ma solo verso la fine della somministrazione.
Dopo circa qualche mese all'improsvviso forte dolore sui linfonodi del collo destro anteriore e dolore all'orecchio destro.
Dopo qualche giorno miglioramenti e adesso da circa una settimana ancora dolore orecchio destro, a volte anche al sinistro ma solo per pochi secondi, naso sempre funzionante in alternanza con leggerissimo raffreddore perenne, voce rotta di nuovo, dolore sulla pelle della giancia destra e gengive e denti sopra e sotto sul lato destro.
Adesso mi chiedo da che spacialista rivolgermi, ovvero otorinolaringoiatra, gastroenterologo o nutrizionista?
E secondo il vostro parere di cosa potrebbe trattarsi?
Ovvero potrebbe trattarsi di esofagite da reflusso la causa di tutto cio?
purtroppo sono a Londra e non so da chi rivolgermi.
[#1]
Gentile Paziente, quando una patologia come la sua otite si presente cronica e ribelle alle terapie, è probabile che ci sia qualcosa nel terreno, cioè nel distretto anatomico in cui la patologia si è cronicamente insediata e attira l’agente eziologico, che invece è innocuo per gli altri componenti della famiglia e addirittura spesso anche per l’altro l’orecchio dello stesso paziente.
A mio parere l'approccio tradizionale insiste unicamente o con una preponderanza quasi assoluta sulle armi che conosce (farmaci e vaccini), ma trascura quasi del tutto altre componenti potenzialmente valide, come l'approccio strutturale. Nel caso dell'Otite Ricorrente o Cronica, é spesso in gioco una disfunzione tubarica. E' però di solito assai scarso l'impegno che i Curanti profondono su questo fronte, e anche la ricerca è disposta, non senza una spinta commerciale, a costose ricerche su farmaci e vaccini, ma non su questi campi, che hanno il grosso difetto di non prevedere sbocchi commerciali. La tuba passa a pochi millimetri dall'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi presenta una malocclusione può (sottolineo PUO') a volte creare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba, con, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso), all’otite che stenta a guarire o che ricorre spesso, fino a quadri più gravi , come il colesteatoma e l'otomastoidite .
Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, che dà quasi sempre un risultato solo momentaneo, nei casi di Otite ricorrente o cronica sarebbe il caso di spendere altrettanto impegno nel trattamento delle problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo nel mio sito internet alla pagina Patologie trattate-Patologie dell’Orecchio .Le suggerirei anche di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema: se ci si ritrova, eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
A mio parere l'approccio tradizionale insiste unicamente o con una preponderanza quasi assoluta sulle armi che conosce (farmaci e vaccini), ma trascura quasi del tutto altre componenti potenzialmente valide, come l'approccio strutturale. Nel caso dell'Otite Ricorrente o Cronica, é spesso in gioco una disfunzione tubarica. E' però di solito assai scarso l'impegno che i Curanti profondono su questo fronte, e anche la ricerca è disposta, non senza una spinta commerciale, a costose ricerche su farmaci e vaccini, ma non su questi campi, che hanno il grosso difetto di non prevedere sbocchi commerciali. La tuba passa a pochi millimetri dall'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi presenta una malocclusione può (sottolineo PUO') a volte creare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba, con, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso), all’otite che stenta a guarire o che ricorre spesso, fino a quadri più gravi , come il colesteatoma e l'otomastoidite .
Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, che dà quasi sempre un risultato solo momentaneo, nei casi di Otite ricorrente o cronica sarebbe il caso di spendere altrettanto impegno nel trattamento delle problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo nel mio sito internet alla pagina Patologie trattate-Patologie dell’Orecchio .Le suggerirei anche di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema: se ci si ritrova, eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 13/01/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.