Infarto cocleare
salve circa 30 anni fa avevo meno di 30 anni a seguito di una colossale sbronza seguita da una esposizione al freddo dopo aver molto ballato e fumato era una notte di capodanno andai a letto verso le 4 del mattino, quando mi svegliai non sentivo nulla o meglio sentivo ma molto male e tutti i rumori alti ti po fischio mi procuravano un forte fastidio dall'orecchio destro recuperai completamente ma dal sinistro rimase una forte ipoacusia, andai in ospedale il giorno dopo e i dottori dopo avermi visitato diagnosticarono ematoma al timpano con relativa terapia per sciogliere il coagulo di sangue da loro ravvisato.
a distanza di un paio di settimane non notando alcun miglioramento prenotai una visita al policlinico federico II DI NAPOLI e li i dottori dopo avermi fatto vari esami mi dissero che avevo un problema all'orecchio interno precisamente alla coclea e che confrontato la diagnosi con relativa terapia fattami dai medici dell'ospedale cui ero stato prima mi consigliarono di denunciarli perchè l'errore fatto era troppo grave in pratica con la loro terapia invece di migliorare peggiorarono la situazione cosa che evitai di fare per quieto vivere logicamente.
i dottori del policlinico mi dissero che le cause potevano essere anche uno sbalzo epatico visto la grossa quantità di alcol ingerito, ora sono passati 30 anni da allora e non ho mai risolto il problema ho anche provato ad usare un apparecchio acustico molto sofisticato da mettere all'interno dell'orecchio ma ho dovuto ridarlo indietro in quanto mi amplificava molto alcuni rumori.
vorrei chiedere se è possibile che una sbronza associata a un'esposizione ambientale molto fredda dopo aver ballato e fumato all'interno possa creare una cosa del genere e inoltre a distanza di cosi tanto tempo è possibile che la medicina abbia trovato delle soluzioni?
la mia perdita di udito monolaterale non è totale all'esame audiometrico risultò una perdita del 60 per cento circa.
a distanza di un paio di settimane non notando alcun miglioramento prenotai una visita al policlinico federico II DI NAPOLI e li i dottori dopo avermi fatto vari esami mi dissero che avevo un problema all'orecchio interno precisamente alla coclea e che confrontato la diagnosi con relativa terapia fattami dai medici dell'ospedale cui ero stato prima mi consigliarono di denunciarli perchè l'errore fatto era troppo grave in pratica con la loro terapia invece di migliorare peggiorarono la situazione cosa che evitai di fare per quieto vivere logicamente.
i dottori del policlinico mi dissero che le cause potevano essere anche uno sbalzo epatico visto la grossa quantità di alcol ingerito, ora sono passati 30 anni da allora e non ho mai risolto il problema ho anche provato ad usare un apparecchio acustico molto sofisticato da mettere all'interno dell'orecchio ma ho dovuto ridarlo indietro in quanto mi amplificava molto alcuni rumori.
vorrei chiedere se è possibile che una sbronza associata a un'esposizione ambientale molto fredda dopo aver ballato e fumato all'interno possa creare una cosa del genere e inoltre a distanza di cosi tanto tempo è possibile che la medicina abbia trovato delle soluzioni?
la mia perdita di udito monolaterale non è totale all'esame audiometrico risultò una perdita del 60 per cento circa.
[#1]
Singolare davvero il consiglio dei colleghi di denunciare altri colleghi perché l' "ematoma" al timpano evidenziato al primo controllo poteva essere compatibile con un versamento per lo sbalzo termico con concomitante danno cocleare responsabile della alterazione uditiva. E a questo punto sarei curioso di sapere quale terapia le consigliarono per lo "sbalzo epatico". Per una ipoacusia improvvisa come la sua sono sicuro che questi esperti colleghi del policlinico le abbiano consigliato terapia cortisonica, farmaci per migliorare il microcircolo, terapia iperbarica e RMN dell'orecchio con mezzo di contrasto (o almeno una TAC, considerato che si parla di tre anni fa). Se non lo hanno fatto, le poche possibilità di migliorare sono svanite insieme alla loro scarsa deontologia professionale.
La medicina non ha trovato soluzioni perché lei ha un danno a carico del nervo che non è suscettibile di terapia farmacologica (a meno che il paziente non venga trattato immediatamente).
Ha mai fatto una RMN o un TAC?
L'utilizzo di una protesi acustica potrebbe avere dei benefici ma la regolazione e l'adattamento sono elementi estremante delicati e complessi che, se non correttamente eseguiti, possono creare più fastidi che benefici.
La medicina non ha trovato soluzioni perché lei ha un danno a carico del nervo che non è suscettibile di terapia farmacologica (a meno che il paziente non venga trattato immediatamente).
Ha mai fatto una RMN o un TAC?
L'utilizzo di una protesi acustica potrebbe avere dei benefici ma la regolazione e l'adattamento sono elementi estremante delicati e complessi che, se non correttamente eseguiti, possono creare più fastidi che benefici.
Vincenzo Marcelli
[#2]
Utente
Salve. Voglio precisare che sono passati trenta anni e non tre e che al policlinico mi prescrissero come terapia la vitamina a da assumere spesso in quanto a loro dire serviva per non peggiorare. Su mia precisa domanda se potevo guarire mi dissero che neanche con un miracolo era possibile. Forse era già passato il tempo necessario per poter intervenire. Quindi se ho ben capito mi conviene rimanere così
[#3]
Mi sono chiari i tempi e il decorso (il "tre anni fa" era in realtà da intendere come trenta anni fa, quando la RMN era ancora poco utilizzata e si ricorreva essenzialmente alla TAC)
Quello che ho provato a spiegare è che in caso di ipoacusia improvvisa esiste un iter diagnostico (TAC o RMN dell'encefalo) e terapeutico (cortisonici, emoreologici) che all'epoca non è stato seguito da nessuno dei due gruppi di sanitari. Non c'è alcun dubbio che ora non esiste alcuna possibilità di risolvere il problema. Resta il fatto che comunque nessuno le ha mai consigliato un'indagine radiologica.
Quello che ho provato a spiegare è che in caso di ipoacusia improvvisa esiste un iter diagnostico (TAC o RMN dell'encefalo) e terapeutico (cortisonici, emoreologici) che all'epoca non è stato seguito da nessuno dei due gruppi di sanitari. Non c'è alcun dubbio che ora non esiste alcuna possibilità di risolvere il problema. Resta il fatto che comunque nessuno le ha mai consigliato un'indagine radiologica.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.5k visite dal 30/07/2020.
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