Problemi alle orecchie e vertigine
Gentili dottori, scrivo spiegandovi il mio caso, anche alla ricerca di un pò di tranquillità, essendo molto ansiosa.
All'inizio del 2019 ebbi un influenza stagionale.
Al termine di essa, in convalescenza, residuò un fastidio fatto di orecchie tappate, prima la destra poi la sinistra, si alternavano, con autofonia, crepitii come da muco, e rimbombi fastidiosissimi.
Pensavo fosse un otite, mi furono consigliate gocce di otalgan.
Ne ho fatto uso ma senza risultati, le orecchie rimanevano sempre otturate, si sturava una e si otturava l'altra, con rarissimi fischi di pochi secondi.
Un medico amico di famiglia mi visitò con otoscopio classico dicendo che avevo le orecchie piene di cerume ma che non era definibile come tappo e che non riusciva a visualizzare la membrana timpanica e mi rimandò a una visita otorinolaringoiatrica, mi consigliò Cerulisina che utilizzai per alcuni giorni.
Passò circa un mese e mezzo, il problema si risolse e accantonai la visita, anche perchè nel frattempo avevo anche una carie profonda ad un molare che necessitava di cure e che avendo il problema delle orecchie continuavo a rimandare perchè non me la sentivo di stare sulla poltrona del dentista con le orecchie turate e i fastidi correlati.
Infatti poi ho dovuto devitalizzarla.
Chiusa questa parentesi da allora non ho avuto altri fastidi se non occasionali otturamenti poi risoltisi sempre da soli.
A volte mi svegliavo proprio cosi dopo aver dormito con l'orecchio sul cuscino e la chiusura dell'orecchio durava poche ore al massimo poi si risolveva.
Durante questo anno quindi nessun problema di rilevanza.
Arriviamo a maggio 2020, mi sveglio con orecchio turato, sensazione di pressione più interna, e la cosa permane per ben 3 giorni, con voci rimbombanti, robotiche e fastidiosissime.
Al terzo giorno in cui l'orecchio continua ad essere otturato, interviene una fastidiosissima vertigine.
Mi trovo a letto la sera, ero appena andata a coricarmi, fino a un attimo prima stavo bene, cioè senza vertigine, ma continuando ad aver orecchio in questione otturato.
Giro di scatto lateralmente la testa e comincio a vedere la mia scrivania guardandola dal letto che gira.
All'inizio pensavo fosse suggestione mia ma la cosa continuava fino a generarmi forte nausea, voglia di vomitare e sudorazione.
Vomito un pò ma poi sto bene e mi addormento.
Il giorno seguente, niente vertigine, orecchio permane otturato ma dopo pranzato mi alzo da tavola sentendo arrivare una nuova vertigine che è stata terribile in quanto ho vomitato automaticamente il pranzo senza averlo digerito, e poi mi ha tenuta tutto il giorno con nausea forte e vomito.
La vertigine era oggettiva in quanto vedevo roteare gli oggetti, avevo anche da distesa vertigine e quando mi spostavo sul cuscino.
La sera dello stesso giorno sento cessare la vertigine e con essa l'oreccho tappato, che si libera finalmente.
Ora sto bene Spero possiate un pò tranquillizzarmi, prenoterò una visita.
Grazie mille per il vostro lavoro
All'inizio del 2019 ebbi un influenza stagionale.
Al termine di essa, in convalescenza, residuò un fastidio fatto di orecchie tappate, prima la destra poi la sinistra, si alternavano, con autofonia, crepitii come da muco, e rimbombi fastidiosissimi.
Pensavo fosse un otite, mi furono consigliate gocce di otalgan.
Ne ho fatto uso ma senza risultati, le orecchie rimanevano sempre otturate, si sturava una e si otturava l'altra, con rarissimi fischi di pochi secondi.
Un medico amico di famiglia mi visitò con otoscopio classico dicendo che avevo le orecchie piene di cerume ma che non era definibile come tappo e che non riusciva a visualizzare la membrana timpanica e mi rimandò a una visita otorinolaringoiatrica, mi consigliò Cerulisina che utilizzai per alcuni giorni.
Passò circa un mese e mezzo, il problema si risolse e accantonai la visita, anche perchè nel frattempo avevo anche una carie profonda ad un molare che necessitava di cure e che avendo il problema delle orecchie continuavo a rimandare perchè non me la sentivo di stare sulla poltrona del dentista con le orecchie turate e i fastidi correlati.
Infatti poi ho dovuto devitalizzarla.
Chiusa questa parentesi da allora non ho avuto altri fastidi se non occasionali otturamenti poi risoltisi sempre da soli.
A volte mi svegliavo proprio cosi dopo aver dormito con l'orecchio sul cuscino e la chiusura dell'orecchio durava poche ore al massimo poi si risolveva.
Durante questo anno quindi nessun problema di rilevanza.
Arriviamo a maggio 2020, mi sveglio con orecchio turato, sensazione di pressione più interna, e la cosa permane per ben 3 giorni, con voci rimbombanti, robotiche e fastidiosissime.
Al terzo giorno in cui l'orecchio continua ad essere otturato, interviene una fastidiosissima vertigine.
Mi trovo a letto la sera, ero appena andata a coricarmi, fino a un attimo prima stavo bene, cioè senza vertigine, ma continuando ad aver orecchio in questione otturato.
Giro di scatto lateralmente la testa e comincio a vedere la mia scrivania guardandola dal letto che gira.
All'inizio pensavo fosse suggestione mia ma la cosa continuava fino a generarmi forte nausea, voglia di vomitare e sudorazione.
Vomito un pò ma poi sto bene e mi addormento.
Il giorno seguente, niente vertigine, orecchio permane otturato ma dopo pranzato mi alzo da tavola sentendo arrivare una nuova vertigine che è stata terribile in quanto ho vomitato automaticamente il pranzo senza averlo digerito, e poi mi ha tenuta tutto il giorno con nausea forte e vomito.
La vertigine era oggettiva in quanto vedevo roteare gli oggetti, avevo anche da distesa vertigine e quando mi spostavo sul cuscino.
La sera dello stesso giorno sento cessare la vertigine e con essa l'oreccho tappato, che si libera finalmente.
Ora sto bene Spero possiate un pò tranquillizzarmi, prenoterò una visita.
Grazie mille per il vostro lavoro
[#1]
Da cio' che descrive, la sensazione di orecchio ovattato è dovuto alla presenza di cerume nel condotto uditivo esterno. Per quanto riguarda, invero, la vertigine, probabilmente dipende dalla formazioni di calcoli che si sono formati all'interno del labirinto e che, con i movimenti bruschi del capo, procurano il sintomo. Necessita, quindi, di una visita da parte di uno Specialista e delle relative cure.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Buonasera dott. Brunori e grazie della sua risposta! Volevo aggiornarla sulla situazione. Oggi ho effettuato visita ORL, con impedenzometria e esame audiometrico. La diagnosi è stata tubotimpanite catarrale bilaterale con lieve ipoacusia per frequenze basse bilateralmente, di tipo trasmissivo. Il dottore ha visto un po di livelli idroaereei specialmente nell'orecchio destro, quello che era otturato, ma anche a sinistra. Ah di cerume ha detto che non c'era nemmeno l'ombra, quindi l'avro espulso appunto. Mi ha diagnosticato anche una ipertrofia dei turbinati e ha detto che concorre alla situazione, perchè cè una lieve stenosi e quindi i liquidi non fluiscono bene. Mi ha prescritto actifed e uno spray decongestionante nasale e se dovesse otturarsi di nuovo l'orecchio, mi ha detto di fare aerosol con clenil e fluibron, mi ha detto che sto portando dietro questa infiammazione da parecchio e la dobbiamo risolvere ma niente di preoccupante. Quindi si risolverà dopo le cure? Grazie e cordiali saluti
[#4]
Utente
Dimenticavo. Il dottore attribuisce la vertigine a questo catarro interno e mi aveva dato vertiserc da prendere due volte al giono e anche levopraid in caso continuassi a vomitare...Io ho preferito non assumere vertiserc perchè la vertigine la sera era cessata e sono una persona fortemente ipotesa, ho anche 80-40 di pressione a volte.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 31/05/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Salute orale
Igiene dentale, carie, afte e patologie della bocca: tutto quello che devi sapere sulla salute orale e sulla prevenzione dei disturbi di denti e mucosa boccale.