Rimedi casalinghi contro alitosi da catarro?
Salve,
è da molto tempo che soffro di questa alitosi ma non saprei precisarne l'inizio.
Ho avuto solo un caso di sinusite alle medie e forse quella è la causa del mio problema.
La mia pulizia dentale penso sia buona, mi lavo i denti tutti i giorni con filo interdentale, spazzolino e colluttorio tutti i giorni, da un pò di tempo ho cambiato alimentazione, mangio più sano, proprio per eliminare l'alitosi ma invano.
Il catarro era il mio sospettato sin dall'inizio perchè quando deglutisco sento dei rimasugli di muco in fondo alla lingua, sembra tra la fine della cavità orale e di quella nasale, e quando poggio una penna, ad esempio, nella parte più interna possibile della lingua per sentire com'è il mio alito, la penna odora di feci.
Ho letto che potrebbe essere per problemi renali l'odore di feci, ma al momento non ho nessun problema ad urinare.
Volevo chiedere se in questo periodo di quarantena esistessero dei rimedi efficcaci contro questa situazione.
Ho provato coi gargarismi, con vapovi vari ma niente.
Sono giovane e non ancora inserito nel mondo del lavoro, non voglio che il mio alito diventi un problema per le amicizie che ho, relazioni e rapporti tra colleghi futuri.
Grazie per l'attenzione
è da molto tempo che soffro di questa alitosi ma non saprei precisarne l'inizio.
Ho avuto solo un caso di sinusite alle medie e forse quella è la causa del mio problema.
La mia pulizia dentale penso sia buona, mi lavo i denti tutti i giorni con filo interdentale, spazzolino e colluttorio tutti i giorni, da un pò di tempo ho cambiato alimentazione, mangio più sano, proprio per eliminare l'alitosi ma invano.
Il catarro era il mio sospettato sin dall'inizio perchè quando deglutisco sento dei rimasugli di muco in fondo alla lingua, sembra tra la fine della cavità orale e di quella nasale, e quando poggio una penna, ad esempio, nella parte più interna possibile della lingua per sentire com'è il mio alito, la penna odora di feci.
Ho letto che potrebbe essere per problemi renali l'odore di feci, ma al momento non ho nessun problema ad urinare.
Volevo chiedere se in questo periodo di quarantena esistessero dei rimedi efficcaci contro questa situazione.
Ho provato coi gargarismi, con vapovi vari ma niente.
Sono giovane e non ancora inserito nel mondo del lavoro, non voglio che il mio alito diventi un problema per le amicizie che ho, relazioni e rapporti tra colleghi futuri.
Grazie per l'attenzione
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Gentile Paziente, per l’alitosi sono state spesso citate le cause più frequenti: sinusite, tonsillite, problemi dentari. La letteratura sostanzialmente conferma. Ma allora, che problema c’è? Esiste un medico che non sa gestire una sinusite o una tonsillite, oppure un dentista che non sa curare le carie?
Evidentemente questa visione del problema, pur corretta, non è sufficiente a risolverlo, anche alla luce del fatto che molti pazienti lo riferiscono in bocche sane e senza carie.
A mio parere il problema non va ricercato in rare patologie specialistiche di nicchia, ma solo inquadrato diversamente. L’alitosi occasionale non costituisce un problema come non lo sono, se occasionali, l’Otite, la parotite, la rinosinusite, la tonsillite, la tosse: lo diventano se il problema ricorre, e diventa Otite Media Acuta Ricorrente (OMAR), parotite ricorrente, ostruzione nasale cronica, tonsillite semi-chirurgica , tosse cronica.
Così accade se l’alitosi, in sé banale, è quotidiana.
A mio parere, come per le altre patologie summenzionate, refrattarie al trattamento, la soluzione può stare in bocca.
Al Dentista, però , non va chiesto (solo) di curare la carie, ma di sincerarsi dell’esistenza di uno schema di respirazione orale primaria (ROP) e di una malocclusione , che possono intervenire come concausa di molti quadri patologici considerati causa di alitosi, e soprattutto della loro ricorrenza e cronicizzazione pur in presenza di ottime cure di ottimi colleghi.
Nella patogenesi delle rinosinusiti croniche é da tutti accettato il ruolo dei "disturbi di ventilazione". Fra questi talvolta si trascura l'ipotesi puramente disfunzionale, cioè la presenza di uno schema respiratorio orale anziché nasale, specie di notte quando la vigilanza individuale cade. In pratica lo schema interpretativo abituale é: il naso é chiuso, quindi il paziente é costretto alla respirazione orale. Terapia: apriamo il naso (mucolitici, cortisonici, adenoidectomia ecc.). Esiste però anche la possibilità che il paziente abbia acquisito primariamente per vari motivi uno schema respiratorio orale. In pratica è possibile che tenga abitualmente la bocca aperta, ma non perché il naso é chiuso. In questi casi l'aria inspirata, potendo scegliere due vie di ingresso, per un principio di meccanica dei fluidi preferisce il transito a minori resistenze, cioé quello attraverso a bocca. Questo, oltre a facilitare con il salto dei filtri nasali varie patologie della gola, esclude la ventilazione nasale, e configura il "disturbo di ventilazione" da tutti accettato come importante elemento patogenetico delle rinosinusiti croniche. In questi casi, quindi, il naso si ammala secondariamente alla respirazione orale, perché a causa di quest’ultima non viene ventilato. Il paziente non apre la bocca perché il naso è chiuso, ma gli si tappa spesso il naso perché la bocca è aperta.
Inoltre, quando si respira con la bocca anziché con il naso, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e , senza essere preriscaldata umidificata e filtrata nelle fosse nasali e nei seni paranasali, investe la gola, irritandola cronicamente, dapprima con meccanismo fisico, ma successivamente anche i batteri (anche quelli responsabili dell’alitosi) sono facilitati ad entrare e ad insediarsi in maniera cronica o ricorrente in bocca e nelle vie respiratorie. Il respiro orale genera la secchezza della bocca, eliminando il ruolo difensivo e detergente della saliva, il che favorisce anche l’alitosi.
Altra causa di alitosi può essere il russare notturno con apnee ostruttive nel sonno (OSAS) : del resto, l’OSAS è spesso collegata all’ostruzione nasale e all’ipertrofia adenotonsillare. La soluzione dell’alitosi in questi casi va di pari passo con la soluzione del russare e dell’Apnea nel Sonno (OSAS).
Non è appurato con certezza se il Reflusso Gastro Esofageo (GER) può essere causa di alitosi. A volte però il GER è secondario all’apnea ostruttiva e all’aumento delle resistenze delle alte vie respiratorie, (UARS) , per la depressione inspiratoria che si genera nelle basse vie aeree per vincere quelle resistenze e che, a seguito dell’ostruzione a livello faringeo, si trasmette per vasi comunicanti nell’esofago, risucchiando il contenuto dello stomaco.
Se lei si riconoscesse negli aspetti descritti,(eventualmente mi faccia sapere) le suggerirei di rivolgersi anche ad un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno.
Apra eventualmente anche questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1484-alitosi.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
Cordiali saluti ed auguri.
Evidentemente questa visione del problema, pur corretta, non è sufficiente a risolverlo, anche alla luce del fatto che molti pazienti lo riferiscono in bocche sane e senza carie.
A mio parere il problema non va ricercato in rare patologie specialistiche di nicchia, ma solo inquadrato diversamente. L’alitosi occasionale non costituisce un problema come non lo sono, se occasionali, l’Otite, la parotite, la rinosinusite, la tonsillite, la tosse: lo diventano se il problema ricorre, e diventa Otite Media Acuta Ricorrente (OMAR), parotite ricorrente, ostruzione nasale cronica, tonsillite semi-chirurgica , tosse cronica.
Così accade se l’alitosi, in sé banale, è quotidiana.
A mio parere, come per le altre patologie summenzionate, refrattarie al trattamento, la soluzione può stare in bocca.
Al Dentista, però , non va chiesto (solo) di curare la carie, ma di sincerarsi dell’esistenza di uno schema di respirazione orale primaria (ROP) e di una malocclusione , che possono intervenire come concausa di molti quadri patologici considerati causa di alitosi, e soprattutto della loro ricorrenza e cronicizzazione pur in presenza di ottime cure di ottimi colleghi.
Nella patogenesi delle rinosinusiti croniche é da tutti accettato il ruolo dei "disturbi di ventilazione". Fra questi talvolta si trascura l'ipotesi puramente disfunzionale, cioè la presenza di uno schema respiratorio orale anziché nasale, specie di notte quando la vigilanza individuale cade. In pratica lo schema interpretativo abituale é: il naso é chiuso, quindi il paziente é costretto alla respirazione orale. Terapia: apriamo il naso (mucolitici, cortisonici, adenoidectomia ecc.). Esiste però anche la possibilità che il paziente abbia acquisito primariamente per vari motivi uno schema respiratorio orale. In pratica è possibile che tenga abitualmente la bocca aperta, ma non perché il naso é chiuso. In questi casi l'aria inspirata, potendo scegliere due vie di ingresso, per un principio di meccanica dei fluidi preferisce il transito a minori resistenze, cioé quello attraverso a bocca. Questo, oltre a facilitare con il salto dei filtri nasali varie patologie della gola, esclude la ventilazione nasale, e configura il "disturbo di ventilazione" da tutti accettato come importante elemento patogenetico delle rinosinusiti croniche. In questi casi, quindi, il naso si ammala secondariamente alla respirazione orale, perché a causa di quest’ultima non viene ventilato. Il paziente non apre la bocca perché il naso è chiuso, ma gli si tappa spesso il naso perché la bocca è aperta.
Inoltre, quando si respira con la bocca anziché con il naso, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e , senza essere preriscaldata umidificata e filtrata nelle fosse nasali e nei seni paranasali, investe la gola, irritandola cronicamente, dapprima con meccanismo fisico, ma successivamente anche i batteri (anche quelli responsabili dell’alitosi) sono facilitati ad entrare e ad insediarsi in maniera cronica o ricorrente in bocca e nelle vie respiratorie. Il respiro orale genera la secchezza della bocca, eliminando il ruolo difensivo e detergente della saliva, il che favorisce anche l’alitosi.
Altra causa di alitosi può essere il russare notturno con apnee ostruttive nel sonno (OSAS) : del resto, l’OSAS è spesso collegata all’ostruzione nasale e all’ipertrofia adenotonsillare. La soluzione dell’alitosi in questi casi va di pari passo con la soluzione del russare e dell’Apnea nel Sonno (OSAS).
Non è appurato con certezza se il Reflusso Gastro Esofageo (GER) può essere causa di alitosi. A volte però il GER è secondario all’apnea ostruttiva e all’aumento delle resistenze delle alte vie respiratorie, (UARS) , per la depressione inspiratoria che si genera nelle basse vie aeree per vincere quelle resistenze e che, a seguito dell’ostruzione a livello faringeo, si trasmette per vasi comunicanti nell’esofago, risucchiando il contenuto dello stomaco.
Se lei si riconoscesse negli aspetti descritti,(eventualmente mi faccia sapere) le suggerirei di rivolgersi anche ad un dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno.
Apra eventualmente anche questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1484-alitosi.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 29/04/2020.
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