Dipendenza da cottonfiock
Sono molto imbarazzata nel parlare di questo vizio/dipendenza che mi caratterizza da diversi anni (almeno 7-8 direi).
Ho 26 anni e ho il vizio di utilizzare molto spesso i cottonfiock nelle orecchie a causa di prurito ricorrente.
Non li utilizzo se non ho prurito, ma questo sopraggiunge almeno una/due volte al giorno, salvo alcune giornate in cui è proprio costante e mi costringe a placarlo utilizzando il cottonfiock anche 3-4-5 volte al giorno.
Il prurito è localizzato in un punto preciso, molto interno del condotto uditivo esterno, non so sinceramente se addirittura a ridosso del timpano ma direi di si.
Il cottonfiock ne viene fuori solitamente bianco, al limite di un colore sieroso leggermente giallino, se gratto troppo capita anche che venga fuori striato di sangue.
Alle volte l'infiammazione che mi causo è tale da farmi male l'orecchio per un giorno.
In generale, ho un cerume liquido, solo una volta nella vita ho sperimentato il tappo di cerume.
Quando gratto con il cottonfiock poi spesso ho fuoriuscita liquida e sensazione di liquido nell'orecchio (sempre incolore/debolmente colorata) anche per ore.
Vorrei riuscire a frenare questo circolo vizioso, perchè immagino possa essere semplicemente dato da prurito > grattamento > infiammazione cronica > e ricomincia e sono consapevole di tutti i rischi chi vado incontro (lesioni tipaniche fino a perfino meningite malauguratamente dovessi favorire proliferazione batterica da parte di batteri che la causano)
Ho cercato su internet ma non ho trovato nulla, mi chiedevo se esistessero degli anestetici spray perchè secondo me interrompendo il prurito per un determinato lasso di tempo riuscirei a interrompere lo stimolo e permettere al tessuto di ripristinarsi.
Aggiungo che è già mia intenzione superare l'imbarazzo e parlarne col mio medico e chiedere un consulto ORL al termine della quarantena, ma per ora sono curiosa di sapere cosa potrei fare, visto che stando a casa e avendo sempre i cottonfiock a portata di mano l'uso è più frequente.
(Ci tengo a dire che studio medicina -il che rende tutto ancora più imbarazzante perchè consapevole dei rischi dovrei smettere! - quindi potete usare anche termini più tecnici senza grossi problemi)
Ho 26 anni e ho il vizio di utilizzare molto spesso i cottonfiock nelle orecchie a causa di prurito ricorrente.
Non li utilizzo se non ho prurito, ma questo sopraggiunge almeno una/due volte al giorno, salvo alcune giornate in cui è proprio costante e mi costringe a placarlo utilizzando il cottonfiock anche 3-4-5 volte al giorno.
Il prurito è localizzato in un punto preciso, molto interno del condotto uditivo esterno, non so sinceramente se addirittura a ridosso del timpano ma direi di si.
Il cottonfiock ne viene fuori solitamente bianco, al limite di un colore sieroso leggermente giallino, se gratto troppo capita anche che venga fuori striato di sangue.
Alle volte l'infiammazione che mi causo è tale da farmi male l'orecchio per un giorno.
In generale, ho un cerume liquido, solo una volta nella vita ho sperimentato il tappo di cerume.
Quando gratto con il cottonfiock poi spesso ho fuoriuscita liquida e sensazione di liquido nell'orecchio (sempre incolore/debolmente colorata) anche per ore.
Vorrei riuscire a frenare questo circolo vizioso, perchè immagino possa essere semplicemente dato da prurito > grattamento > infiammazione cronica > e ricomincia e sono consapevole di tutti i rischi chi vado incontro (lesioni tipaniche fino a perfino meningite malauguratamente dovessi favorire proliferazione batterica da parte di batteri che la causano)
Ho cercato su internet ma non ho trovato nulla, mi chiedevo se esistessero degli anestetici spray perchè secondo me interrompendo il prurito per un determinato lasso di tempo riuscirei a interrompere lo stimolo e permettere al tessuto di ripristinarsi.
Aggiungo che è già mia intenzione superare l'imbarazzo e parlarne col mio medico e chiedere un consulto ORL al termine della quarantena, ma per ora sono curiosa di sapere cosa potrei fare, visto che stando a casa e avendo sempre i cottonfiock a portata di mano l'uso è più frequente.
(Ci tengo a dire che studio medicina -il che rende tutto ancora più imbarazzante perchè consapevole dei rischi dovrei smettere! - quindi potete usare anche termini più tecnici senza grossi problemi)
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Gentile Paziente, rilevo che lei riferisce la necessità dell’uso di cotton fiock. La cosa in se potrebbe essere banale, ma in questi casi sono solito chiedere perché il paziente senta il bisogno di usare cotton fiock. Spesso alla base di questa cattiva abitudine c'é in prurito cronico e/o un'abbondante produzione di cerume, disturbi di lieve entità, anche se spesso assai noiosi, ma che aggiungerebbero un motivo per considerare il ruolo che l'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) può avere nel problema all'orecchio che si considera. Infatti prurito e ipersecrezione di cerume possono essere segni di un conflitto lieve ma costante fra condilo mandibolare e orecchio: a volte lo può percepire anche il paziente, infilandosi i mignoli nelle orecchie con i polpastrelli rivolti in avanti, e aprendo e chiudendo la bocca.
Anche molti dolori all'orecchio che non trovano spiegazione in campo otorinolaringoiatrico possono essere dovuti a disturbi dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
Per vari motivi legati in particolare al tipo di occlusione che il paziente presenta, i condili possono dislocarsi in una zona arretrata, entrando in rapporto con le superfici più distali delle cavità articolare che li ospita. Tali superfici sono in intimo rapporto con l'orecchio. In questo caso, assai comune, ogni qualvolta l'individuo deglutisce (e ciò avviene circa duemila volte al giorno a prescindere dalla volontà e dallo stato di sonno e veglia) i condili percuotono l'orecchio con più o meno violenza. Le malposizioni condilari possono interferire anche con il corretto funzionalmento della Tuba,(quel tubicino che mette in comunicazione l'orecchio medio con il retrobocca) : nel cattivo funzionamento della tuba c'é la chiave interpretativa di molti disturbi dell'orecchio.
Trova qualche notizia in più sui rapporti ATM-Orecchio nel mio sito internet, alla pagina Patologie dell’Orecchio .
Per questo, qualora il disturbo permanesse o si ripresentasse in futuro, le consiglierei di consultare anche un dentista esperto in problemi dell’Articolazione Temporo mandibolare (ATM).
Dia un’occhiata agli articoli linkati qui sotto, e veda se il suo caso può rientrare nella problematica descritta.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
Anche molti dolori all'orecchio che non trovano spiegazione in campo otorinolaringoiatrico possono essere dovuti a disturbi dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
Per vari motivi legati in particolare al tipo di occlusione che il paziente presenta, i condili possono dislocarsi in una zona arretrata, entrando in rapporto con le superfici più distali delle cavità articolare che li ospita. Tali superfici sono in intimo rapporto con l'orecchio. In questo caso, assai comune, ogni qualvolta l'individuo deglutisce (e ciò avviene circa duemila volte al giorno a prescindere dalla volontà e dallo stato di sonno e veglia) i condili percuotono l'orecchio con più o meno violenza. Le malposizioni condilari possono interferire anche con il corretto funzionalmento della Tuba,(quel tubicino che mette in comunicazione l'orecchio medio con il retrobocca) : nel cattivo funzionamento della tuba c'é la chiave interpretativa di molti disturbi dell'orecchio.
Trova qualche notizia in più sui rapporti ATM-Orecchio nel mio sito internet, alla pagina Patologie dell’Orecchio .
Per questo, qualora il disturbo permanesse o si ripresentasse in futuro, le consiglierei di consultare anche un dentista esperto in problemi dell’Articolazione Temporo mandibolare (ATM).
Dia un’occhiata agli articoli linkati qui sotto, e veda se il suo caso può rientrare nella problematica descritta.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 25/04/2020.
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