Ipoacusia bilaterale trasmissiva
Egregi Dottori,
in età adulta allora avevo circa 30 anni, mi è stato riscontrato, dietro un esame di controllo, di un "disturbo" diagnosticato come ipoacusia bilaterale di tipo trasmissiva. Nell'effettuare varie volte l'esame di audiometria tonale, si è riscontrato che il livello uditivo era pressochè rimasto invariato con il tempo, anche adesso che ho un'età di 40 anni.
Ho tre figli, di cui il primo (non escludendo anche gli altri due) ha il mio stesso problema, definito allo stesso modo, in aggiunta " di tipo genetico ".
Ora, Egregi Dottori, ci è stato proposto un intervento chirurgico esplorativo, per vedere la parte degli ossicini e nel caso provare una protesi interna, questo tipo di intervento vuole essere prima provato su di me ( padre ) e poi su di mio figlio.
Il problema è che mancano molte certezze: la riuscita dell'intervento ( per i rischi che incorre in un intervento chirurgico); la certezza che dopo tale intervento il livello uditivo sia perfetto; la certezza di poter inserire una protesi interna; ed in ultimo, ma al primo posto, che nel caso di mio figlio, questa protesi, con il crescere dell'età ( oggi mio figlio ha 8 anni ) possa spostarsi e quindi bisognosa di un nuovo intervento; poi, aggiungo, il rischio di un'infezione è possibile?
Io e mio figlio pratichiamo sport come pallone, judo, mio figlio piscina. Potrebbe in qualche modo, l'intervento chirurgico, avere conseguenze sull'attività sportiva e quindi per noi anche sociale?
Voglio comunque far presente che non vi sono problemi sul livello scolastico, ottimo per mio figlio, ed inoltre studia anche musica.
Come genitori ci sentiamo confusi sulla decisione da prendere, potete darci qualche suggerimento?
Il centro dove attualmente siamo in osservazione è un centro molto importate di Roma, ci sono altri centri specializzati per questo tipo di problemi?
Vi ringrazio in anticipo
Cordiali Saluti
in età adulta allora avevo circa 30 anni, mi è stato riscontrato, dietro un esame di controllo, di un "disturbo" diagnosticato come ipoacusia bilaterale di tipo trasmissiva. Nell'effettuare varie volte l'esame di audiometria tonale, si è riscontrato che il livello uditivo era pressochè rimasto invariato con il tempo, anche adesso che ho un'età di 40 anni.
Ho tre figli, di cui il primo (non escludendo anche gli altri due) ha il mio stesso problema, definito allo stesso modo, in aggiunta " di tipo genetico ".
Ora, Egregi Dottori, ci è stato proposto un intervento chirurgico esplorativo, per vedere la parte degli ossicini e nel caso provare una protesi interna, questo tipo di intervento vuole essere prima provato su di me ( padre ) e poi su di mio figlio.
Il problema è che mancano molte certezze: la riuscita dell'intervento ( per i rischi che incorre in un intervento chirurgico); la certezza che dopo tale intervento il livello uditivo sia perfetto; la certezza di poter inserire una protesi interna; ed in ultimo, ma al primo posto, che nel caso di mio figlio, questa protesi, con il crescere dell'età ( oggi mio figlio ha 8 anni ) possa spostarsi e quindi bisognosa di un nuovo intervento; poi, aggiungo, il rischio di un'infezione è possibile?
Io e mio figlio pratichiamo sport come pallone, judo, mio figlio piscina. Potrebbe in qualche modo, l'intervento chirurgico, avere conseguenze sull'attività sportiva e quindi per noi anche sociale?
Voglio comunque far presente che non vi sono problemi sul livello scolastico, ottimo per mio figlio, ed inoltre studia anche musica.
Come genitori ci sentiamo confusi sulla decisione da prendere, potete darci qualche suggerimento?
Il centro dove attualmente siamo in osservazione è un centro molto importate di Roma, ci sono altri centri specializzati per questo tipo di problemi?
Vi ringrazio in anticipo
Cordiali Saluti
[#1]
La patologia di cui soffre prende il nome di OTOSCLEROSI.E', questa, una malattia che colpisce piu' le donne rispetto agli uomini e, generalmente , è bilaterale ed è costituita dalla fissità della catena degli ossicini, fondamentali per la parte trasmissiva del suono. Viene considerata una malattia ereditaria e le cause, ancora oggi, sono praticamente sconosciute. Pertanto, non esiste una terapoia farmacologica che possa guarire la malattia. L'intervento chirurgico che viene proposto non serve, quindi per la risoluzione della malattia ma, serve unicamente per far recuperare l'udito perso. Poichè, come per tutti gli interventi chirurgici, ci possono essere delle compòicanze, per questo si consiglia l'intervento di stapedotomia quando la soglia uditiva è piuttosto bassa: in caso di insuccesso, non ci si sentiva prima dell'intervento, non si sente dopo.
Io non conosco personalmente il suo caso e, di conseguenza , non posso consigliarla piu' di tanto. Se crede, puo' rivolgersi presso la Clinica Otorinolaringoiatrica di Roma, Policlinico Umberto I, Prof. Ralli. Un cordiale saluto
Io non conosco personalmente il suo caso e, di conseguenza , non posso consigliarla piu' di tanto. Se crede, puo' rivolgersi presso la Clinica Otorinolaringoiatrica di Roma, Policlinico Umberto I, Prof. Ralli. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Ex utente
Dottore, la ringraziamo per la risposta e le informazioni molto chiare che ci ha fornito, ci siamo documentati sul tipo di problema che ha indicato.
Potrebbe dirci qual'è il livello per cui possiamo considerare la soglia uditiva "piuttosto bassa"?, voglio dire, avendo in mano un esame audiometrico di tipo tonale, nel mio caso, (fatto con cuffia) presenta un valore che va da 40 db ( frequenza 250 Hz ) a circa 60 db (8000 Hz), mio figlio sempre con Cuffia va da 30 db a circa 50 db.
Inoltre, un intervento potrebbe comportare delle limitazioni nella vita, come poter o meno fare determinati sport o altro? si tratta comunque di impiantare una protesi.
Le chiedo scusa per le continue e magari noiose domande.
Grazie ancora e saluti.
Potrebbe dirci qual'è il livello per cui possiamo considerare la soglia uditiva "piuttosto bassa"?, voglio dire, avendo in mano un esame audiometrico di tipo tonale, nel mio caso, (fatto con cuffia) presenta un valore che va da 40 db ( frequenza 250 Hz ) a circa 60 db (8000 Hz), mio figlio sempre con Cuffia va da 30 db a circa 50 db.
Inoltre, un intervento potrebbe comportare delle limitazioni nella vita, come poter o meno fare determinati sport o altro? si tratta comunque di impiantare una protesi.
Le chiedo scusa per le continue e magari noiose domande.
Grazie ancora e saluti.
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Personalmente, credo che il grado di ipoacusia utile per sottoporre un Paziente ad un intervento chirurgico di stapedotomia sia, sulle frequenze basse-medie di 60% : cio' per i motivi prima menzionati. Certamente, l'impianto della protesi è suscettibile di spostamenti della stessa, per esempio in seguito a traumi, che potrebbe determinarne lo spostamento e la relativa sordità conseguente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.9k visite dal 26/03/2009.
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