Ernia iatale, tonsille ipertrofiche e criptiche, lingua bianca e alitosi
Sono un ragazzo di 21 anni e 2 anni fa mi è stata diagnosticata "un'ernia iatale di grosse dimensioni con cardias incontinente".
Questa condizione di per se è estremamente fastidiosa nonostante segua le indicazioni date dal dottore prendendo lucen 20 e gaviscon dopo i pasti.
Questa situazione mi crea un serio disagio in seguito a qualsiasi pasto (anche il più leggero) ma quando ho chiesto al mio medico di base se potessi per caso essere operato mi ha risposto negativamente spiegandomi che è un'operazione che si effettua in rarissimi casi.
A questo punto mi sorge la prima domanda; se l'operazione risolvesse il problema davvero non ne varrebbe la pena essendo io così giovane?
Devo convivere con questo disagio tutta la vita?
L'ernia iatale ha avuto anche ulteriori conseguenze.
Ho una fastidiosa patina bianca sulla lingua e tonsille gonfie e criptiche (controllate entrambe dall'otorinolaringoiatra che mi consigliò di svolgere la gastroscopia sospettando (a ragione) l'ernia iatale.
Nell'ultimo anno questo problema è peggiorato: le tonsille sono gonfie e sebbene non mi diano problemi di deglutizione o respirazione ho spesso la sensazione di corpo estraneo in gola.
Trovo spesso calcoli tonsillari e la patina bianca sulla lingua è sempre presente nella parte posteriore.
Due volte mi è anche capitato che il dolore si trasferisse dalla tonsilla infiammata all'orecchio, ma il problema si è risolto da solo in due o tre giorni.
Oltre al fastidio materiale questa situazione provoca alitosi e sono sempre costretto a masticare un chewing gum.
Ci tengo a precisare che la mia igiene orale è scrupolosa e questo accade nonostante io tutti i giorni faccia sciacqui con bicarbonato o altri antisettici appositi.
C'è una soluzione definitiva per questo problema?
Ho letto di persone che per questi disagi hanno affrontato una tonsillectomia.
Potrebbe essere una soluzione?
Ci sono soluzioni altrettanto efficaci e meno invasive?
Sono veramente stanco di questa situazione e sono
sicuro che se fosse necessario operarmi non esiterei affatto.
Ringrazio in anticipo e auguro una buona giornata.
Questa condizione di per se è estremamente fastidiosa nonostante segua le indicazioni date dal dottore prendendo lucen 20 e gaviscon dopo i pasti.
Questa situazione mi crea un serio disagio in seguito a qualsiasi pasto (anche il più leggero) ma quando ho chiesto al mio medico di base se potessi per caso essere operato mi ha risposto negativamente spiegandomi che è un'operazione che si effettua in rarissimi casi.
A questo punto mi sorge la prima domanda; se l'operazione risolvesse il problema davvero non ne varrebbe la pena essendo io così giovane?
Devo convivere con questo disagio tutta la vita?
L'ernia iatale ha avuto anche ulteriori conseguenze.
Ho una fastidiosa patina bianca sulla lingua e tonsille gonfie e criptiche (controllate entrambe dall'otorinolaringoiatra che mi consigliò di svolgere la gastroscopia sospettando (a ragione) l'ernia iatale.
Nell'ultimo anno questo problema è peggiorato: le tonsille sono gonfie e sebbene non mi diano problemi di deglutizione o respirazione ho spesso la sensazione di corpo estraneo in gola.
Trovo spesso calcoli tonsillari e la patina bianca sulla lingua è sempre presente nella parte posteriore.
Due volte mi è anche capitato che il dolore si trasferisse dalla tonsilla infiammata all'orecchio, ma il problema si è risolto da solo in due o tre giorni.
Oltre al fastidio materiale questa situazione provoca alitosi e sono sempre costretto a masticare un chewing gum.
Ci tengo a precisare che la mia igiene orale è scrupolosa e questo accade nonostante io tutti i giorni faccia sciacqui con bicarbonato o altri antisettici appositi.
C'è una soluzione definitiva per questo problema?
Ho letto di persone che per questi disagi hanno affrontato una tonsillectomia.
Potrebbe essere una soluzione?
Ci sono soluzioni altrettanto efficaci e meno invasive?
Sono veramente stanco di questa situazione e sono
sicuro che se fosse necessario operarmi non esiterei affatto.
Ringrazio in anticipo e auguro una buona giornata.
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Purtroppo, non conoscendo il tuo caso specifico, non potendo effettuare un esame clinico, non posso dare una risposta al tuo quesito. Una volta terminato questo periodo di fermo, consiglio senza dubbio una esofagogastroduodenoscopia. In attesa dell'esame, cerca di stare attento con l'alimentazione, evitando pomodoro, cioccolato, aceto, arancia, caffè ed alcolici e continua con la cura che stai facendo. Considera che tale terapia deve cessare 10 giorni prima dell'esame. Una volta in possesso della risposta, vedremo il da farsi.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.4k visite dal 18/03/2020.
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