Raffreddore con febbre da 2 settimane
Gentili dottori,
Dal 16 dicembre è iniziato un raffreddore molto forte a cui, il gioro dopo, è seguita la febbre che ha raggiunto i 39 nella giornata di mercoledì/giovedì 18/19.
Ho continuato con la terapia sintomatica (tachipirina) per tenere un po' più bassa a tempertura che, a parte il mattino 36.6, oscilla sempre tra 37.5 e 38.
Il lunedì successivo, consultato telefonicamente il mio medico, mi diceva di assumere claritromicina 500x2 per quattro giorni.
Inoltre, da ieri ho iniziato ad assumere Bentelan 1mg più 2cc sol.
fis.
più Fluimucil fiale 300mg per aerosol due volte al giorno.
Ad ora non c'è alcun miglioramento, anzi, nelle ore del pomeriggio le condizioni generali sembrano peggiorare.
Ho avuto tosse poco produttiva nella prima settimana con muco a volte bianco filante a volte di colore verdognolo e più denso; in questa seconda settimana la tosse per fortuna poco frequente durante la giornata è diventata stizzosa e secca.
La mia preoccupazione nasce dal fatto che soffro di cardiopatia ischemica, ipertensione, e negli anni scorsi ho applicato alcuni stents coronarici.
È un raffreddore, un'influenza dal decorso più lungo del normale o altro?
P.
s. intendo continuare fino al raggiungimento di una settimana la terapia antibiotica.
Oltremodo grato per quanto saprete aiutarmi porgo referenti saluti.
Dal 16 dicembre è iniziato un raffreddore molto forte a cui, il gioro dopo, è seguita la febbre che ha raggiunto i 39 nella giornata di mercoledì/giovedì 18/19.
Ho continuato con la terapia sintomatica (tachipirina) per tenere un po' più bassa a tempertura che, a parte il mattino 36.6, oscilla sempre tra 37.5 e 38.
Il lunedì successivo, consultato telefonicamente il mio medico, mi diceva di assumere claritromicina 500x2 per quattro giorni.
Inoltre, da ieri ho iniziato ad assumere Bentelan 1mg più 2cc sol.
fis.
più Fluimucil fiale 300mg per aerosol due volte al giorno.
Ad ora non c'è alcun miglioramento, anzi, nelle ore del pomeriggio le condizioni generali sembrano peggiorare.
Ho avuto tosse poco produttiva nella prima settimana con muco a volte bianco filante a volte di colore verdognolo e più denso; in questa seconda settimana la tosse per fortuna poco frequente durante la giornata è diventata stizzosa e secca.
La mia preoccupazione nasce dal fatto che soffro di cardiopatia ischemica, ipertensione, e negli anni scorsi ho applicato alcuni stents coronarici.
È un raffreddore, un'influenza dal decorso più lungo del normale o altro?
P.
s. intendo continuare fino al raggiungimento di una settimana la terapia antibiotica.
Oltremodo grato per quanto saprete aiutarmi porgo referenti saluti.
[#1]
Da cio' che riferisce, penso che la sindrome influenzale si sia complicata in una rinosinusite. La terapia antibiotica prescritta è condivisibile, ma puo' non essere quella giusta per un batterio resistente a questa molecola. Consiglio, quindi, una visita specialistica otorinolaringoiatrica.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#3]
Piu' che il tampone faringeo, sarebbe utile un esame dell'espettorato per la ricerca di germi patogeni. Ovviamente, prima dell'esame, bisogna attendere almeno 7 giorni dalla fine della cura antibiotica.
Ricambio gli auguri con viva cordialità
Ricambio gli auguri con viva cordialità
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 27/12/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.