Raffreddore dopo nuoto in piscina a orari serali.
Frequento la piscina da ormai svariati anni, anzi più di un decennio, praticando nuoto non agonistico all'incirca una o due sere alla settimana.
Da circa un paio d'anni, specie al sopraggiungere della stagione fredda, durante la notte successiva a quella in cui sono stato in piscina, sviluppo in modo quasi sistematico una specie di raffreddore che dura circa 3-4 giorni è i cui sintomi specifici sono sopratutto starnuti e perdite di muco dall'aspetto quasi perfettamente limpido.
Non ho invece mal di gola, costipazione, naso eccessivamente chiuso, dolori muscolari o comunque tipici di sindromi parainfluenzali o da raffreddamento.
I sintomi, come detto, nel giro di qualche giorno si risolvono spontaneamente senza terapia ma per ripresentarsi poi, quasi sempre, alla successiva sessione di piscina.
In primavera, inizio autunno o estate questa "sindrome" non si presenta o, se lo fa, non dura più di mezza giornata.
Ne parlai col mio medico che mi prescrisse inizialmente degli antistaminici in compresse ma che usai blandamente anche a causa dei possibili effetti collaterali. Inoltre non volevo farne uso cronico. Per un periodo smisi anche la piscina e la "sindrome" non si presentava.
Vorrei sapere se la mia "patologia" è legata alla frequentazione della piscina, se è trattabile, o se devo rassegnarmi a cambiare sport.
Ho sentito parlare dell'effetto delle clorammine come causa di episodi simili. E' vero? E' possibile?
Cordialmente
Massimo.
Da circa un paio d'anni, specie al sopraggiungere della stagione fredda, durante la notte successiva a quella in cui sono stato in piscina, sviluppo in modo quasi sistematico una specie di raffreddore che dura circa 3-4 giorni è i cui sintomi specifici sono sopratutto starnuti e perdite di muco dall'aspetto quasi perfettamente limpido.
Non ho invece mal di gola, costipazione, naso eccessivamente chiuso, dolori muscolari o comunque tipici di sindromi parainfluenzali o da raffreddamento.
I sintomi, come detto, nel giro di qualche giorno si risolvono spontaneamente senza terapia ma per ripresentarsi poi, quasi sempre, alla successiva sessione di piscina.
In primavera, inizio autunno o estate questa "sindrome" non si presenta o, se lo fa, non dura più di mezza giornata.
Ne parlai col mio medico che mi prescrisse inizialmente degli antistaminici in compresse ma che usai blandamente anche a causa dei possibili effetti collaterali. Inoltre non volevo farne uso cronico. Per un periodo smisi anche la piscina e la "sindrome" non si presentava.
Vorrei sapere se la mia "patologia" è legata alla frequentazione della piscina, se è trattabile, o se devo rassegnarmi a cambiare sport.
Ho sentito parlare dell'effetto delle clorammine come causa di episodi simili. E' vero? E' possibile?
Cordialmente
Massimo.
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Il sintomo è dovuto proprio al cloro o ad altri prodotti chimici disinfettanti che vengono utilizzati per il trattamento dell'acqua delle piscine. Senza rinunciare al nuoto, proviamo ad utilizzare , una volta uscito dall'acqua e pulito le fosse nasali con una soluzione fisiologica, uno spray nasale a base di tocoferolo acetato e vediamo il risultato.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.7k visite dal 03/11/2019.
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