Acufene
Egregio dottore.
Premesso che a inizio anno ho subito un intervento di emitiroidectomia sinistra per l’asportazione di un microcarcinoma papillare. A seguito dell’intervento ho avuto lo stupor del nervo ricorrente sinistro con conseguente paralisi della corda vocale sinistra, con incompleta compensazione della destra e con conseguente disfonia a tutt’oggi quasi completamente risolta anche grazie alla logopedia.
A circa 15 giorni dall’intervento ho iniziato ad avere un acufene intermittente all’orecchio sinistro.
L’otorino mi ha prescritto esame audiometrico (ripetuto a distanza di 20 gg) e potenziali evocati e ecodoppler. Tutti gli esami hanno dato esito negativo.
Non ho cali di udito, ogni tanto mi sembra di avere l’orecchio leggermente ovattato o un leggero fastidio e qualche volta noto che al risveglio l’acufene si manifesta a destra (o anche a destra o alla base del cranio, mi è impossibile identificarlo) ma una volta alzata passa rimanendo solo a sinistra.
Specifico che ho una malocclusione, tempo fa soffrivo di bruxismo, attualmente mi accorgo di contrarre la mandibola e di svegliami con la parte indolenzita.
Le mie domande sono:
1) Potrebbe esserci un nesso tra l’acufene e l’intervento o lo stupor del nervo?
2) L’otorino, per chiudere il cerchio, mi ha consigliato una RMN con contrasto che non ho ancora effettuato (anche a causa della presenza a livello del collo di clip metalliche) . E’ un esame veramente indispensabile?
2) Nonostante la diagnosi di tumore il conseguente stress, ho reagito psicologicamente alla malattia in modo positivo, è possibile che io abbia somatizzato e quindi ricondurre l’acufene ad un problema psicologico?
Grazie Cordiali saluti
Premesso che a inizio anno ho subito un intervento di emitiroidectomia sinistra per l’asportazione di un microcarcinoma papillare. A seguito dell’intervento ho avuto lo stupor del nervo ricorrente sinistro con conseguente paralisi della corda vocale sinistra, con incompleta compensazione della destra e con conseguente disfonia a tutt’oggi quasi completamente risolta anche grazie alla logopedia.
A circa 15 giorni dall’intervento ho iniziato ad avere un acufene intermittente all’orecchio sinistro.
L’otorino mi ha prescritto esame audiometrico (ripetuto a distanza di 20 gg) e potenziali evocati e ecodoppler. Tutti gli esami hanno dato esito negativo.
Non ho cali di udito, ogni tanto mi sembra di avere l’orecchio leggermente ovattato o un leggero fastidio e qualche volta noto che al risveglio l’acufene si manifesta a destra (o anche a destra o alla base del cranio, mi è impossibile identificarlo) ma una volta alzata passa rimanendo solo a sinistra.
Specifico che ho una malocclusione, tempo fa soffrivo di bruxismo, attualmente mi accorgo di contrarre la mandibola e di svegliami con la parte indolenzita.
Le mie domande sono:
1) Potrebbe esserci un nesso tra l’acufene e l’intervento o lo stupor del nervo?
2) L’otorino, per chiudere il cerchio, mi ha consigliato una RMN con contrasto che non ho ancora effettuato (anche a causa della presenza a livello del collo di clip metalliche) . E’ un esame veramente indispensabile?
2) Nonostante la diagnosi di tumore il conseguente stress, ho reagito psicologicamente alla malattia in modo positivo, è possibile che io abbia somatizzato e quindi ricondurre l’acufene ad un problema psicologico?
Grazie Cordiali saluti
[#1]
Buongiorno,
Da quello che ha descritto molto bene, penso che lei abbia centrato il problema.
Io credo che sia tutto da ricondurre a un problema di malocclusione molto frequentemente causa del disturbo e spesso troppo trascurato e che certamente il recente stato d’ansia conseguente al delicato intervento, nonché per la complicanza avuta, abbiamo enfatizzato il tutto.
Non ho davanti i referti e gli esami pertanto per me e’alquanto difficile consigliarle se eseguire o meno la risonanza. Quello che le posso dire e’ che essendo bilaterale e non avendo una ipoacusia (non me ne ha parlato) non c’e’ una Indicazione assoluta.
Certamente, se il collega, che conosce il quadro clinico meglio di me, ha richiesto questo esame avrà i suoi motivi.
Quello che deve fare secondo me è andare da un gnatologo a fare rivedere la malocclusione e cercare di non pensare all’acifene, togliendo almeno l’attenzione cosciente.
Può eventualmente utilizzare un arricchimento sonoro (esempio applicazione no da scaricare sul telefono) e L ideale e’ il rumore di acqua
Saluti
Da quello che ha descritto molto bene, penso che lei abbia centrato il problema.
Io credo che sia tutto da ricondurre a un problema di malocclusione molto frequentemente causa del disturbo e spesso troppo trascurato e che certamente il recente stato d’ansia conseguente al delicato intervento, nonché per la complicanza avuta, abbiamo enfatizzato il tutto.
Non ho davanti i referti e gli esami pertanto per me e’alquanto difficile consigliarle se eseguire o meno la risonanza. Quello che le posso dire e’ che essendo bilaterale e non avendo una ipoacusia (non me ne ha parlato) non c’e’ una Indicazione assoluta.
Certamente, se il collega, che conosce il quadro clinico meglio di me, ha richiesto questo esame avrà i suoi motivi.
Quello che deve fare secondo me è andare da un gnatologo a fare rivedere la malocclusione e cercare di non pensare all’acifene, togliendo almeno l’attenzione cosciente.
Può eventualmente utilizzare un arricchimento sonoro (esempio applicazione no da scaricare sul telefono) e L ideale e’ il rumore di acqua
Saluti
Dr. FLAVIO ARNONE
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 16/10/2019.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.